CRUCIAL GARANTISCE I DRIVE P5 PER CINQUE ANNI, E SOSTIENE CHE POSSANO REGGERE 600 TB DI RISCRITTURE
LE PRESTAZIONI
Tutto questo, al momento, non permette ancora al P5 di brillare nel firmamento dei drive M.2 più veloci in circolazione, accontentandosi di un posizionamento nella media di questa categoria di dispositivi. Probabilmente, a questo scopo, servirà qualche aggiornamento del firmware poiché abbiamo notato una certa asincronia tra la velocità di lettura e quella di scrittura, con la seconda nettamente in vantaggio. È strano vedere un drive scrivere più velocemente di quanto non legga, ma con il P5 è accaduto così. Lo dimostra il disk benchmark Atto:
Come possiamo notare semplicemente guardando le barrette rosse e grigie (e i numeri al loro fianco), il drive ci impiega veramente poco a raggiungere i 3 GB/s circa in scrittura (barre rosse): basta che i file siano grandi almeno 64 KB. Tuttavia, in quel caso, la velocità di lettura si ferma a 1,5 GB/s, per calare a 1 GB/s a 32 KB, laddove la velocità di scrittura ammonta già ad almeno 2,70 GB/s. In pratica, perché il P5 riesca a leggere un file alla “velocità di crociera” di 3 GB/s deve essere grande almeno 512 KB. Per confronto, il Sabrent Rocket recensito un paio di mesi or sono si accontenta di file da 64KB. Un dramma? Decisamente no.
Crystal DiskMark e AS SSD Benchmark ci riportano a una realtà fatta di prestazioni encomiabili, in grado di superare i 3,5 GB/s in lettura e i 3,3 GB/s in scrittura e, per tanto, possiamo essere certi che il nostro sistema trarrà un grande beneficio dalla presenza di questo drive, costringendoci – al limite – ad aspettare uno o due secondi in più, rispetto ai concorrenti più veloci, durante il caricamento dei livelli dei videogiochi. Inoltre, la grande rapidità di scrittura evidenziata da Atto può rivelarsi utile se, nel nostro flusso di lavoro, abbiamo spesso a che fare con file piccoli da riscrivere.
CONCLUSIONI
Il debutto di Crucial nel settore dei drive SSD M.2 a elevate prestazioni non delude le aspettative e soddisfa appieno le reali esigenze degli utenti, che ancora oggi trovano nei drive PCI Express di terza generazione il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni. Certo, a prezzi simili si possono trovare soluzioni analoghe di altri produttori, capaci di offrire la stessa velocità media, ma è indubbio che un drive TLC come questo offra pur sempre qualche margine di affidabilità in più, rispetto a chi usa celle di tipo QLC. Inoltre, la volontà di proporre un controller proprietario, passibile di migliorie con gli aggiornamenti del firmware, va sicuramente premiata.
Voto 8.5
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