Mafia: Definitive Edition – Recensione

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Girovagare con un’auto d’epoca in questa nuova Lost Heaven è divertente e assai appagante

La struttura ludica su strada dunque si plasma totalmente alla formula originale: Lost Heaven è stata ricostruita da zero, ma non ci viene data la possibilità (o lo stimolo) di gironzolare liberamente per esplorarla. Le missioni sono sequenziali e sono gli unici motivi per scendere in strada e seguire l’indicatore dell’obietto da raggiungere. Viene comunque riproposta anche qui la modalità “Fatti un giro” – selezionabile dal menù principale e quindi staccandosi dalla storia – dove potremo attraversare tutta la mappa, esplorare ogni centimetro del lavoro di ammodernamento della città e, per chi vuole, trovare tutti i collezionabili. Resta il fatto che guidare tra le vie della città con auto d’epoca restituisce un buonissimo feeling, come tutto il sistema di guida, preso di pari passo da quello di Mafia III, dunque appagante ma sicuramente ottimizzabile.

mafia definitive edition recensione

La tediosissima missione della corsa automobilistica è tornata.

La presenza delle motociclette è una novità ben gradita, che ci regala la possibilità di affrontare inseguimenti sfruttando l’inedita velocità e agilità delle due ruote. Purtroppo il sistema di danno delle autovetture è appena accennato e in alcuni casi specifici addirittura annullato per esigenze di trama. Una scelta discutibile che comunque non inficia sulla qualità finale dell’esperienza che, almeno su strada, si conferma divertente e assai riuscita. A piedi invece la situazione è molto meno rosea: le animazioni dei personaggi nelle sequenze in-game sono molto dozzinali, specialmente durante la corsa. Il modello di riferimento è ancora lo stesso di Mafia III, con il personaggio che quando si inclina la levetta del movimento nella direzione opposta a quella dove si trova, tende a fare un saltello di assestamento per poi girarsi verso la nuova posizione. Il movimento purtroppo viene eseguito con poca fluidità e con un’azione fin troppo evidente che, almeno nel corso delle nostre scarpinate, restituirà un’esperienza non delle migliori.

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Non c’è cosa più classica di una sparatoria in un garage.

LE SPARATORIE SONO ENTUSIASMANTI, MA TENETE A MENTE CHE STIAMO GIOCANDO CON UN TASSISTA, è IL CASO DI DIRLO, ALLE PRIME ARMI

Le sparatorie sono soddisfacenti, ma va tenuto presente che qui non stiamo giocando Lincoln Clay, protagonista di Mafia III ed ex soldato, che quindi era plausibile sapesse utilizzare un vasto arsenale e avesse dalla sua una buona agilità. Tommy Angelo è pur sempre un tassista, e quindi è necessario scendere a patti con il fatto che durante le primissime missioni di Mafia: Definitive Edition la mira sarà ballerina e non sempre centreremo il colpo. Proseguendo con il gioco, Tommy diventerà più abile (così come noi stessi) e questa progressione bifronte si rivela galvanizzante missione dopo missione. Il sistema di copertura durante gli scontri a fuoco è il classico già saggiato in tante altre opere, ma a supporto di questo ci sarà anche un nuovo level design per tutte le aree di gioco. La sparatoria nella fattoria fuori città, oppure la sequenza di assalto nel garage a più piani sono state interamente riscritte, per portare il giocatore a sfruttare ogni colonnina o passaggio di servizio secondario utile per aggirare o affrontare il nemico. Non mancherà inoltre un’abbozzata meccanica stealth che ci permetterà di stordire i nemici e arrivare, in alcuni casi, all’obiettivo senza allarmare nessuna guardia.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Anima originale immutata / Narrazione sopraffina / Musiche che rievocano la cornice storica / Esteticamente valido e pulito.

Contro

  • IA dei nemici da rivedere / Qualche animazione legnosa e poco fluida.
8.3

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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