Pathfinder: Kingmaker – Definitive Edition Recensione

PC PS4 Xbox One

Pathfinder: Kingmaker è un titolo capace di rapirvi per interi giorni, anche mesi, grazie alla narrazione profonda e all’incredibile mole di contenuti

Pathfinder: Kingmaker ha avuto lo stesso effetto di quei due leggendari titoli a distanza di quasi due decadi. Si viene totalmente gettati in un modo magico, fatto di gloriosi cavalieri a bardi beffardi, impreziosito dal valore della grande avventura, dove si ritrova il piacere del dialogo (e della risposta multipla) e la reale consapevolezza di essere artefici del nostro destino. Un’esperienza pazzesca, qualcosa per cui maledico la quotidianità per non poter dedicare tutte le 24 ore del giorno a questo titolo.

QUESTIONE DI PORTING

Al di là dell’entusiasmo trascinante – o almeno spero – c’è da segnalare purtroppo diverse criticità che mi hanno dato più di un grattacapo. Titoli di questo genere trovano la loro naturale esecuzione su PC, dove muniti di tastiere e mouse, impartire ordini sarà veloce e intuitivo, anche grazie alle varie shortcut per l’esecuzione diretta di attacchi, azioni o magie. Su console, invece, il nostro pad è estremamente limitato, il che porta a una confusione aggiuntiva nelle due fasi che compongono i combattimenti: la prima mettendo in pausa il combattimento e organizzando le mosse successive, e la seconda gestendo tutto in diretta. Muovere il cursore con lo stick analogico sacrifica la precisione e aumenta il tempo necessario per poter risolvere uno scontro e riprendere con l’esecuzione della storia. Come già sottolineato, Pathfinder: Kingmaker è un titolo già di suo assai longevo, e questa necessaria soluzione purtroppo rallenta il ritmo di gioco, rischiando di sacrificare il divertimento sopratutto in alcuni momenti ben precisi.

La resa visiva di alcuni luoghi è da lasciare a bocca aperta.

L’ottimizzazione su home console non rende giustizia alle vere potenzialità del titolo

Il secondo grosso problema riguarda l’operazione di porting e ottimizzazione: il gioco è essenzialmente lentissimo, tra caricamenti davvero infiniti e momenti in cui tutto l’impianto si blocca, lasciando solo il comparto sonoro di sottofondo, a segno che l’azione sta proseguendo, anche se noi su schermo vedremo poco se non nulla. Mi sono preso del tempo ulteriore anche per chiedere – a colleghi e non – se anche loro avessero avuto gli stessi problemi di ottimizzazione; almeno 4 persone su 5 hanno risposto affermativamente, a conferma del fatto che il mio non è un caso isolato. Se la PlayStation 4 riesce a macinare bene questi ultimi mesi di generazione console, rimane pur sempre una macchina che mostra gli anni che ha. Controlli non sempre all’altezza e scarsa ottimizzazione sono due grossi difetti, e purtroppo minano in larga scala l’offerta di gioco proposta proprio a fronte del grosso impegno di ore, giorni, settimane e mesi che il gioco richiede.

In Breve: Pathfinder: Kingmaker – Definitive Edition è la concreta possibilità di giocare su home console uno dei GDR vecchia scuola più completi e appassionanti su piazza. Grazie alla forte componente immersiva, alla struttura degli scontri e alla storia dal grande valore drammaturgico, il titolo è un acquisto imprescindibile per gli amanti del genere, pur constatando però che la conversione soffre tantissimo dal lato tecnico e che la mole di comandi non è facilissima da gestire usando un pad.

Piattaforma di Prova: PlayStation 4
Com’è, Come Gira: Come esposto nella recensione, il porting del titolo su console soffre di tantissimi rallentamenti e continue interruzioni del gioco.

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Pro

  • Una mole di contenuti impressionante. / GDR nudo e crudo.

Contro

  • Porting e ottimizzazione disastrosi. / La mancanza dell'italiano può essere un problema.
7.8

Buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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