Ah sono i misteri della fede. La Costituzione non dice, fanno molto le convenzioni costituzionali, roba nota perlopiù solo agli immanicati. La realtà è, credo, che conta molto il peso politico ed istituzionale della singola persona. Ciò che è sicuramente vero è che se ai tempi d'oro della prima repubblica il PdR fungeva da puro certificatore di maggioranze evidenti e di governi già formati ed impacchettati (quando la DC saliva al Colle), negli ultimi anni, complice lo spappolamento del panorama politico (anche interno ai singoli partiti), non corretto da opportune leggi elettorali (che comunque tamponano, ma non risolvono, il problema), il PdR ha acquisito notevolmente più agio nella formazione dei governi, suggerendo, proponendo, ventilando opportunità e minacciando, perché no, l'uso di prerogative come la FERREA vigilanza della conformità costituzionale degli atti di fronte a certe fughe in avanti di persone a noi tutti ben note, nel segno di un certo (magari anche malinteso, intendiamoci) igiene istituzionale da conservare al Paese nel rispetto anche della sua posizione internazionale.