Il vistoso impianto d’illuminazione interna non tragga in inganno: Kone XP, la nuova incarnazione dell’ottimo mouse di Roccat, brilla anche per molte altre ragioni!
Inutile girarci attorno: la nuova versione dell’iconico mouse Kone di Roccat – un best seller fin dal 2007 – sembra uscito da un uovo di Pasqua. La sua forma anatomica sarà anche analoga a quella di mille altri modelli della marche più disparate, ma la sua illuminazione lo rende unico. La parte superiore della scocca, così come la rotella, sono realizzate in plastica traslucida e sotto di esse 19 LED RGB (e 8 guide) consentono di ottenere degli scenografici effetti luce. Inutile aggiungere che questa scelta di design sia molto coraggiosa, in quanto inevitabilmente divisiva: quanti di noi sarebbero disposti a usare, e magari portarsi in ufficio, un mouse che sembra un albero di Natale? Non è certo il primo dispositivo del genere ad avere le luci colorate, ma fino a oggi queste ultime si sono limitate – con variabile discrezione – a qualche striscia, a un contorno, alla rotella, al logo della casa produttrice e così via, qui invece la luce e il colore sono assoluti protagonisti e qualcuno potrebbe ritenere il Kone XP troppo vistoso, qualcun altro decisamente infantile, altri ancora semplicemente bellissimo. Non c’è la possibilità che questo mouse passi inosservato, a meno che chiaramente non sia spento. Insomma, il nuovo prodotto di Roccat ha certamente tanta personalità. Un po’ barocca, verrebbe da dire, ma dall’impatto visivo garantito.
LE TANTE FUNZIONALITÀ DEL KONE XP
Il mouse Kone XP non è mirabile solo per la sua luminescente scocca esterna: sotto il cofano nasconde tecnologie di ultimo grido come il sensore Owl Eye da 19,000 DPI (basato su PAW3370 di PixArt) e gli switch optomeccanici Titan che, secondo il produttore, sopportano la bellezza di cento milioni di sollecitazioni prima di potersi rompere. All’esterno, invece, troviamo ben 15 tasti interamente programmabili con cui è possibile attivare macro e profili, cambiare la sensibilità on the fly, attivare comandi speciali nei videogiochi, pilotare le app multimediali oppure lanciare direttamente delle applicazioni. La rotella, oltre a ruotare in alto e in basso, può anche inclinarsi a sinistra e a destra, offrendo un comando eccellente per lo strafe (o per inclinare la visuale) negli sparatutto.
A uno dei pulsanti è assegnata la funzione easy-shift, che usata in combinazione con gli altri tasti permette di associare loro una funzione secondaria. Per esempio, se nel profilo di default girare la rotella serve a fare scorrere le righe di una pagina web o di un foglio di calcolo, ruotarla tenendo premuto il tasto Easy Shift ci consente di alzare o abbassare il volume dell’audio. Se giriamo il lato posteriore del mouse verso di noi, possiamo notare tre vistosi cuscinetti in politertrafluoroetilene (PTFE) trattato con il calore, un materiale plastico resistente ma liscio al tatto, che agevola lo scorrimento del Kone XP su qualsiasi superficie, indipendentemente dalla presenza o meno di un apposito tappetino, una manovrabilità assecondata anche dal cavo di collegamento calzato “Phantom Flex” (è incredibile come le aziende diano nomi fancy a qualsiasi particolare dei propri prodotti…) che, alla prova dei fatti, si è confermato scorrevolissimo.
LA COMODITÀ INNANZITUTTO
Il Kone XP è ergonomico nel senso più stretto del termine: va bene soltanto per chi lo usa con la mano destra, va detto, ma in quel caso lì ci troveremo sempre i pulsanti esattamente dove dovrebbero essere, sotto i polpastrelli. Il tasto numero 14, l’Easy Shift, si trova sulla piccola aletta sul lato sinistro del mouse e, per attivarlo, basta un leggero spostamento del pollice verso il basso. I tasti 10, 11, 12 e 13 invece si raggiungono spostando il pollice leggermente verso l’alto e si trovano nella medesima posizione in cui – di solito – gli altri produttori piazzano i due pulsanti “5 e 6”, con cui fare avanti e indietro nella cronologia delle pagine web. Cosa significa questo? Che la funzione Easy Shift, finché rimane associata al pulsante numero 14 è praticamente impossibile da usare coi quattro tasti in questione, perché il pollice può andare in una direzione soltanto. Il software Swarm, tuttavia, permette di cambiare funzione a qualsiasi tasto dell’apparato, per cui è facile trovare un’alternativa più “duttile”. Se volete fare come me, seguitemi: basta spostare l’Easy Shift sul pulsante numero 8, ancora più a sinistra in alto del tasto sinistro del mouse, normalmente usato per aumentare i DPI. Dato che non sono un grande fan dei pulsanti che mi fanno fare avanti e indietro tra le pagine web, ho preferito dare ai tasti 10 e 11 il compito di aumentare e diminuire il livello di DPI, mentre i tasti 12 e 13, essendo di loro natura un po’ più scomodi da utilizzare, li ho lasciati al momento invariati. Ora, qualcuno obietterà che se il dito indice è impegnato a tenere premuto il tasto 8, sarà impossibile fare clic con il normale tasto sinistro del mouse ed è qui che torna in auge il pulsante 14: disattivandolo nelle sue funzioni standard e dandogli il compito “clicca” nelle funzioni Easy Shift, potrà fare da degno rimpiazzo all’occorrenza!
Non è finita. Kone XP dispone di mille funzionalità bellissime, tra cui una modalità cecchino che si può attivare con l’opzione “Easy Aim”: quest’ultima permette di sfruttare momentaneamente una risoluzione specifica, anche se l’unica asservita allo scopo è quella da 400 punti per pollice, di fatto già al limite. Ma si può fare di più: il software Swarm permette di impostare cinque profili diversi, per cui ho deciso che il secondo di essi si sarebbe dovuto chiamare “Sniper” e fornire soltanto le tre risoluzioni da 100, 200 e 400 dpi, con cui ci si muove molto lentamente ed è facile piantare i proiettili nella zucca dei nemici usando un fucile di precisione. Bene, se nel nostro profilo di “Default” il tasto 9 viene impostato per richiamare direttamente il profilo “Sniper”, e in quest’ultimo lo stesso tasto viene ridefinito per tornare a “Default”, ecco che abbiamo creato in pochi clic un’eccellente alternativa all’Easy Aim per la modalità cecchino, per altro con la comodità di poter associare a tutti gli altri tasti del dispositivo una funzione diversa, sulla base delle nostre preferenze! I profili vengono salvati direttamente sul dispositivo, per cui possiamo sfruttarne quasi tutte le funzionalità anche collegando il mouse a un altro computer.
SOFTWARE AFFIDABILE
Il software di gestione Swarm ha un aspetto un po’ old age ma è straordinariamente intuitivo, permette di associare le funzioni e di cambiare i parametri di funzionamento con grande semplicità. Per ognuno dei cinque profili sono a disposizione cinque risoluzioni diverse a cui accedere rapidamente (con un’escursione da 50 a 19000 DPI a intervalli di 50), è possibile impostare la velocità per il doppio clic (un po’ come nelle preferenze di Windows, solo che qui cambiano in base al profilo), se attivare o meno l’accelerazione del puntatore e, andando nelle opzioni avanzante, stabilire la velocità di polling (da 125 a 1000 Hz), se attivare o meno l’arrotondamento del movimento angolare (angle snapping, con cui è possibile muovere il puntatore più fluidamente), se aggiungere un effetto di spegnimento ai LED dopo una certa quantità di tempo (buono per risparmiare corrente su un PC portatile alimentato dalla batteria) e perfino cambiare la velocità di debounce dei pulsanti, vale a dire l’intervallo di tempo che può intercorrere tra un clic e l’altro. Se serve, infine, è sempre possibile riportare il dispositivo alle condizioni di fabbrica. Swarm consente di associare ai tasti diversi tipi di eventi: macro, emulazione di pulsanti della tastiera, funzioni legate alla gestione del mouse stesso, comandi per la fruizione di Internet o di contenuti multimediali, lancio di applicazioni o di specifiche applet del sistema operativo, alcune delle quali per altro dallo stucchevole sapore sistemistico, come per esempio l’editor del registro. E chiaramente la sezione “macro” contiene funzioni già pronte per diversi videogiochi e applicativi.
Non delude neanche la sezione dedicata all’illuminazione. Swarm dispone di una manciata di effetti luminosi – nulla di trascendentale, tutti abbastanza classici – ma Kone XP è dotato di tanti LED suddivisi in sei aree diverse, a cui è possibile associare un colore fisso o, nel caso delle otto guide (praticamente, delle strisce colorate), un ‘gradiente’ formato da più tonalità di colore. La rotella e il pulsante centrale sotto di essa (tasto 15, secondo Swarm) possono avere colori indipendenti. Gli esteti avranno di che divertirsi, questo è certo.
CONCLUDENDO…
Non ci sono dubbi che il nuovo Kone si riconfermi un ottimo mouse, del resto lo è sempre stato. Le novità introdotte da Roccat nel frattempo sono indubbiamente gradite. Il prodotto è eccellente ed è un vero piacere da usare, non solo per le sue caratteristiche fisiche ma anche per la buona qualità del software d’accompagnamento. Se il vistoso sistema di illuminazione vi piace, non c’è davvero alcun dubbio che si tratti di un prodotto che vale il suo prezzo (89,99€) fino all’ultimo centesimo, e che vi accompagnerà in mille e più battaglie per gli anni a venire.