Monster Energy Supercross - The Official Videogame 4 – Recensione

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LA GESTIONE DEL MEZZO METTE MEGLIO IN EVIDENZA LA SUA PESANTEZZA, E IL MOTORE FISICO MIGLIORATO RENDE PIÙ RARE LE CADUTE ACCIDENTALI

C’è una rinnovata pesantezza nella gestione del mezzo (di cui parlavo già nella recensione di MXGP 2020) che fa sentire nelle mani tutta la coppia che questi mostri sono capaci di scaricare nel fango, le cadute causate dalle aberrazioni del motore fisico sono ridotte a eventi sporadici, i contatti con altri piloti sono più muscolari e causano meno incidenti accidentali; e allora si può veramente correre facendo affidamento esclusivamente sulle proprie abilità manuali.

monster energy supercross 4 recensione

Che bellezza la fangazza! Datemi dello sterrato virtuale e sono felice.

La cosa che poi mi fa impazzire è la gestione delle animazioni di moto e pilota, nervose, instabili, sempre alla corda, con quella posteriore che continua a scivolare via in uscita di curva alzando sbuffi di terriccio che sembrano uscire dalla TV, la preparazione al salto spostando il peso indietro per poi dare un colpo di reni secco sull’analogico destro, guadagnando quel metro in più per atterrare come fossimo dei geometri. Le mani sudate, la fatica, quella vera che ti fa accompagnare ogni sforzo virtuale con un movimento reale, mentre nelle orecchie urlano Pearl Jam, Alice in Chains, Stone Temple Pilots (roba mia eh, fuori dalla soundtrack del titolo), birretta ghiacciata d’ordinanza e tanta cattiveria agonistica. La vittoria arriva solo lasciandoci giù l’anima, in quella polvere, in quell’arena (ovviamente settando una difficoltà degna di questo nome, da medio in su, e fisica avanzata “sempre!”, come consiglierebbe Nico Cereghini).

LA NUOVA MODALITÀ CARRIERA NON MANCA DI NOVITÀ DI STAMPO RUOLISTICO

Dalla gavetta alla leggenda, in una carriera che propone una novità ruolistica come fanno già diversi altri titoli (tipo gli F1 di Codemasters), con tanto di skill tree e obiettivi per guadagnare punti e crescere costantemente come giocatori e alter ego, lasciando però poi spazio alla solita e bellissima favola (costruita tutta nella mia testa) dell’interpretare un rookie italiano che va ad insegnare agli yankee il loro mestiere, e magari anche a cucinare una carbonara come dio comanda; narrativa emergente che non ha prezzo!

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Il dettaglio delle moto è maniacale, così come ottime sono le animazioni tout court.

Su PlayStation 5 poi Monster Energy Supercross 4 è una bomba, perché a quella fluidità non l’avevamo mai visto, a quella risoluzione neanche, ed è davvero un passo in avanti più lungo della gamba per chi fino a un anno fa doveva accontentarsi di un’ottimizzazione sufficiente ma mai del tutto soddisfacente, dove i 60 fotogrammi al secondo hanno la stessa importanza dell’olio motore, col bonus DualSense gestito ancora meglio rispetto al primo esperimento con MXGP 2020, giusto un mese e mezzo fa. Un male alle dita assurdo (perché io lo voglio pesantissimo l’effetto, ma è comunque regolabile), ma che soddisfazione!

In Breve: Monster Energy Supercross 4 sbarca sulla next-gen con migliorie minime, esattamente come suo cugino MXGP, ma l’unicità del suo gameplay (in)volontariamente ritmico, unito ad una fisica più pulita e rifinita, rende decisamente più dolce l’attesa per un cambio di ritmo che probabilmente necessita di tempo per assimilare le nuove tecnologie. Duro, sporco, cattivo e spettacolare, sicuramente una delle opere Milestone più rifinite, solide e divertenti, perché faticosa e capace di dare grandi soddisfazioni a chi vorrà applicarsi.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Solido, fluido, con gli stadi statunitensi che offrono un colpo d’occhio sempre spettacolare.

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Pro

  • Un rhythm game travestito da Supercross / Solido, fisico e spettacolare / Carriera rifinita…

Contro

  • …Pochissime altre novità
8

Più che buono

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