Quando una software house indipendente è formata da persone che hanno lavorato a titoli come Dying Light e The Witcher 2, giusto per citarne un paio, la possibilità che sforni giochi di qualità è alta. Green Hell, il primo progetto di Creepy Jar, uno studio fondato da ex-Techland e altri sviluppatori con esperienza, dopo un periodo in Accesso Anticipato fa il suo esordio ufficiale: non fatevi ingannare, a conti fatti Green Hell di indie ha solo il tag su Steam e il prezzo (20,99 €).
OH CHE BELLO, DELLE MARACAS…AHIA! PRESTO, UN ANTIDOTO!
Con tutte le produzioni piccole, medie e grandi che nuotano nell’affollato mare dei survival, non è facile farsi notare dagli scafati pescatori di prelibatezze videoludiche e invogliarli a sprecare una danarosa esca per infilare nel proprio carrello questo o quel titolo. Come fare allora per risaltare tra la folla? Niente di più semplice, secondo Creepy Jar: basta gettare il giocatore in una zona imprecisata della Foresta Amazzonica e abbandonarlo lì senza alcun tipo di aiuto, se escludiamo un orologio-bussola che monitora le funzioni vitali, un walkie-talkie, uno zaino capiente ma non senza fondo e un taccuino sempre consultabile per ricordarci nozioni e progetti. Sembra facile, vero? Abbiamo le istruzioni per il montaggio degli oggetti e ci troviamo in un lussureggiante magazzino naturale che aspetta soltanto di essere saccheggiato, manco fossimo gli unici clienti all’IKEA durante una liquidazione totale. Peccato che la Foresta Amazzonica di Green Hell sappia essere paradiso e inferno allo stesso tempo. L’ambiente, infatti, è il primo nemico da cui difendersi e al contempo il primo alleato su cui potremo contare, e spetterà soltanto alle nostre azioni assegnargli uno o l’altro ruolo. In un ambiente così selvaggio sottovalutare i più piccoli segnali può avere ripercussioni serie – se non letali – sulla nostra salute psicofisica. Una delle peculiarità del gioco è proprio questa: la costante necessità di vigilare su noi stessi per mantenere stabile l’equilibrio psichico oltre che l’integrità fisica. L’antropologo Jake, il protagonista, subisce gli eventi in game anche a livello mentale, cadendo vittima di allucinazioni che lo tormenteranno finché non interverrà la nostra provvidenziale mano o quella meno dolce della Morte.
L’ambiente è il primo nemico da cui difendersi e il primo alleato su cui potremo contare
SALVARE LA MIA BELLA A COSTO DI MORIRE O GODERMI LA VITA AMAZZONICA?
Se la modalità Sopravvivenza di Green Hell è una lotta contro noi stessi che si svolge in un ambiente in cui ogni rumore può essere l’ultimo che sentiremo, la modalità Storia aggiunge una componente narrativa affascinante che non è scontato trovare in questo genere di giochi. La trama inizia con il banale pretesto del salvataggio di Mia, la compagna di Jake che finirà nei guai dopo essersi avventurata da sola, a scopo di ricerca scientifica, presso il villaggio degli Yabahuaca, una tribù locale, ma a poco a poco si rivelerà ben più profonda di quanto ci si aspetti. Il susseguirsi degli eventi guiderà il giocatore attraverso i risvolti più crudi di un viaggio di una quindicina di ore a metà tra realtà e spiritualità che lo metterà di fronte a tematiche delicate e sensazioni contrastanti. Non si narra la storia meno ancorata ai cliché che sia mai stata ideata, però quella che viene raccontata possiede un’umana volontà di trasmettere un’emozione e ci riesce.
A proposito di modalità e opzioni, ci sono anche delle Sfide da affrontare, la permadeath da attivare e una roadmap dei contenuti che prevede l’implementazione della co-op, una feature attesa con trepidazione da molti appassionati.
la storia possiede un’umana volontà di trasmettere un’emozione e ci riesce
Pur se imperfetto, Green Hell è una preziosa gemma tra i survival, una lezione di sopravvivenza impartita senza pietà né compromessi, localizzata in italiano e venduta a un prezzo che farà la gioia dei cercatori di perle su PC. Se siete patiti del genere e sporcarvi non è un problema, perdervi tra le meraviglie del rigoglioso inferno verde di Creepy Jar vi piacerà letteralmente da morire!