Lo scorso 17 marzo è venuto a mancare Lance Reddick, l’attore americano che deve il suo successo soprattutto alla serie The Wire, dove ha interpretato l’integerrimo Cedric Daniels. Da lì in avanti Reddick avrebbe partecipato a molte altre serie televisive sia in ruoli di primo piano, per esempio Phillip Broyles in Fringe, che ricorrenti o in veste di guest star. Molto più di recente è comparso in tutti e quattro i film di John Wick, compreso il quarto attualmente nelle sale.
Negli anni ha prestato la voce, e in alcuni casi anche le sue fattezze, a diversi personaggi dei videogiochi, legando a filo doppio la sua carriera sul piccolo e grande schermo con quella di doppiatore. Impossibile non citare Martin Hatch in Quantum Break di Remedy oppure Sylas nei due Horizon di Guerrilla Games, eppure il suo ruolo più apprezzato è forse quello del Comandante Zavala in Destiny e Destiny 2. Lance Reddick è salito a bordo del progetto di Bungie sin dall’inizio, ha accompagnato milioni di Guardiani tra le stelle, e fino alla fine ha supportato il gioco e la community.
Non stupisce che Zavala sia uno dei più amati dai fan di Destiny, se non il più amato
Non stupisce che Zavala sia uno dei personaggi più amati dai fan di Destiny, se non il più amato, e ciò è dovuto anche e soprattutto alla performance straordinaria di Lance Reddick. Alla passione con cui l’attore di Baltimora ha portato in vita il Comandante dell’Avanguardia facendo sì che diventasse, negli anni,
un personaggio sempre più centrale nella narrazione ormai quasi decennale della serie. Per me, però, il personaggio di Zavala è diverso. Ho sempre giocato con i testi in inglese e il doppiaggio in lingua originale, quindi la voce di Lance Reddick ha accompagnato anche me in tutti questi anni, ma scherzosamente l’ho sempre definito insopportabile.
scherzosamente l’ho sempre definito insopportabile
In realtà ho sempre ritenuto che Lance Reddick fosse un attore dalle altissime doti artistiche, lo penso sin dal primo episodio di Fringe (non ho mai recuperato The Wire), ma
il personaggio di Zavala l’ho sempre trovato fin troppo borioso, ligio al dovere, una figura autorevole tutta d’un pezzo. E
a me i personaggi troppo puliti non sono mai piaciuti. Durante una delle stagioni passate, quando come Guardiani ci siamo ritrovati a sventare un attentato alla vita del Comandante, ho spesso scherzato con alcuni amici sperando che non ce la facessimo e che Zavala ci lasciasse le penne.
Poi col tempo le cose sono cambiate, Zavala non è più stato raffigurato come un personaggio monodimensionale e, merito anche della performance di Lance Reddick,
ho imparato ad affezionarmi allo stoico Comandante. Tant’è che da allora, al suo celebre “Good, you’re back” quando si interagisce con lui, nella mia testa rispondo sempre “It’s good to be back”. Questo
fino a sabato scorso, all’indomani della scomparsa di Lance Reddick.
sempre più utenti si sono avvicinati a Zavala per porgere i loro rispetti
Appena ho deciso di collegarmi ai server di Destiny 2 mi sono diretto sulla Torre, verso la postazione di Zavala. Lì ho trovato un altro utente:
c’era solo lui, il resto dell’istanza era ancora vuota. L’ho trovato fermo accanto al Comandante mentre sfoggiava una emote con due pistole puntate verso il cielo e delle colombe che volano in alto. Non ci ho pensato due volte: ho equipaggiato la stessa emote, mi sono posizionato sul lato opposto al suo e ho attivato l’animazione. Ben presto l’istanza ha cominciato a riempirsi, sempre più utenti si sono avvicinati a Zavala per porgere
i loro rispetti a Lance Reddick, esprimendosi solo con le emote. C’è chi ha fatto un saluto militare, chi si è semplicemente seduto ai piedi del comandante, chi si è unito a noi in
una veglia che è durata più di qualche minuto, un’eternità in un videogioco online.
È stata un’iniziativa spontanea, un modo per dimostrare quanto Lance Reddick abbia lasciato il segno nella community di Destiny nell’ultimo decennio. Peraltro durante tutto il weekend queste iniziative sono andate avanti: in quei giorni
raramente mi sono imbattuto in istanze della Torre prive di dimostrazioni di affetto nei confronti dell’attore. Ancora adesso, a distanza di una settimana dalla sua scomparsa, quando mi avvicino al Comandante Zavala trovo qualche utente che porge i suoi rispetti.
Una cosa è certa: quel “Good, you’re back”, ora, non avrà più lo stesso significato.