CON L’AVVENTO DELLE BIG NAVI, SCEGLIERE AMD NON SIGNIFICHERà Più RINUNCIARE AL RAY TRACING
Ampliare questo orizzonte garantisce almeno il 10% di velocità in più e torna utile soprattutto alle basse risoluzioni, ma ha una controindicazione: il supporto va abilitato nel BIOS a spese del modulo CSM (compatibility support module), quello che permette ai sistemi operativi più anziani e alle schede video ormai obsolete di avviarsi sulle schede madri con firmware UEFI. In altre parole: se attivate SAM su un sistema installato “alla vecchia maniera”, con l’emulazione del BIOS che si occupa del boot di Windows, quest’ultimo smetterà di avviarsi. Smart Access Memory non sarà un’esclusiva di AMD che, anzi, sta già collaborando con gli amici-nemici di sempre affinché sia possibile usarlo anche sulle schede madri per processori Intel e con le future schede video di Nvidia. Al momento, l’opzione è disponibile solo sulle schede madri X570 in abbinamento con CPU Ryzen della serie 5000.
COM’È FATTA
AMD ci ha messo a disposizione una reference board Radeon RX 6800 (non XT, quindi) che, esteticamente, è quasi del tutto identica alla sorella maggiore, se non fosse per il dissipatore leggermente più sottile. Occupa due slot ed è lunga 26 cm, come una vecchia Radeon Vega 64. Il sistema di raffreddamento, però, è totalmente diverso da quello impiegato fino all’anno scorso: ha una voluminosa anima in rame che sovrasta una camera di vapore, raffreddata a sua volta da tre ventole.
Una scelta che apprezziamo moltissimo, perché queste ultime ruotano a una velocità decisamente inferiore a quella dell’unica ventola presente nelle vecchie Radeon RX e, per tanto, l’effetto-fon è scongiurato. Abbiamo messo sotto pressione il prodotto per diverse ore, senza subire aumenti sensibili della sua rumorosità: finalmente, possiamo dire di una scheda Radeon che è silenziosa come le concorrenti. La scheda non è dotata di doppi BIOS o di switch di alcun genere: va alimentata con due cavi indipendenti da 8 pin in arrivo dall’alimentatore, che deve soddisfare pochi requisiti (essere di buona fattura, certificato 80+ e capace di erogare almeno 650 Watt). Quando si accende il computer, il logo rosso Radeon scritto sul fianco si illumina di rosso.
LE PRESTAZIONI
Abbiamo installato la Radeon RX 6800 sul nostro solido testbed, basato su scheda madre Gigabyte Aorus X570 in abbinamento con una CPU Ryzen 5 5600X. Il sistema operativo è installato su un drive SSD M.2 Sabrent Rocket da 2 TB e la RAM Crucial Ballistix Max da 4400 Mhz è impostata per operare a 3600 Mhz con timing estremamente bassi. I risultati con i giochi di riferimento sono stati questi:
Abbiamo rilevato il framerate medio alle risoluzioni Full HD (1920×1080), 2K (2560×1440), 4K (3840×2160) e, visto che abbiamo temporaneamente a disposizione un monitor Xiaomi Mi Curved da 34”, anche alla sua risoluzione nativa UWQHD (3440×1440), circa il 30% più larga rispetto a una 2K tradizionale. La risoluzione UWQHD ha un rapporto di dimensioni pari a 21:9 e il supporto da parte dei videogiochi è variabile: non c’è da stupirsi se, talvolta, a questa risoluzione funzionano peggio che non a 4K, nonostante il numero inferiore di pixel da gestire.
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