F1 23 – Recensione

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Dopo un anno di transizione, la Formula 1 di Codemasters torna in grande spolvero con F1 23. Molti i contenuti, tra cui il secondo capitolo della campagna Braking Point.

Sviluppatore / Publisher: Codemasters / Electronic Arts Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online PEGI: 3+ Disponibile Su: PC (Steam, EA App), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 16 giugno 2023

Se il precedente è stato un capitolo di passaggio, dovuto principalmente alla necessità di modificare l’intero impianto di gioco per far fronte alle modifiche regolamentari del massimo campionato automobilistico, quello di quest’anno è un videogioco che va ad aggiungere parecchia sostanza allo scheletro costruito nel recente passato.




Il risultato è un prodotto con moltissima carne a fuoco, tant’è che accanto alla classica modalità carriera vediamo non solo il ritorno della campagna dal taglio pseudo-documentaristico Braking Point, ma anche lo sfaccettato F1 World. Quest’ultimo è un modo alternativo di immergersi nel mondo della Formula 1 che implementa alcune delle meccaniche tipiche di certi “game as a service”.

LE MOLTE FACCE DI F1 23

Andiamo con ordine. Braking Point riprende la storia lì dove l’avevamo lasciata l’ultima volta: dopo aver dimostrato di che pasta sia fatto, l’astro nascente Aiden Jackson ha firmato un contratto con la neonata Konnersport Racing, la fittizia undicesima scuderia che punterà a farsi un nome nel circus. La campagna racconta la storia delle personalità che gravitano attorno alla scuderia nell’arco di due stagioni, 2022 e 2023, con uno stile che strizza l’occhio alla serie Drive to Survive.

Braking Point si prende un bel po’ di licenze

Va detto che, proprio come la serie Netflix, Braking Point si prende un bel po’ di licenze che a un appassionato di Formula 1 potrebbero far storcere il naso. Per esempio non si capisce per quale motivo si corra prima a Imola, poi giustamente a Barcellona e poi si torni a Baku alterando di fatto il calendario ufficiale del campionato. Al di là di questi errori grossolani, la campagna ha un buon ritmo e propone una selezione di eventi con tanto di obiettivi opzionali e sequenze scriptate, anche se a volte queste risultano piuttosto telefonate. Purtroppo alcune tematiche come la disabilità e la parità di genere sono trattate con leggerezza, tant’è che si ha l’impressione che chi ha scritto la sceneggiatura abbia voluto mettere una spunta su quante più caselle possibili di una fantomatica checklist dell’inclusività: ne risulta una tokenizzazione di tali argomenti a tratti stucchevole.

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La giovane promessa Callie Mayer è tra i protagonisti della campagna single player.

D’altro canto, la vera novità degna di nota rischia di essere F1 World. Si tratta di un hub che permette di vivere la Formula 1 virtuale in un modo del tutto inedito. Accanto alle classiche modalità di gioco che comprendono la possibilità di affrontare singoli Gran Premi o una selezione personalizzata di corse, con tanto di regole customizzate, troviamo anche sfide giornaliere e settimanali, contenuti stagionali, nonché un sistema di progressione con tanto di loot casuale ottenuto come ricompensa dopo ogni evento. Entrando nel garage, infatti, possiamo equipaggiare nuovi pezzi sulla monoposto che forniscono bonus di vario genere, come un minor degrado delle gomme o una maggiore efficienza aerodinamica. Insomma, il “modello Diablo” applicato alla F1. La vettura così costruita può essere utilizzata per partecipare a eventi single player e multiplayer, dunque è necessario trovare il giusto equilibrio tra le componenti per avvantaggiarsi in pista e strappare la vittoria agli avversari.

PUNTO DI CORDA

Al di là di queste novità, alcune più gradite di altre, sotto il cofano F1 23 è di fatto una versione potenziata dell’edizione precedente del corsistico targato Codemasters. Lo studio britannico ha apportato alcuni aggiustamenti al modello di guida e alla fisica delle monoposto, modifiche che si notano soprattutto nel comportamento in curva delle vetture, ora più prevedibili in fase di frenata e sterzata. Si nota anche un migliore controllo sul bagnato, sebbene resti ancora molto facile – giustamente – andare lunghi causa aquaplaning. Non lo dico certo per esperienza, sia chiaro, d’altronde non è mai successo che sia uscito di pista dopo aver imboccato male la Raidillon sotto la pioggia battente.

Non mancano aggiustamenti al modello di guida e alla fisica delle monoposto

Mettendo da parte le battute, gli sviluppatori hanno poi introdotto altre due aggiunte degne di nota. Quella che a mio avviso è la più gradita è la possibilità di impostare il 35% della durata massima di un Gran Premio come lunghezza dell’evento. Si tratta di un buon compromesso tra i già esistenti 25% e 50%, adatto soprattutto quando non si ha il tempo di godersi una corsa intera (o metà) ma si vuole comunque affrontare una gara della durata di circa mezz’ora con tutte le variabili del caso, tra cui il cambio gomme durante il pit-stop. La seconda novità riguarda il ritorno della bandiera rossa, che sospende la sessione nel caso in cui non sia più possibile continuare la corsa, congelando le posizioni e facendo ritornare tutte le monoposto ai box. Così come accade in caso di safety car (o virtual safety car), anche con la bandiera rossa bisogna elaborare una nuova strategia per cercare di avvantaggiarsi il più possibile e provare a guadagnare terreno alla ripartenza.

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Spa, pioggia battente e safety car. Un mix imprevedibile.

In chiusura, ancora una volta devo segnalare la presenza degli insopportabili Vanzini e Valsecchi per la telecronaca. Purtroppo c’è davvero poco da fare su questo aspetto, d’altronde sono i commentatori ufficiali della Formula 1 su Sky Italia e dobbiamo tenerceli. Personalmente, però, ho deciso di impostare il gioco in lingua inglese così da avere la telecronaca di David “Crofty” Croft e Anthony Davidson di Sky UK, tuttavia ho riscontrato le solite inesattezze e incongruenze che ormai ci trasciniamo da anni, per esempio i commentatori indicano come “driver of the day” un pilota fuori dalla top ten che ha perso molte posizioni rispetto alla partenza. Nulla di grave, ma dopo diverse edizioni sarebbe il caso di intervenire.

In Breve: F1 23 migliora ed espande quasi tutto quello che si poteva migliorare del precedente capitolo, dal modello di guida alla fisica delle monoposto, passando dalle modalità di gioco, ora finalmente abbondanti. Luci e ombre per un ritorno di Braking Point che potrebbe sembrare il piatto forte dell’edizione di quest’anno, ma la vera ciccia è l’hub F1 World. Quest’ultimo rappresenta un nuovo modo di approcciare la Formula 1 virtuale targata Codemasters, tra un sistema di progressione intrigante e numerosi eventi da affrontare.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Troviamo come sempre sia la modalità qualità che quella performance per chi predilige il frame rate rispetto alla maggiore risoluzione. Entrambe funzionano bene, tant’è che non si riscontrano problemi di sorta.

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Pro

  • Migliora il gioco precedente. / F1 World è un’aggiunta interessante. / Molti contenuti.

Contro

  • Qualche leggerezza di troppo in Braking Point. / Ancora problemi con la telecronaca.
8.4

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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