I comedy game sono le nuove sit-com? - L'Opinione

Ormai stanno finendo le feste, il 2025 è già iniziato, ed è già qualche anno che la tradizione nazionalpopolare del cinepanettone è scomparsa, lentamente ma inesorabilmente, come tutti i trend della pop culture che completano il loro giro intorno al pubblico, ed è il caso dei comedy game. Io non sono particolarmente affranto dalla cosa, però, in generale, a livello cinematografico e seriale c’è un po’ la tendenza che vede la stand-up comedy al suo apice e la sit-com classica, quella che fu terreno di Friends, The Office, Big Bang Theory, un po’ démodé e incapace di essere sostituita da qualcosa di altrettanto iconico e folgorante (non che manchino ottime serie di genere, ne manca però una “di massa”).

Nel mainstream si ride un po’ meno, si potrebbe dire, ma nei videogiochi non si è mai riso tanto come dai tempi dell’era d’oro LucasArts e Sierra. Lato indie, soprattutto, c’è proprio un nuovo approccio all’umorismo videoludico, con titoli il cui gameplay è totalmente al servizio della comicità, che sia essa scritta, visiva o interattiva.

i trend coincide col ritorno di Ron Gilbert in Thimbleweed Park e Return to Monkey Island

Il fatto che questo trend coincida col ritorno sulle scene di Ron Gilbert è sintomo non solo della sua ritrovata vena creativa, con Thimbleweed Park prima e Return to Monkey Island poi, ma di un ambiente e di un mercato tornato accogliente verso questo tipo di produzioni. Eclatante in questo senso fu Untitled Goose Game, vero e proprio caso videoludico del 2019, vincitore del premio Game of the Year ai Game Developers Choice Award e macchina da meme che ancora oggi affollano i social; semplice ma super efficace nel mettere il giocatore nei panni di un’oca e spingerlo a fare dispetti a chiunque, trasformandoci negli attori protagonisti con grande naturalezza e puro divertimento.

IL BELLO DEI COMEDY GAME

Titolo inglese dall’umorismo molto british, esattamente come il gioco che mi ha spinto a scrivere questo pezzo, il recente Thank Goodness You’re Here di Coal Supper, giocato proprio durante queste vacanze. Una sorta di South Park della periferia britannica, volgare, assurdo, folle (nonché dotato di uno stile visivo spettacolare), capace di usare i luoghi comuni in maniera brillante e far ridere di gusto per le 3-4 ore che dura, gestendo i tempi comici in maniera pressoché perfetta.

Il fatto che sia un grandissimo platform non deve offuscare la natura straordinariamente comedy, assolutamente non secondaria, di Super Mario Bros. Wonder! Ogni livello è uno sketch, una scena piena di facce buffissime, psichedelia comica e sorprese raccolte da un barile senza fondo di creatività.

il gioco che mi ha spinto a scrivere questo pezzo, il recente Thank Goodness You’re Here di Coal Supper

Un gioco nato con lo scopo di far ridere, riuscendoci come i migliori Mario & Luigi e WarioWare, per restare in tema Nintendo. E se la Morte andasse in burnout per il troppo lavoro e dovesse rimettere in riga i propri sottoposti, che se ne vanno in giro per la terra a mietere vittime senza criterio? Questo è il twist che dà alla rappresentazione dell’aldilà di Magic Design Studios in Have a Nice Death una personalità tutta sua. Un action-roguelite simpaticissimo e con un tema sociale importante, come quello dello stress sul posto di lavoro, rappresentato tra il serio e il faceto con gran gusto. I dialoghi sono brillanti, l’atmosfera un po’ burtoniana conquista subito e i personaggi che popolano i piani della Death Inc. fanno spaccare (il tutto grazie anche ad un’ottima traduzione italiana!).

Comunque tutto bello, ma una roboante flatulenza piazzata al momento giusto rimane il ground zero della comicità e Yaza Games lo sa bene, dato che ci ha costruito intorno uno strategico sfiziosissimo come Inkulinati. Umorismo in salsa rinascimentale, due amanuensi che si sfidano in battaglie tanto gustose quanto ridicole, una quantità indefinita di inchiostro per disegnare animaletti che non esiteranno a mostrare le chiappe agli avversari per infliggere status alterati. Un gioiellino.

TUTTO QUESTIONE DI HUMOR

Tornando indietro al 2019, un fantastico esempio di comedy game è sicuramente Later Alligator, un noir tutto da ridere in una New York popolata di alligatori, dove si deve aiutare un personaggio un tantino paranoico a capire cosa sta organizzando la sua famiglia (un tantino mafiosa, a sentire lui): se la sua festa di compleanno o una “festa” che lo vedrà finire a dormire con i pesci. Inutile dire che si incontreranno parenti assurdi che ci daranno compiti folli per sbottonarsi un po’ e darci qualche indizio, in minigame ispirati a WarioWare, sempre diversi ed esilaranti.

Concludo con quella che è invece una vera e propria commedia romantica formato avventura grafica, Half-Past Fate; un genere più unico che raro, in forma videoludica, che riesce, con una buona scrittura e un intreccio appassionante, a raccontare le divertenti vicissitudini di coppia di un cast di protagonisti molto eterogenei. Un racconto corale decisamente feel-good. Quello dei comedy game non è un genere, è un mood che si può applicare, come abbiamo visto, a diversi tipi di gameplay. Magari non sono ancora le nuove sit-com, ma lo potrebbero diventare presto.

Concludo con quella che è invece una vera e propria commedia romantica formato avventura grafica, Half-Past Fate

Vi ho portato alcuni approcci, secondo me, vincenti, che riescono nell’impresa non solo di far ridere (cosa già di per sé complicatissima), ma lo fanno riuscendo a costruire anche dei bei giochi pad alla mano. Una tendenza che spero possa crescere ed evolversi, magari portando sul mercato anche più titoli “pesanti” e un po’ mi vedo in futuro una sit-com interattiva sulla scia degli horror stile Supermassive Games, da Until Dawn a The Quarry. Sono sicuro che potrebbe funzionare bene, se sviluppato dallo studio giusto, magari da loro o da Don’t Nod…

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