Maid of Sker – Recensione

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L’APERTURA AI FINALI MULTIPLI È GODIBILE, PECCATO SI RIVELI UN PO’ ABBOZZATA

Il gioco sfrutta un sistema di audio 3D sensibile a seconda della difficoltà scelta: a facile ci si può avvicinare ai nemici da chinati senza allertarli, ma la sensibilità di quest’ultimi si affina quando si affronta il livello più alto, dove saranno limitati, o addirittura assenti, i salvataggi. L’idea è corretta, la si vede in molti altri giochi di genere, ma chiaramente andrà a pesare solamente a seconda delle scelte del giocatore.

Maid of Sker Recensione

I fonografi non servono solo a salvare, ma anche a conoscere particolari elementi della storia.

Per quanto riguarda proprio l’audio 3D, non si può fare a meno di constatare l’attenzione con cui gli sviluppatori hanno curato ogni particolare, giacché il rumore prodotto dal nostro alter ego varia a seconda dei mobili urtati, dagli starnuti prodotti attraverso aree ricche di polvere o addirittura, nei casi peggiori, dallo stato di ansia derivato da uno scontro corpo a corpo con un cultista.

Maid of Sker Recensione

Attenti a non emettere nemmeno un fiato di fronte ai cultisti!

Ma torniamo per un secondo all’arma succitata: a tutti gli effetti si tratta di un prodotto sperimentale, visibile anche nel trailer, il quale produce un’onda sonora capace di stordire, ma non uccidere, gli avversari per un piccolo lasso di tempo. Nel gioco sono presenti anche due piccole boss fight, idealmente divertenti, nel senso che lo sono ricordandole col senno del poi qualche giorno dopo (a imprecazioni e gioco conclusi).

Maid of Sker Recensione

L’unica arma che potremo utilizzare, e solo per una porzione dell’avventura. Occhio alle munizioni!

È importante sottolineare che il gioco non presenta alcun tipo di checkpoint automatico, pertanto è vivamente consigliato fare spesso visita nelle stanze di salvataggio, se non altro per assicurarci di non tornare troppo indietro sui nostri passi. Graficamente Maid of Sker si difende benissimo, riproducendo su schermo un’ambientazione ricca di particolari e ben illuminata, pronta a venir enfatizzata da una colonna sonora ricca di pathos, dove emerge la splendida Suo Gân cantata da Tia Kalmaru.

In Breve: Maid of Sker si dimostra un piacevole survival horror da giocare tutto d’un fiato, facendo soprattutto attenzione alla cura con cui è stata sviluppata la storia. L’apertura a due finali, inoltre, evidenzia la volontà di compiere un passo avanti, sebbene riguardi soltanto una scelta durante le battute finali. Piacerà senz’altro agli appassionati del genere, dategli una possibilità da subito giocandolo rigorosamente a difficoltà normale.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB FAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Maid of Sker si è comportato egregiamente sulla nostra configurazione di prova, girando senza alcun intoppo a 60 fotogrammi al secondo. Le ambientazioni sono davvero curate, peccato non ci siano più sessioni in esterna. Effettistica favolosa!

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Pro

  • Ottimo survival horror da giocare.
  • Reazione dei nemici all’audio realistica.
  • Buona l’apertura ai finali multipli…

Contro

  • …ma poteva essere sviluppata meglio.
  • Peccato ci siano poche sessioni in esterna.
8

Più che buono

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