Master Chief ritorna su PC in grande spolvero con Halo: Combat Evolved Anniversary, una versione riveduta, corretta e graficamente aggiornata del grande classico che ha dato il via alla saga di John-117.
Sviluppatore / Publisher: 343 Industries e Splash Damage / Xbox Game Studios Prezzo: €9,99
Localizzazione: Completa Multiplayer: Online PEGI: 16 Disponibile su: PC / Xbox One
Ci siamo. Dopo Halo: Reach, che ha aperto le danze sul finire dello scorso anno (qui la nostra recensione), adesso è arrivato il momento del capostipite della saga che ha cambiato per sempre il modo di intendere gli FPS su console, e che di riflesso ha avuto non poche ripercussioni anche sul mercato degli sparatutto su PC. Il titolo che ha dato vita a quella che di fatto sarebbe diventata la serie ammiraglia della Casa di Redmond ritorna dunque sui nostri computer, dopo quasi diciassette anni dalla pubblicazione della conversione da Xbox.
Come già avvenuto nel caso di Reach, e come avverrà anche per tutti gli altri giochi che man mano andranno a comporre la Master Chief Collection, Halo: Combat Evolved Anniversary presenta esattamente gli stessi contenuti della versione originale, e dunque della remaster pubblicata qualche anno fa su Xbox One. Siamo quindi al cospetto dello stesso sparatutto in soggettiva in cui vestiamo i panni di John-117, supersoldato del programma Spartan al servizio del Comando Spaziale delle Nazioni Unite durante la guerra contro i Covenant.
UN ANELLO PER DOMARLI
Ed è proprio contro quest’alleanza di specie aliene che bisognerà confrontarsi, lungo una serie di dodici livelli che alternano enormi spazi all’aperto a corridoi claustrofobici all’interno di rovine di una civiltà antichissima. L’innovazione del primo Halo risiede proprio qui, nell’aver proposto questo su console all’inizio degli anni Duemila. Non lasciatevi ingannare, però: la prima avventura di Master Chief non solo è godibilissima anche su PC, con mouse e tastiera, ma non ha risentito troppo dello scorrere del tempo. Certo, qualche soluzione dell’epoca risulta un po’ stantia: basti pensare al fatto che alcuni livelli, soprattutto quelli al chiuso, non offrono chissà quanta varietà in termini di ambientazione e di struttura, caratteristiche dovute per lo più alle limitazioni tecniche della prima Xbox. Il pensiero in questo caso non può non andare al settimo livello della campagna, “La Biblioteca”, piuttosto bruttino – per usare un eufemismo – già quasi venti anni fa, figuriamoci adesso.
Da questo punto di vista viene tuttavia in aiuto il rimaneggiamento del comparto grafico. Se nell’originale i corridoi erano pressoché identici, rivestiti di texture monocromatiche senza quasi alcun dettaglio, ora sono stati aggiunti molti più particolari.
Basta premere un tasto per passare immediatamente dalla grafica della remaster a quella della prima versione per Xbox
Continua nella prossima pagina…
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