Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX – Recensione

Visto che di catturare i nostri simili non se ne parla proprio, il gioco impone che i nuovi compagni vengano incontrati durante la missione con le buone o le cattive, per poi essere reclutati al termine della sortita corrente a patto di possedere campi base nei luoghi adatti a ospitarli, da approntare tra una missione e l’altra nel colorato villaggio che funge da HUB. Per rendere più snello questo procedimento rispetto al passato, Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX permette di fare amicizia con altri cinque Pokémon durante ogni avventura, creando massicci entourage composti da otto potenziali reclute pronte a dare man forte durante l’esplorazione!

È un ottimo modo per valutare chi annettere alla squadra sperimentando in anteprima potenzialità e debolezze, visto che ogni personaggio di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX può usare fino a quattro mosse; come la tradizione vuole, queste possono essere dimenticate per far spazio alle nuove tecniche che si riveleranno disponibili salendo di livello.

Il gioco prevede un sistema di combattimento automatico che sceglie da solo la mossa migliore a seconda dell’occasione, ma non si tratta del solo automatismo implementato visto che, con la pressione di un tasto, la squadra si muoverà autonomamente in maniera cauta, puntando alle scale con cui abbandonare il livello corrente o andando alla ricerca degli oggetti mostrati sul radar, ottimizzando il percorso e cedendo il comando qualora un combattimento si rivelasse inevitabile. Si tratta di semplificazioni facoltative di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX, ma non fatico a prevedere che renderanno gli inizi assai più abbordabili per i non addetti ai Fushigi no Dungeon, specialmente quando si ha sottomano un gruppo numeroso da gestire, fra i tre membri “ufficiali” e un generoso numero di ospiti a seguito.

SAVE ME!

Soldi, oggetti, tecniche e accessori vari: una serie come Fushigi no Dungeon non si fa intenerire dal fascino dei Pokémon, e ogni sconfitta significherà perdere tutto il bottino trasportato fino a quel momento. C’è però un barlume di salvezza, rappresentato dai compagni lasciati in panchina che potranno formare una nuova squadra di soccorso per tentare di raggiungere i colleghi sconfitti e rimetterli in piedi, permettendo di continuare l’avventura di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX nel momento in cui è stata prematuramente interrotta.

In alternativa è sempre possibile pubblicare una richiesta di soccorso presso l’ufficio postale Pelipper, in attesa che venga soddisfatta da qualche eroico sconosciuto online. Con tutte queste semplificazioni non faticherete a intuire che Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX è un gioco adatto principalmente a un pubblico di giovanissimi, possibilmente in fissa con i mostriciattoli tasc abili. La squisita grafica e l’orecchiabile colonna sonora riescono a donare lustro a una trama inaspettatamente intrigante, ma i virtuosi del genere roguelike difficilmente riusciranno a trovare nel gioco una sfida degna di questo nome.

In breve: Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX è un esperimento piuttosto riuscito che aggiorna la formula del capostipite della serie per offrire una sfida piuttosto bilanciata ai giocatori più giovani, classificandosi però come un titolo privo di grinta per chi è da anni avvezzo a Rogue e ai suoi derivati. Valutate bene in base alla vostra esperienza, mettendo ovviamente in conto la simpatia che provate nei confronti dei Pokémon.

Piattaforma di prova: Nintendo Switch
Com’è, Come gira: La natura sedata tipica dei roguelike a turni permette di assaporare le tinte acquerello di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX senza cali di fluidità in qualunque modalità decidiate di giocare.

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