L’ODYSSEY G9 NON è UN PRODOTTO DA PLUG’N’PLAY: PREPARATEVI A SMANETTARE MOLTO CON LE IMPOSTAZIONI
Io stesso ho dovuto leggere attentamente il manuale d’uso, disponibile on line sul sito di Samsung, per scoprire tutte le finezze del menu on screen, in primo luogo per attivare gli agognati 240 Hz di refresh. In compenso, l’utente esperto avrà di che sbizzarrirsi, con opzioni che permettono di modificare (correggere) qualsiasi impostazione: c’è perfino una modalità PiP che permette di visualizzare contemporaneamente l’input di due delle tre prese a disposizione (lo ricordiamo, due DisplayPort e una HDMI). La scheda video si ostina ad andare a pieno schermo con una risoluzione 4:3? Si può sempre provare a correggere il problema tramite l’opzione aspect ratio dello schermo. La gestione delle opzioni avviene per mezzo di un piccolo joypad montato sul lato inferiore dello schermo, a circa 4/5 della sua larghezza, nella parte destra. All’inizio occorre cercarlo con il tatto, ma poi si memorizza la posizione e accedere ai menu è davvero semplice.
CONCLUSIONI
L’Odyssey G9 da 49” è indubbiamente un prodotto eccezionale, destinato a modificare il modo permanente il vostro modo di usare il computer. La curvatura sicuramente aiuta la fruizione di film e videogiochi, ma personalmente la trovo addirittura eccessiva e può risultare straniante se si lavora con programmi di grafica, abituati alla regolarità delle superfici piane. Dopo due settimane di permanenza sulla mia scrivania, il ritorno al misero vecchio monitor flat da 27” è stato a dir poco scioccante: i miei occhi erano talmente assuefatti alla curvatura 1000R dell’Odyssey G9 che, all’inizio, la superficie piatta mi è sembrata addirittura convessa!
L’ODYSSEY G9 è UN PRODOTTO ECCEZIONALE, MA RICHIEDE UN FORTE INVESTIMENTO ECONOMICO, PAZIENZA NELL’IMPOSTARLO E ANCHE UN ECOSISTEMA ADATTO