Corsair HS60 Haptic – Recensione

IL PESO DI 420 GRAMMI NON LE RENDE PARTICOLARMENTE LEGGERE, MA GRAZIE AGLI AMPI PADIGLIONI SONO COMUNQUE COMODE DA INDOSSARE

Come ormai è prassi, il microfono si può staccare completamente dall’unità principale, ha un braccio piuttosto corto, ma snodabile in tutte le direzioni e dispone perfino di una stilosa copertura in spugna.

Ogni volta che lo accendiamo o lo spegniamo, le cuffie ci avvisano con un messaggio vocale. Qualora quest’ultimo ci desse fastidio, possiamo escluderlo dal software iCue togliendo la spunta alla casellina Attivare comandi vocali che, forse, poteva essere tradotta meglio in “messaggi vocali” per non generare confusione.

BASSI PAZZESCHI

Le HS60 Haptic puntano tutto sulle frequenze basse e sulla loro peculiare capacità di sottolinearle con una serie di vibrazioni. E vincono la scommessa, perché la resa di questi suoni è davvero eccezionale, una delle migliori che mi siano capitate negli ultimi anni. Non solo i videogiochi guadagnano un sacco di punti, ma anche i film si sentono in modo strepitoso e, devo proprio ammetterlo, il feedback tattile sviluppato da Taction Technology funziona alla grande: entra in funzione in 8 millesimi di secondo (in pratica, ancora prima che riusciate ad avvertire il suono) e decade entro un decimo di secondo, con una sensibilità alle frequenze dai 15 agli 85.000 Hz (a ±3 dB).

corsair hs60 haptic recensione

Mettete su Deadpool o qualche altro film pieno di effetti speciali, posizionatevi al buio e vi sembrerà di essere al cinema, col suono che fa letteralmente tremare la testa. Naturalmente, i bassi non sono l’unica cosa che si sente bene: i driver da 50mm al neodimio offrono una resa vibrante ma precisa di tutte le frequenze comprese tra i 20 e i 20.000 Hz, con gli alti solo un po’ smorzati quando l’equalizzatore è flat. Per recuperare un po’ di asciuttezza sulle frequenze alte basta lanciare il software iCue e alzarne leggermente il volume. Dopodiché queste cuffie saranno adatte per qualsiasi genere musicale, dal metal più pesante alla disco estrema, passando per tutto quello che sta in mezzo, di classico e di popolare. Buono anche il microfono con cancellazione del rumore: registra una voce forse un po’ troppo “secca”, ma riesce a farlo anche nei luoghi rumorosi e, soprattutto, non si lascia intimorire né quando bisbigliamo, né quando urliamo.

SOLO STEREOFONICHE

Sebbene le HS60 Haptic supportino l’audio spaziale Windows Sonic, non sono cuffie dotate di surround virtuale da 5.1 o 7.1 canali: sono soltanto stereofoniche. Questo significa che la loro capacità di restituire la posizione dei suoni è limitata.

LE HS60 HAPTIC SONO SOLO STEREOFONICHE, MA L’EFFETTO TATTILE COLMA ADEGUATAMENTE QUESTA LACUNA

Con la nostra suite di video finalizzati a testare proprio questi aspetti di cuffie e casse surround, abbiamo riscontrato molte difficoltà a percepire la differenza tra un suono emesso (teoricamente) da un altoparlante anteriore e da uno posteriore, tuttavia sono del parere che l’effetto tattile colmi adeguatamente questa lacuna e costituisca un pregio considerevole, quando lo si usa. È davvero bello “sentire” i colpi arrivare e rimbombare tra le ossa, aumenta il senso di partecipazione alla battaglia. Ma, soprattutto, è l’ascolto di film e musica a trarne il maggiore beneficio. E se il feedback aptico ci dovesse stufare? Basta ridurlo a zero e continueremmo comunque ad avere in testa un eccellente paio di cuffie, dalla qualità del suono più che adeguata, per i 130 euro che costa. Un vero affare, se consideriamo che le cuffie Kannon, quelle vendute da Taction Technology per mettere in mostra tutto ciò che la sua tecnologia può davvero fare, costano la bellezza di 499 euro e al momento sono esaurite.

Voto: 9.3

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