Il netcode è stato modificato radicalmente rispetto a quello del titolo originale
MIX THINGS UP A BIT
Buono anche il comparto prettamente tecnico, anche se continuano inspiegabilmente a mancare le opzioni grafiche avanzate. Ancora una volta abbiamo solamente la possibilità di scegliere tra un tris di preset grafici, senza alcuna possibilità di modificare manualmente le singole impostazioni. Addirittura alcune di queste opzioni, per esempio i filtri per le texture, devono essere forzate direttamente dal pannello di controllo della propria scheda video. Da notare che 343 Industries ha fatto sapere di essere al lavoro per introdurre un menù dettagliato da cui selezionare tutta una serie di opzioni grafiche avanzate, ma per il momento bisogna accontentarsi delle tre impostazioni predefinite (Prestazioni, Originale, Migliorata).
Ciò detto, l’opera di restauro in questo caso ha principalmente uno scopo funzionale piuttosto che utile a migliorare la resa visiva complessiva, seguendo così la stessa linea utilizzata per quella che ha coinvolto Reach. Tuttavia qui è stato fatto un passaggio aggiuntivo: il frame rate è stato sbloccato senza che ciò causi problemi alle animazioni, che ora non “impazziscono” una volta superata la soglia dei 60fps. Un dettaglio tutt’altro che trascurabile soprattutto in ottica multiplayer, dove una frequenza di aggiornamento superiore è senz’altro gradita e desiderabile.
Ecco, proprio restando in tema multiplayer, è qui che Halo 3 mostra il fianco a una criticità piuttosto importante. Il netcode è stato modificato radicalmente rispetto a quello del titolo originale, con un impatto non indifferente sulla registrazione dei colpi andati a segno. Si tratta di una modifica presente sin dal lancio anche nella versione per Xbox One che inevitabilmente va ad alterare in maniera pesante l’esperienza di gioco rispetto al multiplayer di Halo 3 per Xbox 360. Chiaramente adesso ho la scusa perfetta per mascherare il mio essere estremamente scarso negli FPS online, ma è superfluo precisare che in uno sparatutto così dinamico come questo la registrazione dei colpi in movimento assume una valenza considerevole. Fortunatamente si tratta di una singola macchia, seppur decisamente importante, in una remaster di per sé ottima. Voglio però chiudere con una nota positiva: 343 Industries ha approfittato del lancio di Halo 3 per aggiungere la tanto attesa Fucina alla Master Chief Collection, l’editor di contenuti colpevolmente assente in Reach, espandendolo con strumenti del tutto inediti non presenti nei giochi originali.
In breve: Halo 3 per PC è un’ottima riedizione di uno sparatutto già di per sé stupendo. L’ultima avventura di Master Chief della trilogia firmata da Bungie arriva sui nostri computer con il vestito della festa, anche se qualche macchia gli impedisce di raggiungere le vette dell’eccellenza. In particolare resta inconcepibile l’assenza di un menù per le impostazioni grafiche avanzate, mentre sul versante multiplayer pesano le modifiche al netcode e alla registrazione dei colpi che vanno ad alterare l’esperienza del gioco originale per Xbox 360.
Configurazione utilizzata: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, come gira: Trattandosi di un titolo del 2007, seppur opportunamente rimaneggiato, non ho avuto alcuna difficoltà a giocare anche in 4K spingendo il frame rate ben oltre i canonici 60 fotogrammi al secondo.
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