OCCHIO ALLE FREQUENZE: A SECONDA DELLA VOSTRA CPU, ALZARLE TROPPO POTREBBE PORTARE A VANTAGGI LIMITATI, SE NON NULLI O NEGATIVI
IL PIACERE DELL’OVERCLOCK
Se le Ballistix Max costano di più, però, c’è un perché. Sulla nostra scheda madre X570, armandoci di BIOS e pazienza, siamo riusciti a portarle senza problemi di stabilità fino a 5.200 Mhz alzando leggermente i timing rispetto al profilo XMP (20-20-20-40) e innalzando la tensione a 1,45v. Ci siamo spinti addirittura a 5.400 (21-20-20-42) ma, in assenza di un dissipatore specifico per raffreddarle meglio, non abbiamo avuto il coraggio salire ulteriormente o di procedere a uno stress test, per capire per quanto tempo il sistema sarebbe sopravvissuto senza andare in crash. Vi diciamo, però, che queste RAM sono state protagoniste di un record mondiale: grazie a un sistema di raffreddamento ad azoto liquido, l’overclocker cinese baby-j è riuscito a portarle a ben 7004.2 MHz su una scheda madre MSI MEG B550 Unify-X. Abbiamo quindi provato le frequenze di 4800, 5000, 5200 e 5400 MHz senza che i due benchmark di riferimento, Passmark e Cinebench R23, si scostassero più di tanto dai valori di default:
Lasciamo stare, per il momento, l’ultima colonna a destra, su cui torneremo tra poco. Come possiamo notare, senza overcloccare il processore, ma spingendo verso l’alto le frequenze delle RAM, abbiamo ottenuto un progressivo miglioramento del test Cinebench R23 fino a 5000 Mhz, dopodiché le prestazioni sono tornate ad abbassarsi. Passmark invece “regge botta” e continua a salire, di punticino in punticino, con l’aumentare delle frequenze. Per la cronaca, i due valori a 5.400 Mhz erano rispettivamente 2806 e 10962. Il problema è che, per mantenere il sistema stabile, col salire della frequenza è necessario anche applicare più corrente elettrica e rilassare i timing, introducendo latenze.
Disporre di memorie così overcloccabili, tuttavia, significa anche poter fare il ragionamento opposto: abbassare le frequenze al di sotto del valore nominale, ma stringere i timing a livelli impossibili da tollerare per delle RAM più economiche. Così abbiamo impostato i cicli a 3600 Mhz e abbassato i timing a 14-15-15-36, che le normali DDR4 da 3600 Mhz CL16 difficilmente reggono, restituendo uno schermo blu addirittura durante la fase di avvio di Windows. Come ci aspettavamo, le Ballistix Max di Crucial non hanno battuto ciglio e, a queste impostazioni, hanno dato il miglior risultato di Passmark dell’intero test: 3454 punti.
CONCLUSIONI
È un vero peccato non avere avuto a disposizione una piattaforma Intel su cui approfondire ulteriormente il discorso, perché immagino che sarebbe stato molto interessante. Anche così, però, le Ballistix Max Gaming di Crucial si sono rivelate delle RAM eccellenti, capaci di tollerare frequenze e timing fuori specifica senza difficoltà. Non sono le più veloci in assoluto alle impostazioni di default, ma sanno dare grandissime soddisfazioni a chi ama fare esperimenti. Certo, sono un po’ più care della media, ma chi non vorrebbe portarsi a casa un campione del mondo?
Voto 9.5
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