Se nel giro di vent'anni siamo passati da MBF a pregianza, qualcosa deve essere andato decisamente storto. Io ci ho provato a guardare questi fenomeni web ma fatico ad andare oltre al sempreverde AVGN, gli esponenti di spicco dello sgabuzzino italiano sono uno peggiore dell'altro per il modo spudorato con cui rincorrono le visualizzazioni fra sensazionalismo da instant-meme e/o sponsorizzazioni più o meno smaccate. Twitch poi è la morte cerebrale, ma sarà un problema mio che mi annoiavo mortalmente a vedere gli altri giocare anche nelle sale balneari.
Ma è anche assurdo parlare di "critici" in un segmento di mercato che non ha mai sviluppato un proprio manifesto capace di andare oltre alla guida all'acquisto. Chi in passato ci ha provato è naufragato miseramente nell'indifferenza generale, oggi leggo di Kara e mi cadono le braccia nel vedere quali scribacchini dovrebbero movimentare questo nuovo giornalismo arrembante da Cahiers du Jeu Vidéo. Le personalità di spicco e autorevolezza (quelli che non si limitano a bello/brutto e grafica/sonoro ma sanno proporre argomenti di analisi e dibattito) si contano sulle dita di una mano perchè nessuno è realmente interessato ad ascoltare quello che dicono. Come potete pretendere che si parli seriamente di videogiochi se in questo stesso forum sono considerati un passatempo da non prendere minimamente sul serio o, al più, da trattare con la dovuta leggerezza che si potrebbe riservare al parente scemo? Il motivo per cui a distanza di decenni è ancora considerato un settore privo di credibilità e a esclusivo uso e consumo di ragazzini o adulti bambinoni, cosa che in termini di tam-tam social non è affatta lontana dal vero.