Con Grand Mountain Adventure: Wonderlands lo studio indipendente Toppluva AB ci ricorda che la montagna è molto più di una mera meta turistica: è uno stile di vita.
Sviluppatore / Publisher: Toppluva AB / Microids Prezzo: 19.99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Locale PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), Switch Data di Lancio: Già disponibile
Forti degli 8+ milioni di download in ambito mobile ottenuti da Grand Mountain Adventure, i tre fratelli Sehr tornano alla ribalta su PC e Switch con la loro peculiare visione del rapporto fra uomo e montagna.
GRAND MOUNTAIN ADVENTURE 2.0
Indovinato: Sebastian, Viktor e Alexander sono uniti da un legame di sangue, non solo dall’amore per lo snowboard. Ed è proprio questo sentimento a fare la differenza, come spesso avviene non solo nel nostro medium. La loro passione è così forte da farsi tangibile con Grand Mountain Adventure: Wonderlands, un’ode low poly alla montagna intesa come balsamo per l’anima, ma anche una serenata sotto il balcone di un paio di sport invernali ché va bene la poesia però poi quegli invitanti declivi bianchi s’hanno da conquistare ora con gli sci, ora con lo snowboard. Sbarcato nel 2020 su iOS e ancor prima su Android con il nome di Grand Mountain Adventure, il Wonderlands delle varianti PC e Switch sta a indicare che, accanto ai fondamenti del gameplay intonsi, qui e là si scorgono dei miglioramenti grafici, nuovi contenuti e l’integrazione del multiplayer in locale fino a quattro giocatori.
Comprensibilmente, Grand Mountain Adventure: Wonderlands non ha alcun interesse a stravolgere ciò che tanto bene ha funzionato su smartphone. Lo stile minimal caratterizza tanto un lato artistico/stilistico privo di qualsivoglia pretesa di realismo quanto un’idea di gioco costruita attorno all’efficacia della semplicità. Tutto ciò che ci viene chiesto di fare nella modalità standard è scegliere fra sci e snowboard (intercambiabili in qualunque momento), gironzolare per le mappa open-world e, tra una sfida di velocità, uno slalom o una gara di salti tramite cui ottenere punti, passare il tempo recuperando ski-pass con cui sbloccare ski-lift per accedere a nuove zone. Questo è sostanzialmente il processo da ripetere per ciascuna delle dodici località innevate a nostra disposizione, senza fretta né imposizioni. A dirla tutta qualche limite c’è ed è imposto dal numero di ski-pass posseduti, ma chi ama la libertà sappia che un’alternativa esiste e si chiama modalità Zen. Attivando lo zen mode, infatti, è possibile esplorare ogni scenario godendosi senza indicatori né pressioni – non che ce ne siano molte nell’altra modalità, eh – l’essenza dell’esperienza giunta dal nord.
SCIALLA, STAI SERENO
Prima che i più scalmanati si fiondino giù dal pendio più vicino è meglio chiarire un paio di concetti. Nonostante ci siano di mezzo gli sci e lo snowboard, due strumenti che fanno rima con velocità, gli sviluppatori non hanno spinto di proposito sull’adrenalina esagerata o sul realismo estremo del gesto tecnico. Le sfide non sono mai eccessivamente impegnative, è solo questione di trovare la traiettoria giusta, il che rende evidente come l’obiettivo del gameplay non sia metterci costantemente alla prova bensì cullarci assecondando il ritmo compassato di quella che si può definire un’esperienza meditativo-sportiva.
L’OBIETTIVO DEL GAMEPLAY NON È TANTO METTERCI ALLA PROVA, QUANTO PIUTTOSTO OFFRIRCI UN’OCCASIONE DI RELAX
Sebbene ogni singolo elemento del gioco concorra al raggiungimento della pace dei sensi, va detto che sarebbe più facile mantenere costante il proprio livello di serenità interiore se, di volta in volta, la telecamera frontale non decidesse di metterci i bastoni fra gli sci cercando di trovare l’inquadratura migliore. Questo è il dazio da pagare per gustarsi il gioco da una prospettiva differente rispetto alla classica prima o terza persona e il vero difetto del gioco. Al di là di un bilanciamento non sempre perfetto o, a essere pignoli, a delle attività interessanti ma anche limitate, fondamentalmente il gioco non presenta problematiche gravi. A onor del vero ho odiato uno sporadico problema di input col pad Xbox su PC (la levetta destra smetteva d’essere rilevata per alcuni secondi), ma non sono sicuro sia tutta colpa dei fratelli Sehr perciò fate finta che qui non ci sia scritto nulla.
Ogni feature spinge in una direzione che, da qualsiasi punto la si osservi, ha le sembianze di una vacanza spirituale per il giocatore
In Breve: La passione di tre fratelli si tramuta in un gioco dedicato alla montagna intesa come sensazioni. Tra gare di sci e trick con lo snowboard, tra libera esplorazione e scorci minimal ispirati, il segreto è godersi senza fretta ogni momento sulla neve respirando a pieni polmoni la visione di Toppluva AB. Difficilmente chi cerca un gameplay frenetico o meccaniche profonde sarà pienamente appagato da un’esperienza che mira a rigenerare l’anima piuttosto che a intrattenerla, ma se volete prendervi una pausa zen dalla frenetica quotidianità e/o provare le sensazioni proprie della montagna scevre dell’altrettanto caratteristico freddo allora è il gioco giusto.
Piattaforma di Prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 16 GB di Ram e SSD
Com’è, Come gira: Nessun problema di fluidità in 1440p, com’era logico attendersi. Artisticamente delizioso, graficamente essenziale eppure capace d’imprimersi nel cuore, forse viene sfruttato un filo troppo il blur di contorno ma, in fin dei conti, l’effetto estetico funziona. Poche impostazioni con cui smanettare, colonna sonora semplicemente perfetta così come la resa visiva della neve e qualche piccolo dettaglio grafico che colora di vita ogni ambientazione.