La scheda ha mantenuto in pieno le sue promesse, rivelandosi complessivamente più potente delle GeForce GTX 1660 Ti
IMPRESSIONI D’USO
Abbiamo collegato la scheda video al nostro testbed basato su scheda madre Asrock X570 e processore Ryzen 5 3600 e, una volta installati i driver ed eseguito il reboot di routine, Windows 10 è partito subito senza problemi caricando correttamente i driver e il software di gestione, e abbiamo potuto cominciare a giocare senza il minimo colpo di tosse.La scheda ha mantenuto in pieno le sue promesse, rivelandosi complessivamente più potente delle GeForce GTX 1660 Ti e capace di competere con una certa tranquillità anche con le RTX 2060, soprattutto quando si abbandona la comfort zone della risoluzione Full HD per salire a 2560×1440 pixel: anche se questa scheda non è pensata per il QHD e, di conseguenza, la fluidità passa da “eccellente” ad “accettabile”, è qui che si nota una maggiore capacità di scalare rispetto alle proposte concorrenti. Ovviamente non possiamo pensare di giocare altrettanto agevolmente in 4K, ma la buona notizia è che si può salire addirittura a questa risoluzione, a patto di giocare a titoli più datati, poco affamati di risorse hardware o, perché no, abbassando notevolmente effetti e dettagli sui giochi più recenti. Possiamo collegare fino a 4 monitor e la risoluzione massima supportata è 7680×4320 pixel. Insomma, chi vuole usare un cinema per l’output del computer, o uno schermo gigante da 8K, può farlo. Alcuni numeri: la ASUS ROG Strix RX 5600 XT ha raggiunto i 21036 punti al test grafico Fire Strike del 3D Mark, 7295 al Time Spy, 5799 punti con il benchmark di Final Fantasy XV (“Fairly High”, il giudizio complessivo), 4404 punti al test SuperPosition del benchmark Unigine 2, riuscendo sostanzialmente a offrire le medesime prestazioni di queste schede: Radeon RX Vega 64, GeForce GTX 1070 Ti, Geforce RTX 2060, GeForce GTX 1080.
IL RAY TRACING CHE NON SERVE
Se dal punto di vista del framerate la Radeon RX 5600 XT di ASUS non delude, qualcuno potrebbe obiettare per la mancanza, ancora una volta, di una feature che sta facendo molto discutere: il ray tracing assistito in hardware delle schede Nvidia di fascia alta. La GPU, del resto, è esattamente la stessa “Navi 10” a 7nm impiegata per le Radeon RX 5700, a cui sono stati apportati tagli al bus verso la memoria. Non era quindi ipotizzabile che AMD inserisse il ray tracing in questa GPU, visto che si tratta di un prodotto ancora più economico. A questo si aggiunge che Nvidia ha notevolmente abbassato i prezzi delle GeForce RTX 2060, le GPU più accessibili in grado di offrire questa feature avanzata ma, come abbiamo avuto più volte modo di rimarcare, in questo caso è poco più di uno specchietto per le allodole: attivandola, le prestazioni si abbassano drasticamente, rendendo preferibile giocare in modalità “classica” anche su di essa. I veri concorrenti per le schede ROG Strix di ASUS sono le altre Radeon RX 5600 XT in circolazione, in particolare le TUF 3 Gaming – sempre di ASUS – che costano 50 euro in meno. Queste ultime offrono tutte le caratteristiche avanzate necessarie, dal supporto multi-monitor ad doppio BIOS, con tanto di dissipatore efficiente a tre ventole e medesime frequenze di lavoro. Perfino il software è praticamente lo stesso. Per quale ragione, dunque, produrre una ROG Strix sostanzialmente identica?
Probabilmente per dare a chi ha un sistema già “coordinato” un prodotto coerente per design e colori, mentre tutti gli altri possono trarre vantaggio dall’ottimo e silenzioso sistema di raffreddamento, senza contare la sua capacità di pilotare anche altre ventole presenti nel case, un accorgimento piuttosto originale. Resta comunque il problema che, al di fuori della nicchia di utenti realmente interessati a queste cose, il mercato propone dozzine di soluzioni basate sulla stessa GPU, spesso a prezzi più accessibili. Attenzione alle “trappole”, però: come abbiamo avuto modo di ribadire, esistono versioni differenti del BIOS che offrono frequenze e prestazioni sensibilmente differenti, versioni della scheda con memorie da 12 e da 14 Gbps, dissipatori più o meno rumorosi. Con questa scheda andate sul sicuro, mentre con le altre è consigliata una capatina sul sito del produttore per vedere BIOS, frequenze, aggiornamenti disponibili e quant’altro, prima di avere brutte sorprese.
Voto: 8.7
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