Going Under – Recensione

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Going Under è molto più di un semplice dungeon crawler reskinnato: nel creare questo matto gioco, Aggro Crab ha dimostrato passione e abilità

Lucy Lasco può contare anche su discrete abilità atletiche che le permettono di sgattaiolare velocissima sotto le scrivanie – si, solo sgattaiolare, maliziosi – e schivare gli attacchi con la classica capriola. Ogni elemento tipico dei dungeon crawler è stato riproposto in Going Under tenendo fede all’ambientazione della mega corporazione. Gli NPC che ci assegnano le quest secondarie sono i nostri superiori, ognuno dei quali iperbole dei personaggi tipici di una multinazionale: dirigenti assolutamente impreparati il cui ruolo è ignorato dai più, carrieristi che cercano di scavalcarsi l’un l’altro senza lesinare colpi bassi e impiegati che venerano l’azienda come una divinità sono solo alcuni dei bizzarri individui che incontreremo.

going under recensione

Non è difficile capire perché questa startup di incontri sia fallita.

INCANTESIMI E POZIONI SONO ROBA DA CAVERNICOLI: RESTATE AL PASSO DEI TEMPI CON LE STRAORDINARIE APP DI FIZZLE

Incantesimi, pozioni e consumabili lasciano il posto alle app da installare sul nostro smartphone e avviare al momento giusto, mentre sponsorizzazioni, promozioni e benedizioni dei nostri mentori saranno i perk e le skill sbloccabili e potenziabili che consentiranno la crescita e la specializzazione del personaggio. Infine, bigliettoni di dollari e criptovalute ci permetteranno di fare acquisti nei negozi per equipaggiarci al meglio. Cilegina sulla torta i pittoreschi boss di fine livello, come il manager mezzo uomo e mezzo macchinetta del caffè, capace di lavorare perennemente senza aver mai bisogno di riposo. Non contenti, i matti di Aggro Crab hanno anche inserito una storia che ci farà scoprire la vera natura della Fizzle e i suoi loschi piani.

UN PIACEVOLE PUGNO NELL’OCCHIO

La grafica è coloratissima, con una palette decisamente satura che tuttavia funziona egregiamente, conferendo un’atmosfera cartoonesca grazie anche allo stile con il quale sono disegnati e animati i personaggi, a metà tra il fumetto e lo stickman, protagonista di molti filmati d’azione che impazzavano nel web alcuni anni fa. Ciascuna delle tre aziende in cui dovremo seminare morte e distruzione è caratterizzata da uno stile di grafica unico. Il sonoro è un insieme di crash, boom, bang esattamente come è lecito aspettarsi.

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Il Vilprenditore a cui vendere l’anima in cambio di vane promesse.

Veloce, frenetico e fluido senza indugi, con dei leggerissimi effetti slow motion a enfatizzare i momenti salienti come un colpo critico particolarmente devastante, l’abbattimento di un boss di fine livello o, più frequentemente, la nostra sconfitta. Le giornate di Benny Blanco infatti sono tutt’altro che rilassanti e la maggior parte delle missioni si concluderà con un fallimento e quella dannata voglia di ricominciare subito con la nuova skill sbloccata per far vedere al Megadirettore Galattico di che pasta siamo fatti. La ripetitività di alcune situazioni è un elemento cardine del genere roguelite, e quindi non deve essere considerato un difetto.

“LE FAREMO SAPERE”

Non sarò io a svelarvi cosa accade realmente alla Fizzle; lo scoprirete da soli in una decina di ore di gioco più che piacevoli e arricchite da una grande dose di ironia e sarcasmo. Se l’azienda fosse mia, la signorina Kenny Falco sarebbe assolutamente da assumere, “momentaneamente” a tempo determinato sottopagata senza ferie e con turni da 12 ore ogni mezza giornata.

In breve: Going Under coniuga alla perfezione il genere roguelite con un’ambientazione irriverente e sarcastica. L’azione frenetica e immediata con un buon livello di difficoltà senza mai essere frustrante va infatti a braccetto con una storia divertente e decisamente originale, una vera boccata d’aria fresca per chi cerca un dungeon crawler solido senza dover per forza salvare principesse o recuperare frammenti di antichi artefatti. Imperdibile per gli amanti del genere, consigliato anche a chi volesse provare un bel gioco d’azione, facendosi due risate tra una uccisione e l’altra.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7, 8GB RAM, GeForce GTX 1050, SSD
Com’è, Come Gira: Fluido, senza alcun problema.

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Pro

  • Botte da orbi dal primo minuto. Niente tutorial! / Storia sarcastica e fuori di testa / Difficoltà ben calibrata e meccaniche di gioco robuste,

Contro

  • Alcuni perk e qualche skill sono quasi ininfluenti.
8.5

Più che buono

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