VIENE SPONTANEO RIFLETTERE SU QUANTO RAPIDAMENTE QUEL NODO ALLO STOMACO SI SIA SCIOLTO DOPO IL PRIMO SACRIFICIO UMANO…
Quando, tuttavia, più avanti nel corso del gioco, si realizza che di fronte alla necessità di un contrappeso ci si ritrova a pensare, come primissima opzione, a far volare dall’alto un altro essere umano invece di spostare una cassa pesante, viene spontaneo fermarsi un momento a riflettere su quanto rapidamente quel nodo allo stomaco si sia sciolto dopo il primo sacrificio umano. E che ne dite, invece, di far cadere manifestanti inseguiti da un cane della polizia, così da ad ottenere il peso necessario ad abbassare una trave?
FULGIDO ESEMPIO DI STILE DISTOPICO
Accumulare riferimenti ad altre produzioni in un’opera originale non è certo un peccato, specie nelle produzioni moderne. Casomai, la differenza può consistere nell’integrarli tra loro in modo da renderli, almeno in parte, originali; in questo senso i Ministry of Broadcast Studios hanno fatto davvero un buon lavoro. Rimanendo sul versante del giocato, il senso di progressione e di stupore è supportato dall’introduzione progressiva di piccole nuove regole, nuovi elementi dello scenario che introducono complicazioni e collaborano tra loro alla creazione di nuove situazioni.
Non mancano sezioni più action che spezzano il ritmo, un po’ azzoppate dal trial & error e dal timing troppo serrato
In breve: Ministry of Broadcast ha stile da vendere, così tanto da nascondere sotto la sua meravigliosa patina in pixel art gli abbondanti prestiti su cui poggia le sue basi. E anche se ogni tanto il gameplay espone un po’ troppo i suoi meccanismi, la narrazione sagace e l’ironia non calano mai di tono, rappresentando la spinta principale al completamento dell’avventura.
Piattaforma di prova: Portatile ThinkPad x280, i5-8250U, 8 GB RAM, GPU Intel UHD 620
Com’è, come gira: I requisiti parlano chiaro, Ministry of Broadcast gira praticamente su qualunque PC ancora in grado di accedersi. Il metro di paragone, in questo senso, è un portatile poco potente, pur se migliore del mio vecchio tostapane: prova superata senza intoppi.
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