Monster Train 2 – Recensione

PC PS5 Switch Xbox Series X

Dopo aver salvato un Inferno ghiacciato dall’invasione delle forze del Paradiso, ora i vincitori e i vinti di quella guerra devono unire le forze. In Monster Train 2, l’alleanza tra angeli e demoni deve bandire i potenti Titani dal Regno dei Cieli.

Sviluppatore / Publisher: Shiny Shoe / Big Fan Games Prezzo: € 24,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 7+ Disponibile Su: PC (Steam), PS5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: 21 maggio 2025 Genere: Deckbuilder roguelite

Reputo il primo Monster Train uno dei migliori emuli di Slay the Spire. All’interno del filone dei deckbuilder roguelite, il videogioco sviluppato da Shiny Shoe è riuscito a conquistare un posto di rilievo perché è stato capace di prendere la formula classica del genere e farla sua, senza però stravolgerne le meccaniche principali.

Questo sequel prova a proseguire su quello stesso binario (chiedo umilmente perdono!), andando a costruire sulle fondamenta del primo capitolo, senza rivoluzionare nulla. Un “more of the same”, quindi? Sì, ma uno di quelli fatti come si deve, ossia che va ad aggiungere nuove meccaniche per ampliare il ventaglio di opzioni strategiche a disposizione del giocatore.

DESTINAZIONE PARADISO

Faccio un passo indietro per spiegare in cosa consista il gameplay di Monster Train 2. All’inizio di ogni partita bisogna scegliere due tra le diverse fazioni presenti nel gioco, la maggior parte delle quali sbloccabili man mano che si gioca. Ognuna di esse punta su caratteristiche specifiche. Ne cito giusto un paio, così da non rovinare il piacere della scoperta: la Lazarus League è formata da abomini creati in laboratorio che forniscono bonus quando muoiono o vengono rianimate; mentre il Luna Coven è composto da creature fatate che diventano più forti con l’alternanza delle fasi lunari.

Monster Train 2 recensione 04

Questo tizio strambo l’ho già visto da qualche parte…

Una volta decise le fazioni da schierare, viene composto il mazzo iniziale formato da carte prestabilite e altre casuali appartenenti ai colori scelti. Le carte rappresentano non soltanto le creature, ma anche le magie e – novità di questo secondo capitolo – gli equipaggiamenti e le stanze della locomotiva. Già, la locomotiva: questa è composta da tre piani e dalla fornace che fa muovere il treno.

Le creature vanno schierate strategicamente

In ogni piano della locomotiva è necessario schierare strategicamente le proprie creature, le quali dovranno combattere gli invasori, in maniera automatica dopo aver passato il turno. I nemici si fanno strada dal piano più basso, avanzando progressivamente verso l’alto finché non vengono sconfitti, oppure fino a quando non avranno raggiunto il cuore infuocato che alimenta il treno, danneggiandone gradualmente la resistenza. Nel momento in cui la salute del tizzone si esaurisce avviene il game over, che quindi ci obbliga a ricominciare da zero in una nuova run generata proceduralmente. Tutte le carte, comprese magie, equipaggiamenti e stanze, hanno un costo in energia, ma l’energia massima da spendere in ogni turno è chiaramente limitata.

Monster Train 2 recensione 06

Ogni fazione ha un leader che combatte per noi e può essere potenziato durante la partita.

Dopo ogni scontro si viene ricompensati con oro e con pacchetti di carte dai quali scegliere quali aggiunte fare al proprio mazzo. L’oro può essere invece speso tra un combattimento e l’altro presso i vari mercanti presenti sul cammino, i quali possono potenziare magie e creature, oppure vendere potenti artefatti che garantiscono bonus passivi per tutta la durata della partita.

MONSTER TRAIN 2 PUNTA ALL’EMPIREO

Il punto di forza di Monster Train 2 è esattamente lo stesso del suo diretto predecessore: la quantità di combinazioni in ogni run è estremamente alta, pertanto è davvero difficile, per non dire virtualmente impossibile, che una partita sia simile alle precedenti. È poi il motivo per cui una formula di gioco del genere causa assuefazione.

Facile da apprendere, difficile da padroneggiare

Non mi vergogno di dichiarare che sul primo Monster Train ho trascorso complessivamente circa 250 ore, senza mai stufarmi. Con buona probabilità, su questo sequel ne trascorrerò molte di più dal momento che i contenuti offerti sono quasi raddoppiati. Oltre alla modalità di gioco classica, alle run giornaliere e alla modalità infinita, sono state aggiunte anche le cosiddette sfide dimensionali. Si tratta di ventuno partite con equipaggiamento di base e modificatori predefiniti pensate per i giocatori più esperti. Inoltre, nella modalità di gioco classica è stata introdotta la possibilità di modificare la fornace della locomotiva, ognuna delle quali è dotata di una potente abilità speciale.

Monster Train 2 recensione 02

Tra le novità di questo sequel spicca anche il tasto per ricominciare il turno nel caso in cui ci si accorga di aver sbagliato qualcosa.

Molti di questi contenuti vanno sbloccati attraverso la meta-progressione, per esempio spendendo un totale di 20 mila monete d’oro si acquisisce una determinata fornace. Dopo averne acquisite un numero prestabilito si sbloccano nuove feature dell’avamposto dell’alleanza tra angeli e demoni, di fatto il menu principale da cui far partire le spedizioni verso il Paradiso, accedere alle modalità di gioco alternative o assistere agli intermezzi narrativi. Questi ultimi sono piuttosto semplici e di certo non rappresentano il pezzo forte del gioco. Anzi, dirò di più, se non ci fossero stati non ne avrei sentito la mancanza.

Dopo ogni combattimento bisogna scegliere quale percorso prendere sulla mappa del Paradiso.

Monster Train 2 è il classico videogioco dalle regole molto semplici, che si apprendono in un attimo, ma è estremamente articolato e difficile da padroneggiare, specialmente alle difficoltà più elevate. Man mano che si vincono partite, infatti, si può aumentare la difficoltà delle run successive, con la necessità di fare i conti con malus cumulativi che rendono sempre più complessa ogni incursione verso l’Abisso al centro del Paradiso per dare battaglia ai Titani. Inutile dire che per sbloccare ogni contenuto è necessario dedicarsi anima e corpo al gioco, apprendendo e sperimentando le sinergie tra i vari clan e tra le diverse keyword presenti sulle carte. Tuttavia, se vorrete dedicargli il tempo giusto, Monster Train 2 saprà darvi moltissime soddisfazioni. Occhio, però, perché potrebbe causare dipendenza. Parlo per esperienza.

In Breve: Monster Train 2 riprende la formula vincente del suo diretto predecessore, arricchendola con nuove fazioni, meccaniche e modalità di gioco che ampliano i contenuti del titolo precedente. Pur senza stravolgere nulla, offre un’esperienza profonda e ad alto tasso di rigiocabilità, con una progressione gratificante e una curva di difficoltà crescente che premia la dedizione, l’apprendimento e la sperimentazione. Peccato che l’elemento casuale incida molto sulle partite alle difficoltà più alte, ma questo è il bello (e il brutto) dei deckbuilder roguelite.

Piattaforma di Prova: PC / Steam Deck
Configurazione utilizzata: AMD Ryzen 7 7800X3D, 32 GB RAM, GeForce RTX 4060Ti, SSD / Steam Deck
Com’è, Come Gira: Giocato a 2560×1440. Monster Train 2 è un titolo estremamente leggero con requisiti davvero irrisori, tant’è che gira senza problemi sia sul PC utilizzato per la recensione, sia su Steam Deck. In questo caso la compatibilità è completa: c’è il marchio di gioco verificato.

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Nuove meccaniche ben integrate. / Longevità potenzialmente elevata. / Difficoltà crescente e ben bilanciata.

Contro

  • Chi cerca novità sorprendenti rimarrà deluso. / Comparto narrativo superfluo. / Il caso incide troppo alle difficoltà più alte.
8.5

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

Password dimenticata