Going Under è molto più di un semplice dungeon crawler reskinnato: nel creare questo matto gioco, Aggro Crab ha dimostrato passione e abilità
INCANTESIMI E POZIONI SONO ROBA DA CAVERNICOLI: RESTATE AL PASSO DEI TEMPI CON LE STRAORDINARIE APP DI FIZZLE
UN PIACEVOLE PUGNO NELL’OCCHIO
La grafica è coloratissima, con una palette decisamente satura che tuttavia funziona egregiamente, conferendo un’atmosfera cartoonesca grazie anche allo stile con il quale sono disegnati e animati i personaggi, a metà tra il fumetto e lo stickman, protagonista di molti filmati d’azione che impazzavano nel web alcuni anni fa. Ciascuna delle tre aziende in cui dovremo seminare morte e distruzione è caratterizzata da uno stile di grafica unico. Il sonoro è un insieme di crash, boom, bang esattamente come è lecito aspettarsi.
Veloce, frenetico e fluido senza indugi, con dei leggerissimi effetti slow motion a enfatizzare i momenti salienti come un colpo critico particolarmente devastante, l’abbattimento di un boss di fine livello o, più frequentemente, la nostra sconfitta. Le giornate di Benny Blanco infatti sono tutt’altro che rilassanti e la maggior parte delle missioni si concluderà con un fallimento e quella dannata voglia di ricominciare subito con la nuova skill sbloccata per far vedere al Megadirettore Galattico di che pasta siamo fatti. La ripetitività di alcune situazioni è un elemento cardine del genere roguelite, e quindi non deve essere considerato un difetto.
“LE FAREMO SAPERE”
Non sarò io a svelarvi cosa accade realmente alla Fizzle; lo scoprirete da soli in una decina di ore di gioco più che piacevoli e arricchite da una grande dose di ironia e sarcasmo. Se l’azienda fosse mia, la signorina Kenny Falco sarebbe assolutamente da assumere, “momentaneamente” a tempo determinato sottopagata senza ferie e con turni da 12 ore ogni mezza giornata.
In breve: Going Under coniuga alla perfezione il genere roguelite con un’ambientazione irriverente e sarcastica. L’azione frenetica e immediata con un buon livello di difficoltà senza mai essere frustrante va infatti a braccetto con una storia divertente e decisamente originale, una vera boccata d’aria fresca per chi cerca un dungeon crawler solido senza dover per forza salvare principesse o recuperare frammenti di antichi artefatti. Imperdibile per gli amanti del genere, consigliato anche a chi volesse provare un bel gioco d’azione, facendosi due risate tra una uccisione e l’altra.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD
Com’è, Come Gira: Fluido, senza alcun problema.
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