NZXT H7 Elite – Recensione

NZXT ci ha spedito un esemplare del suo nuovo case top di gamma, l’H7 Elite, caratterizzato da una doppia parete in vetro temprato che coniuga funzionalità ed eleganza.

nzxt h7 elite recensione

Fondata nel 2004 da Johnny Hou, l’americana NZXT è un’azienda produttrice di hardware che è riuscita velocemente a imporsi tra le più stimate dai gamer. I suoi case H710 e H710i sono famosi per le loro linee semplici ma eleganti, per la qualità costruttiva e per la semplicità con cui è possibile maneggiarli per allestire PC che non vogliono compromessi. La nuova linea H7 è destinata a sostituire questi due best-seller con tre case mid-tower dalla stessa anima in acciaio, ma con soluzioni stilistiche diverse per aspetto esteriore e dotazione interna, per venire incontro alle esigenze di diverse categorie di utenti.

I TRE MODELLI DELLA LINEA H7

La linea H7 condivide la suddivisione degli spazi interni, la presenza di una parete laterale in vetro temprato, la possibilità di montare tre ventole da 140 mm di diametro dietro al pannello frontale, tre da 120 mm sotto quello superiore e una da 140 mm sul pannello posteriore, con l’opzione di usare un radiatore da 360 mm o uno da 140 mm al loro posto. In un angolo del pannello superiore, a vista, troviamo il pulsante d’accensione del computer, due porte USB 3.2 gen 1 di tipo A, una porta USB 3.2 gen 2 di tipo C e un connettore per le cuffie. Il pannello laterale destro, in metallo, nasconde un vano attraverso il quale è possibile far girare i cavi provenienti dall’alimentatore, che va posizionato in un ‘cassetto’ sul fondo del cabinet e, limitatamente al più costoso modello Elite, troviamo già installata la centralina che permette di pilotare la velocità e l’illuminazione delle tre ventole frontali da 140 mm fornite di serie.

Il modello H7 Flow ha invece il pannello frontale forato, allo scopo di favorire lo scambio di aria fresca dall’esterno all’interno del case. I modelli H7 e H7 Flow costano 129 dollari (al momento non sappiamo i prezzi in euro), mentre l’H7 Elite 199 dollari più IVA. Un po’ come capitava con la versione standard dell’H710, l’H7 base è la soluzione più indicata a chi vuole un case elegante e piuttosto rapido da montare, l’H7 Flow è destinato a chi intende massimizzare l’apporto di aria al sistema di raffreddamento, mentre l’H7 Elite è indubbiamente il case da scegliere se vogliamo il massimo del design e delle possibilità di personalizzazione, perché è bene far notare che le tre vistose ventole illuminate non sono un orpello unicamente estetico, ma possono diventare un tutt’uno con un impianto di raffreddamento a liquido. In ogni caso, tutti i case della linea H7 sono equipaggiati di filtri per la polvere, per cui possiamo le componenti all’interno saranno protette da questo fastidioso agente contaminante, in passato aspirato copiosamente dalle ventole.

IL VANO PRINCIPALE

Non c’è dubbio che la finalità principale di questi case sia l’allestimento di un PC moderno e potente. È alto 50,5 centimetri, largo 23, profondo 48 e pesa 10,3 Kg, circa 2 KG in meno del suo predecessore. Il vano principale è ampio, arioso e costituito da solide pareti in acciaio, sulla maggiore delle quali è possibile installare una scheda madre nei quattro form factor standard ITX, ATX, micro-ATX o EATX: i fori corretti da usare, per inserire i supporti metallici, sono indicati chiaramente sul pannello da apposite lettere dell’alfabeto. L’area attigua al pannello frontale è vuota, priva di strutture destinate ad accogliere dischi fissi o vecchie periferiche da 5,25 pollici: se ancora ci ostiniamo a usare masterizzatori DVD o Bluray Disc, insomma, ci toccherà usare unità esterne USB (o apposite enclosure di conversione), perché non c’è assolutamente modo di montarle internamente o di far sì che vi si possa accedere dal pannello frontale. Sono il passato, amici: rassegnamoci.

C’è invece ancora posto per gli hard disk SATA da 3,5 pollici (ce ne stanno addirittura due) e per quelli più sottili da 2,5”, per i quali sono previsti fino a 4 alloggiamenti, più due sul retro del pannello principale (in pratica, nel vano dietro alla scheda madre, in cui corrono i cavi di alimentazione). Tutti gli hard disk e i drive SSD, in ogni caso, sono destinati a sparire dalla vista, confinati in alloggiamenti posti alla stesa altezza dell’alimentatore, che occupa un vano secondario posizionato sul fondo del case.

SI PUÒ STACCARE TUTTO!

Durante l’allestimento del PC, sorprendono positivamente l’enorme senso pratico e l’intelligenza con cui ogni pannello e ogni elemento esterno di questo case si possano staccare e ricomporre con una semplice pressione, senza diventare matti con viti e attrezzi di qualsiasi genere. Certo, un cacciavite a stella ci verrà sempre in aiuto, ma forse per la prima volta nella mia vita sono riuscito ad assemblare un PC senza tagliarmi da nessuna parte, e questo lo considero un notevole vantaggio. Il modello H7 Elite dispone già delle ventole frontali e di una centralina di comando RGB installata dietro al pannello principale. Le tre ventole in questione sono montate su un pannello a sé, che è possibile sganciare facilmente. Volendo, è possibile montare un radiatore dietro di esso e usare le ventole fornite in dotazione, sfruttando radiatori da 360mm.

Ci aspettiamo che i fori per le viti collimino precisamente con i modelli forniti dalla stessa NZXT, ma al momento non abbiamo potuto testare la compatibilità con i sistemi a liquido concorrenti. Chi già ne avesse uno, come l’ottimo H150i Elite di Corsair, può andare sul sicuro installandolo sul pannello superiore. Quanto al resto del montaggio, non abbiamo riscontrato criticità a cui fare particolare attenzione. NZXT mette in vendita anche un modulo riser opzionale, piuttosto facile da installare, con cui posizionare la scheda video “in piedi”, parallelamente alla scheda madre, una scelta che sicuramente interesserà a chi dispone di un modello particolarmente pesante e/o ingombrante, ma che chiaramente è destinata a porre qualche limite in più alle schede di espansione applicabili agli altri slot PCI Express. Ma questo non dovrebbe avere grossi impatti sui PC dei gamer, perché tutto ciò che una volta era accessorio, oggi, è integrato direttamente nella scheda madre.

IN DEFINITIVA

Con l’H7 Elite, NZXT propone un case solido e molto ben architettato, prodotto con ottimi materiali e capace di coniugare solidità, sobrietà ed eleganza, anche se chiaramente questo può comportare un prezzo finale leggermente al di sopra della media. Chi non sente la necessità di appagare l’occhio o ha gusti differenti può risparmiare notevolmente scegliendo un H7 standard o Flow.

Voto 8.7

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