Cuffie XPG Precog – Recensione

NONOSTANTE I 362 GRAMMI DI PESO, LE XPG PRECOG sono cuffie COMODe DA PORTARE

Le XPG Precog sono cuffie a doppia fascia: i padiglioni sono uniti da due archi in metallo ricoperti di gomma, ma si appoggiano alla testa grazie a una seconda fascia elasticizzata, più interna. Le cuffie si posizionano immediatamente sulle orecchie, senza la necessità di alzare o abbassare le forcelle. Queste ultime sono in metallo e possono ruotare liberamente di 180°: i loro perni confluiscono nelle stesse terminazioni lucide che racchiudono il meccanismo di estensione dell’archetto interno e, anche se a prima vista sembrano fatte di plastica, sono in realtà di alluminio galvanizzato. Le XPG Precog sono quindi più solide e più resistenti alla torsione (certo, senza esagerare) di tutte le cuffie con archetto rigido in plastica e sono indubbiamente comode, nonostante i loro 362 grammi di peso.

Nessun problema neanche per chi porta gli occhiali: le stanghette vengono intrappolate dai cuscini in gommapiuma che circondano i padiglioni, ma sono abbastanza libere di muoversi. Il microfono non è a scomparsa e, quando non serve, si può staccare del tutto: da persona troppo disordinata quale sono, non amo questo tipo di soluzione perché so che finirei col perderlo, ma la possibilità di riporlo nella custodia cambia molto le cose. L’alternativa rimane sempre quella di posizionarlo all’altezza del mento, in modo che esca completamente dal campo visivo: il braccino che lo sorregge è lungo e molto snodabile, e ci permette di metterlo dove vogliamo con facilità.

SBILANCIATA SUI BASSI

La presenza di due driver dedicati alle frequenze alte, e quindi a tutti i suoni “secchi”, mi aveva caricato di aspettative: la moda del momento è quella di fabbricare cuffie estremamente generose con bassi, batterie ed esplosioni, ma un po’ più avare con i piatti, con le chitarre elettriche e con le sonorità “alte” in generale. La speranza di trovarmi di fronte a un paio di cuffie in grado di rispettare, allo stesso modo, tutta la gamma di suoni apprezzabili dall’orecchio umano, non è stata del tutto soddisfatta. Premesso che, a mio avviso, l’output degli altoparlanti elettrostatici pare sempre un po’ sotto tono, occorre distinguere due condizioni: l’uso tramite porta USB e quello con jack analogico.

Se la connessione USB dimostra una grande maestria nell’equalizzazione, lo stesso non si può dire per i jack analogici

Nel primo caso, Adata ha saputo equalizzare il suono con grande maestria e bisogna ammettere che ogni film, ogni gioco, ogni brano ascoltato con le XPG Precog ha il suo perché. Nel secondo, invece, gli altoparlanti vengono lasciati sostanzialmente a loro stessi e, senza alcuna correzione, si ottiene un “effetto Pastamatic” che tende a mescolare i suoni senza dare loro alcuna enfasi, alcuna personalità. Ne escono quindi delle frequenze basse eccessivamente morbide, a un volume tale da coprire l’output degli “alti”, smorzandone l’effetto. Tenetelo presente, visto che il cavo analogico può essere l’unico modo per usarle con un telefono o con le console. A peggiorare questa situazione, su cui normalmente si interviene via software, c’è il fatto che Adata non fornisce alcun programma di gestione per queste cuffie. Ogni correzione, dunque, va affidata agli eventuali pomelli presenti sulla sorgente (nel caso della connessione analogica), o su software di terze parti, come il buon Equalizer APO che è gratuito e open source.

xpg precog recensione

Un consiglio: se state usando un cellulare o un tablet Android, potete ricorrere all’app SXFI di Creative. Generate profilo personale, scegliete l’opzione per le cuffie standard e, indipendentemente dall’uso del cavo analogico o del connettore USB, potreste gradire maggiormente il risultato.

SURROUND VIRTUALE E MODALITÀ FPS

Se colleghiamo le cuffie al PC tramite porta USB, tutte le funzioni delle cuffie si possono gestire tramite il telecomando fornito sul cavo. Si può mettere in pausa il microfono. Si può cambiare il volume per mezzo della rotella (ma il corrispettivo slider di Windows talvolta fa fatica a recepire l’impostazione). Si può accendere o spegnere l’illuminazione rossa dei padiglioni ma, soprattutto, si può attivare la cancellazione del rumore ambientale e si può cambiare la modalità di equalizzazione del suono.

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