Citazione Originariamente Scritto da Biocane Visualizza Messaggio
Infatti è così, ma tanto non c’è nessun errore e presto la procura verrà punita dal csm
per qual motivo ?

Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
stai sottendendo una responsabilità dello Stato che non esiste
Sticazzi, io sto con Kemper

Capisco benissimo quello che hai spiegato, da un punto di vista meramente di impianto legislativo; è da un punto di vista etico che la questione traballa.

Come sarebbe che la responsabilità dello Stato non c'è? Scusa, nel 2024 sono state accolte 589 domande di indennizzo per giusta detenzione per complessivi 27 milioni di euro di risarcimento. Anche in questo caso si potrebbe applicare quanto hai scritto tu, cioè che "non è quasi mai possibile stabilire - salvi i casi grossolani - che ci sia stato un errore colpevole e che vi sia quindi una responsabilità di chi lo ha commesso". E sono d'accordo, nessun errore dei singoli rappresentanti della Magistratura, ma un errore della Magistratura come emanazione dello Stato - Stato che quindi è doverosamente tenuto (più o meno) a rimborsare.

Nel caso di cui si parla, d'accordo che rappresenta una fattispecie diversa e quindi non perfettamente sovrapponibile - perché non si tratta di una compensazione diretta da parte dello Stato - ma parliamo comunque di un'imposizione di compensazione da parte dello Stato attraverso un'altra sua emanazione (il Tribunale Civile). Lo Stato che poi riveda quella verità (processuale) ha sbagliato; io che sono stato compensato per aver subito un delitto - in proporzione (ma correggimi se sbaglio) non quantificata in base alle disponibilità del responsabile individuato, ma all'entità del delitto stesso - perché devo temere non solo di vedere svanire il mio risarcimento (anzi, di doverne addirittura essere penalizzato con l'accumulo degli interessi legali)? Il fallimento è dello Stato, che però va in cortocircuito perché rappresenta sia l'apparato accusante, che l'apparato giudicante, che l'apparato revisionante. La conseguenza è che, a seguito di una sentenza passata in giudicato, all'ultimo grado, senza rinvii, inoppugnabile in via ordinaria, un soggetto debba temere addirittura la spada di Damocle della revisione processuale; e, in pratica, che anche al termine di un - già lunghissimo - iter processuale, per stare sicuro dovrebbe congelare a tempo indefinito la liquidazione di un risarcimento perché potrebbe vedersi costretto 20 anni dopo a restituirla. Non puoi definirla un'eventualità sana.