A dieci anni dall’uscita giapponese, NieR Replicant arriva per la prima volta in Europa in versione remastered con un discreto lifting grafico e una manciata di contenuti nuovi di zecca. Se avete amato alla follia Automata questa è una buona occasione per ripassare un po’ di storia.
Sviluppatore / Publisher: Toylogic / Square Enix Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, Xbox One
NieR Replicant arriva per la prima volta in Europa con una versione rimasterizzata (titolo completo: NieR Replicant ver.1.22474487139…) che sulla lunga scia del successo di Automata prova a riportare sotto i riflettori la stella del geniale Yoko Taro.
Ad occuparsi dell’adattamento il team Toylogic, specialista nel lavoro di supporto avendo in passato contribuito alla realizzazione di varie versioni di Dragon Quest XI e The Evil Within.
UN FUTURO DEPRIMENTE
Per la precisione 1.400 anni nel futuro, anche se a giudicare dalle strutture che tinteggiano a macchia di leopardo il mondo di gioco il tempo sembra essersi cristallizzato. Non c’è quasi niente di futuristico nell’immaginario di NieR Replicant, siamo molto più vicini al fantasy classico mixato con una vena post-apocalittica che racconta di un genere umano ridotto a poche e sparute comunità, intente a sopravvivere in mezzo ad un infinità di insidie naturali e non. In questo panorama non certo idilliaco troviamo il protagonista, un ragazzo intento a cercare una cura per il devastante morbo che sta consumando la sua giovane sorellina Yonah. In suo aiuto arriverà un tomo parlante dai grandi poteri, il Grimoire Weiss. Grazie ad esso e ad una risoluta compagna d’avventure, il giovane intraprenderà un viaggio lungo, doloroso e sorprendente e che a noi giocatori non risparmierà un bel po’ di sorprese.
Come ormai da tradizione nella serie Nier, per scoprire tali sorprese non vi basterà una sola run, che per inciso dura all’incirca una ventina di ore. Se avrete voglia di scoprire tutti i dettagli sulle storie dei vari personaggi e dei contenuti extra dovrete impegnarvi nello scovare anche i finali alternativi, che a volte sono legati a determinate missioni secondarie o al ritrovamento di specifici oggetti e/o armi.
IL BELLO CHE RIMANE
Anche all’epoca della sua uscita originale il gioco venne criticato per alcuni elementi di gameplay non all’altezza di altre produzioni dell’epoca. In particolare furono il combat system e il mission design ad essere massacrati. Gli aggiustamenti fatti da Toylogic sono stati mirati a rinfrescare la formula originale e hanno in parte funzionato. L’originale mix di scontri corpo a corpo e dalla distanza, grazie alle magie del Grimoire Weiss, è stato reso più dinamico con l’aggiunta di nuove combo e della possibilità di agganciare i bersagli.
NEL COMBATTIMENTO, SI SENTE IL RISULTATO DEGLI INTERVENTI DEL TEAM DI AUTOMATA. PECCATO, PERÒ, PER IL LIVELLO DI DIFFICOLTÀ MAL CALIBRATO
Inalterata è rimasta invece la magia che permea le atmosfere di NieR Replicant e la maturità della sua narrazione, che concede ai protagonisti una profondità ancora oggi rara da trovare. Ogni singolo personaggio è progettato e sviluppato per rimanere impresso indelebile nella memoria del giocatore. Oggi come allora sono la tostissima, nonché scarsamente vestita, Kainé ed Emil (o meglio, il suo terrificante ed iconico alter-ego) a svettare su tutti, lasciando un po’ in ombra il protagonista.
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