Un NAS per il piccolo ufficio che fa bella figura anche in una casa, pronto a soddisfare diverse esigenze per tutti i componenti della famiglia.
No, non siamo impazziti. Sappiamo benissimo che il nostro mondo dorato è fatto principalmente di processori, schede video, monitor, joypad e accessori per il gioco, e infatti difficilmente troverete mai la recensione di una stampante multifunzione sul nostro sito, ma i NAS appartengono a quella ‘terra di mezzo’ tra l’utilizzo business del computer e quello ludico che, in qualche modo, finiscono sempre per tornare utili a tutti.
AL GIORNO D’OGGI, I NAS SONO VERI E PROPRI MINI-COMPUTER MULTIFUNZIONE
SSD E HDD
La prima cosa che salta all’occhio è che questo NAS può essere popolato con due tipi di storage agli antipodi: i tradizionali dischi fissi SATA, con le incredibili capienze che possono offrire a prezzi modici, e i più rapidi e costosi drive SSD di tipo NVMe, fermandosi alla versione 3.0 del protocollo PCI Express supportata dal processore centrale, un Celeron J4125 da 2 GHz dotato di 4 core. Non è indispensabile comprare tutti e quattro i dischi necessari allo stesso momento, ma è consigliabile farlo se si intende usare i veloci drive SSD come dispositivo di caching per le scritture, una feature molto pubblicizzata da Asustor che richiede, però, alcuni accorgimenti sul setup complessivo dell’ambiente in cui il LockerStor 2 andrà a operare.
In alternativa, i due hard disk potranno costituire un volume logico dell’apparato (volume 1) e gli SSD un secondo volume (volume 2) che potremo utilizzare per scopi differenti. Una soluzione che ci sentiamo di consigliarvi, in particolare se deciderete di adottare più capienti e costosi modelli da 2 TB in su. Infatti, mentre il caching permette di velocizzare di un 20% circa le operazioni dell’intero NAS su qualsiasi tipo di file, l’impiego di due volumi permette di avere due tipologie di storage che offriranno sempre il loro massimo, una veloce e una più lenta, per cui potrete decidere di volta in volta quale tecnologia impiegare in base ai vostri scopi. Nel mio caso, dato che sono un maniaco della virtualizzazione e, quando non scrivo articoli per TGM, faccio il sistemista VMware, mi sono creato una piccola infrastruttura vSphere sugli SSD e un ambiente storage per i backup sugli hard disk, ma avrei potuto anche decidere – e l’ho fatto – di copiare tutta la mia libreria di film su questi ultimi e usarli per lo streaming domestico. Il bello di un apparecchio del genere è che non dobbiamo preoccuparci di partizionarlo, o di gestire manualmente lo spazio a disposizione: pensa lui a tutto quanto. Noi ci dobbiamo preoccupare soltanto di dargli dei dischi abbastanza capienti per lasciargli fare tutto ciò che gli chiediamo.
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