Citazione Originariamente Scritto da Dies Irae Visualizza Messaggio
Control completato al 100% in ogni sua parte (DLC inclusi), conferma i tanti pregi e le poche perplessità iniziali. Scontri divertenti ma tendenti al facilozzo spinto, avrei apprezzato la presenza del selettore di difficoltà per aumentare il livello di sfida. Il movimento brutalista ha tanto di cui affascinare ed è evidente quanto abbiano investito nello studio architettonico necessario a rendere funzionale e coerente ogni zona della struttura, da questo punto di vista eccelle anche se la diversificazione è (volutamente) blanda. Non so quanto della scelta sia stato furbescamente dettato dal budget ma la volontà di rendere l'esterno inaccessibile, senza alcuno spiraglio di uscita visibile (con annessa sensazione di opprimente chiusura), è concettualmente centrata e decisamente riuscita nella resa pratica. Secondo me avrebbero potuto spingere maggiormente sul perturbante legando meglio le fasi action a quelle narrative, di fatto relegate ai collezionabili e ai dialoghi in poche situazioni circostanziate (da questo punto di vista un'occasione persa). Sulla storia... lo spunto è ok ma andando avanti diventa chiaro come l'arrosto sia celato sotto una gigantesca coltre di fumo, con lo sviluppo della mitologia nell'universo condiviso che rischia di fare più danni che altro; non ho affatto apprezzato la scelta di ricondurre Alan Wake a una sfera sci-fi che lo priva di alcune delle sue suggestioni meta (seppure AWE intervenga prontamente a correggere parzialmente il tiro). Meglio di Quantum Break ma la gestione dello storytelling applicato al videogioco di AW qui non si vede neppure con l'Hobby-Eberly. Molto bene l'ost, peccato per la tracklist agghiacciante che mi aspetterei da un quindicenne (o un finlandese); la passione nei confronti dei Poets of the Fall me la spiegherei solo per i rapporti di amicizia fra Sam Lake e Saaresto (una delle parti più riuscite del gioco resa inascoltabile dall'imbarazzante "Take Control"). Voto 8,5 in scala Remedy, il punto d'incontro fra il 10 di Alan Wake e il 7 di Quantum Break. Adesso però demolite l'FBC e fatemi tornare a Bright Falls.
A me invece è piaciuta veramente un sacco, una sequenze più indovinate a cui ho giocato negli ultimi anni... ma sarà che i POTF (conosciuti ancora dai tempi di "Late Goodbye") li ascolto ogni tanto con piacere pur avendo passato da mo la trentina

Per il resto quoto tutto, anche se ho apprezzato lo sforzo, anche se un pò maldestro concordo, di unire tutte le loro opere in un unico universo narrativo remedy.