Cosa succede quando un franchise che ha spopolato sugli smartphone debutta sui PC, coniugando immediatezza con potenza di calcolo? Un po’ di tutto, come vedremo con Iron Marines Invasion.
Sviluppatore / Publisher: Ironhide Game Studio / Ironhide Game Studio Prezzo: 14,79€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: Steam, Apple App Store, Google Play Data di lancio: Già disponibile
Il nome Ironhide Game Studio potrebbe non dire molto a chi è abituato agli strategici in tempo reale da giocare con tastiera e mouse, ma per gli utenti mobile, e prima ancora per gli amanti dei browser game, questi sviluppatori sono un mito fin dal 2011, quando lanciano il tower defense Kingdom Rush, spopolando immediatamente su tutti i portali che raccolgono giochi Flash. Basti pensare che solo su Kongregate totalizza quasi ventidue milioni di caricamenti. Un successone per il team urugayano che fino a quel momento aveva pubblicato solo semplici casual game. Inizia così la consueta maratona di sequel e port varie piattaforme, da iOS e Android – quelle che garantiranno il maggior successo – a Windows, Linux, Switch e Xbox.
Passano gli anni e arriva una nuova Intellectual Property: Iron Marines, uno strategico in tempo reale con background sci-fi dal gameplay molto immediato. Non prevede decine di risorse da raccogliere, interminabili elenchi di strutture da costruire, e nemmeno complessi alberi di upgrade. È tutto molto semplice, proprio come piace a chi gioca con i telefonini. Immediato, ma non necessariamente facile, dato che comunque offre un ottimo grado di sfida e una certa profondità grazie anche agli eroi che siamo abituati a conoscere dai tempi di Warcraft 3. Ed eccoci arrivare ai giorni nostri, e sui nostri computer, con il sequel Iron Marines Invasion, già approdato lo scorso anno sul mercato mobile ottenendo un buon successo. Riusciranno i nostri eroi a imporsi anche su PC, teatro di RTS ben più profondi e complessi?
IRON MARINES INVASION, L’ALTRA FACCIA DI STARCRAFT
Come spesso accade in questo genere di produzioni, la storia altro non è che un pretesto per catapultarci in battaglia, anche se alla fine di quasi ognuna delle oltre venticinque missioni della campagna principale vi sono sempre delle sequenze di intermezzo realizzate con lo stesso engine del gioco a spiegarci cosa sta succedendo. Tutto ruota comunque intorno all’instabilità della galassia, un tempo luogo sicuro in cui si poteva tranquillamente stare in giro fino a tardi, e ora frequentata da alieni poco raccomandabili. Ma ci siamo noi della Federazione Galattica pronti a dare una bella lezione a tutta la feccia spaziale. I presupposti per un’ambientazione cupa e opprimente non mancavano, ma Ironhide saggiamente non stravolge la filosofia che l’ha resa famosa, proponendo innanzitutto il famoso stile grafico ipercartoonesco con saturazione sparata a mille – anzi, a 255 – proprio delle precedenti produzioni.
Iron Marines Invasion punta tutto sull’immediatezza
PORTATI UN CAMBIO DI VESTITI, CHE VAI IN GUERRA
Vi sono due dettagli che rendono interessante Iron Marines Invasion. La prima è la gestione degli eroi, sbloccabili man mano che si avanza, che anche se non discosta molto da quanto siamo abituati a vedere rende le battaglie più entusiasmanti a grazie a abilità esclusive soggette a cooldown e vari punti skill da assegnare quando salgono di livello. Sono molto eterogenei e condizionano abbastanza il gameplay. Troviamo Ultra che garantisce momentanea invulnerabilità alle truppe, Halford con i suoi cloni olografici per disorientare il nemico, Munsai e i suoi poteri psichici, e molti altri che scoprirete a poco a poco.
Ciò che più ha catturato la mia attenzione però è la versatilità dei nostri soldati, che possono essere trasformati a piacimento durante la battaglia. Una volta scelta la razza, che comprende umani, Ranonauti – e allora? Provateci voi a tradurre Frognaut – e alieni vari, nonché robottoni dalla stazza importante, con un colpo di mouse si mutano le unità al volo, per meglio gestire la situazione. Abbiamo scelto i Commando? Bene, iniziamo con i Ranger, soldati dalla spessa armatura, per resistere a eventuali imboscate. Il nemico arriva dall’alto? Click, e si diventa Apocriti dotati di lanciarazzi a lunga gittata. Ci attaccano con truppe corazzate? Click, ecco gli Specialisti con i proiettili perforanti. La chiave per vincere è disporre di forze eterogenee che annoverino unità estremamente skillate per ogni situazione. E ovviamente utilizzarle al momento giusto.
(QUASI) NON SEMBRA UN GIOCO NATO PER MOBILE
L’adattamento di Iron Marines Invasion per i nostri monitor è eccellente, in quanto nulla batte la combo tastiera e mouse negli RTS, al punto che la versione PC potrebbe diventare il prodotto di punta, anche se alcune scomode usanze del gameplay mobile ancora sono presenti, come lo shop con perk acquistabili sì con valuta che si guadagna nel gioco, ma a rotazione temporizzata per costringerci a tornare ogni tot ore per vedere i nuovi potenziamenti disponibili. È una caratteristica di cui faremmo volentieri a meno, ma questa volta chiuderemo un occhio perché non si può non essere benevolenti nei confronti di chi ha dato, in un modo o nell’altro, una piccola svolta al genere RTS. Importante infine sottolineare che a differenza delle versioni pubblicate nei mobile store, qui non vi sono acquisti in app.
In Breve: Iron Marines Invasion è un Real Time Action Strategy che nonostante proponga un approccio casual, con pochisisme opzioni rispetto agli RTS più famosi, riesce a garantire un ottimo livello di sfida. Colorato e veloce, con missioni che non durano quasi mai più di dieci minuti, invoglia a sperimentare grazie alla possibilità di cambiare al volo le truppe, anche se dopo un paio di sconfitte saprete già con quali soldati partire. Una piacevole conferma che anche i giochi inizialmente concepiti per smartphone possono rivelarsi interessanti su PC. Chi cerca la strategia hardcore però preferirà evitarlo.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Buon livello di zoom per vedere la battaglia nel dettaglio o da una visuale molto ampia, nessuna incertezza tecnica. Peccato per i perk a rotazione temporizzata.