Xiaomi MI Curved Gaming Monitor 34” – Recensione

IL XIAOMI MI CURVED GAMING MONITOR NON SUPPORTA L’HDR, MA HA DALLA SUA IL REFRESH A FREQUENZA VARIABILE, BEN PIù IMPORTANTE PER I GIOCATORI

Questi dati implicano sostanzialmente due cose: che il monitor non supporta l’HDR (anche se può visualizzarne le immagini, in qualche maniera, attivando il contrasto dinamico) e che, fortunatamente, dispone di una caratteristica molto più importante per noi giocatori, il refresh a frequenza variabile. Lo schermo, infatti, è compatibile ufficialmente con FreeSync Premium ma, e lo abbiamo potuto constatare con le ultime schede GeForce, funziona anche con G-Sync. Quando lo accendiamo per la prima volta, i colori possono apparire un po’ sbiaditi rispetto ad altri schermi, ma la qualità visiva è altissima e basta un minimo di calibrazione per ottenere degli ottimi risultati: la gamma cromatica, infatti, copre il 121% dell’intervallo sRGB e l’85% dello spazio colore NTSC e lo schermo garantisce un angolo di visuale di ben 178°. Lo schermo è compatibile HDCP, per cui non ci sono problemi di DRM con i lettori multimediali.

LA VELOCITà DI REAZIONE DI 4 MS PUò SEMBRARE POCA, MA NON CADIAMO VITTIME DEL MARKETING

La velocità di reazione G2G è di soli 4 ms: può sembrare poca in confronto a tanti schermi che “vantano” un tempo di risposta da 1 ms ma, teniamolo bene in mente, quest’ultima caratteristica è spesso questione di puro marketing. La resa del display con le immagini in movimento è generalmente buona, senza scie evidenti o aberrazioni, e lo schermo dispone anche di un sistema di riduzione delle sfocature. La copertura antiriflesso, infine, consente di usare lo schermo in qualsiasi condizione d’illuminazione, senza che le luci si riflettano eccessivamente su di esso.

CONNETTIVITÀ E ACCESSORI

Col monitor non viene fornito alcun accessorio, a parte un cavo di collegamento DisplayPort. Chi intende collegare dispositivi HDMI, dunque, dovrà necessariamente procurarsi i cavi necessari. Attenzione in questo caso: lo schermo dispone di due ingressi HDMI versione 2.0 (più che sufficiente per la risoluzione che ha) e due DisplayPort 1.4, un’uscita audio analogica da 3,5 mm per le cuffie e la presa per l’alimentazione.

Non ci sono connessioni USB a disposizione, ma faccio davvero molta fatica a considerarla una grave lacuna: con tutti gli hub a disposizione negli e-store, non vedo infatti perché mai sia indispensabile averne uno integrato anche nel monitor, con l’aggravante che gli anni passano, le connessioni USB migliorano, ma il monitor resta lo stesso per molto più tempo. L’importante, insomma, è che Xiaomi abbia risparmiato sugli aspetti secondari per mantenere il prezzo così basso, e non sulle cose fondamentali. Grazie agli ingressi video a disposizione possiamo collegare fino a un massimo di 4 computer e questo è un vantaggio: normalmente è già tanto quando ne possiamo usare tre. Tramite il menu OSD si possono attivare due opzioni per vedere contemporaneamente l’output di due computer: PBP e PIP.

PBP permette di affiancare tra loro le immagini di due computer diversi, mentre PIP consente di inserire il secondo output in un angolo della finestra principale. Una particolarità: anche se le specifiche di HDMI 2.0 dovrebbero garantire il supporto dei 144 Hz, la frequenza più elevata si raggiunge solo tramite DisplayPort. Con un cavo HDMI 2.0 da 18 Gbps, infatti, mi sono dovuto accontentare di 120 Hz.

Continua nella prossima pagina…

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