MSI GeForce RTX 4070 Ti Gaming-X Trio – Recensione

Negli ultimi tempi sembrava che trovare una scheda video di alto livello sotto i 1000 euro fosse diventato impossibile. Oggi, per fortuna, non è più così grazie alle GeForce RTX 4070 Ti e alle Radeon RX 7900 XT. Vediamo una proposta interessante di MSI, la MSI GeForce RTX 4070 Ti Gaming-X Trio.

MSI GeForce RTX 4070 Ti Gaming-X Trio

Che ormai sia necessario fare sacrifici per procurarsi una scheda video di fascia alta, purtroppo, dovrebbe essere un dato di fatto noto a tutti. Anche dopo l’ubriacante tempesta perfetta provocata dalla pandemia, dallo shortage di materiale elettronico e dalla bolla – ormai scoppiata – delle criptovalute, i prezzi faticano a tornare ai livelli di cinque o sei anni fa, quando le schede video dal costo paragonabile a uno stipendio erano veramente poche e, solitamente, limitate a versioni custom con grandi dissipatori o accorgimenti tecnici molto particolari. Ci sono comunque tanti segnali di un miglioramento della situazione e l’arrivo delle nuove GeForce RTX 4070 Ti, schede video che non faticheremmo assolutamente a definire di fascia medio-alta, a meno di 1000 euro è sicuramente tra questi.

ADA LOVELACE IN CONFIGURAZIONE “OTTIMALE”

La GPU GeForce RTX 4070 Ti è basata sull’architettura Ada Lovelace (la stessa delle sorelle maggiori 4090 e 4080), è costruita sulla base di un processo produttivo da 4nm e dispone di 7.680 Cuda Core raggruppati in 60 streaming multiprocessor. Ciascuno di questi ‘cluster’ per il calcolo parallelo dispone anche di una unità RT (cioè una logica per l’elaborazione hardware di effetti in ray tracing), 4 tensor core (unità logiche per l’elaborazione di algoritmi d’intelligenza artificiale) e 4 tradizionali texture unit, cui seguono anche un totale di 80 ROP per l’intero processore.

Ci sono tanti segnali del miglioramento della situazione delle GPU: l’arrivo delle nuove GeForce RTX 4070 Ti a meno di 1000 € è sicuramente tra questi

Nel caso della scheda Gaming-X Trio di MSI, questa GPU può raggiungere la frequenza massima di 2.745 MHz (135 MHz in più rispetto alle frequenze di riferimento per la founder edition di Nvidia), mentre il bus per la memoria GDDR6X è ampio 192 bit. La VRAM ammonta a 12 GB e viaggia a 21 Gbps, per una banda di trasmissione pari a 504 GB/s.

MSI GeForce RTX 4070 Ti Gaming-X Trio

Il dialogo con la scheda madre, invece, avviene attraverso un connettore PCI Express x16 di quarta generazione. Il consumo dichiarato per questa scheda è 285 Watt, inferiore quindi al limite di 300W superato il quale si rende preferibile l’uso del nuovo connettore 12VHPWR a 16 pin, previsto dallo standard ATX 3.0. Eppure è esattamente questo lo “spinotto” adottato da MSI per questa scheda.

vi consigliamo di non scendere eccessivamente al di sotto di un buon alimentatore da 750 Watt per questa scheda

Chi ancora non possiede un alimentatore ATX 3.0, tuttavia, non si preoccupi: nella scatola troverà anche un adattatore che permette di usare, in tutta serenità, due classici connettori di alimentazione PCIe da 8 pin ciascuno, che dovrebbero essere tranquillamente messi a disposizione da tutti i modelli sul mercato da diversi anni. In ogni caso, considerati i consumi tipici degli altri componenti di un PC da gaming, vi consigliamo di non scendere eccessivamente al di sotto di un buon alimentatore da 750 Watt per questa scheda. Nei nostri test, abbiamo usato senza problemi due alimentatori ATX 2.x diversi, da 750 e 850 Watt.

UNA SCHEDA ENORME

La prima cosa che colpisce, di questa scheda, sono le sue dimensioni: 34 centimetri di lunghezza, 14 centimetri di larghezza e tre slot di spessore (6,2 cm) non passano certo inosservati, sebbene il peso di 1,62 Kg sia tutto sommato contenuto. Il dissipatore utilizzato dall’azienda è il Tri Frozr 3, costituito da una piastra in rame (a contatto con i chip), sovrastata da un massiccio corpo lamellare attraversato da 6 heatpipe, su cui poggiano tre generose ventole di raffreddamento. Sul lato posteriore del PCB troviamo una piastra metallica di rinforzo, con una finestrella posizionata sotto al processore centrale e un piccolo selettore, sul lato superiore, che ci permette di scegliere uno dei due BIOS a disposizione.

MSI GeForce RTX 4070 Ti Gaming-X Trio

Le opzioni sono due: gaming e silent, ma l’impiego del secondo – che mantiene inalterate le frequenze di lavoro e riduce i tempi d’accensione delle ventole – non ha moltissimo senso, dato che la scheda in modalità gaming è incredibilmente silenziosa e, per la maggior parte del tempo, neanche si sente. Il lato con la maschera in metallo e le uscite video presenta infine numerose feritoie, oltre a una rosa piuttosto standard di connettori: tre DisplayPort 1.4a e una HDMI 2.1, con cui è possibile pilotare altrettanti schermi fino a 240 Hz a risoluzione 4K o 60 Hz a 8k. Come altre proposte di MSI, anche la 4070 Ti Gaming X Trio è dotata di illuminazione RGB Mystic Light, che si può sincronizzare con la motherboard tramite il suo software di gestione.

LE PRESTAZIONI DELLA MSI GEFORCE RTX 4070 TI GAMING-X TRIO

Una volta montata la scheda nel testbed (un PC costituito da un processore Ryzen 5 7600X con 32 GB di memoria GDDR5, scheda madre Gigabyte Aorus Master e drive SSD NVMe PCI Express di quarta generazione), la scheda ha offerto prestazioni paragonabili, e talvolta superiori, a quelle dei modelli di fascia alta della generazione immediatamente precedente Radeon RX 6950 XT e GeForce RTX 3090 Ti, assestandosi praticamente a pari merito con le concorrenti Radeon RX 7900 XT, vendute però a prezzo leggermente inferiore. Questi, in ogni caso, sono i framerate che abbiamo rilevato su alcuni giochi di riferimento:

Valori di tutto rispetto, che ci assicurano una buona giocabilità con tutti i titoli in oggetto (“Tomb Raider” è “Shadow of the Tomb Raider”, abbreviato per questioni di spazio) anche a 4k, dove sia Dead Space, sia l’impegnativo Cyberpunk 2077 hanno lambito i 60 fps che consideriamo la soglia della fluidità. Non so se avete già letto la nostra disanima delle prestazioni di The Last of Us Part I, tuttavia con questa scheda – e un processore centrale di pari livello – aveva ottenuto 62 fps a 4k. Vogliamo qualcosa di più? Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: come tutte le schede GeForce più recenti, la RTX 4070 Ti supporta ben tre tecnologie di upscaling e super sampling intelligente: DLSS, FSR ed XeSS, promosse rispettivamente da Nvidia, AMD e Intel. E non ha importanza se FSR ed XeSS sono in qualche modo “concorrenti”, essendo open source funzionano benissimo anche qui. Laddove disponibili nei giochi, tuttavia, abbiamo preferito testare la tecnologia “di riferimento” e quindi il DLSS. Ecco i risultati:

È sufficiente confrontare questi numeri con quelli della tabella poco più in alto per accorgersi quanto siano efficaci queste tecnologie, soprattutto alle alte risoluzioni. A beneficiarne, chiaramente, sono soprattutto i possessori di monitor 4K e ultrawide UWQHD, mentre alle risoluzioni più basse, con questa scheda, non c’è praticamente motivo di usarle. Delude un po’ l’applicazione di FSR 1.0 su Far Cry 6 ma, in tutta onestà, i framerate di partenza sono già più che ottimali per giocare senza problemi. In tutti i casi abbiamo sempre optato per le impostazioni qualitativamente migliori a discapito delle performance.

PERCHÈ SÌ, PERCHÈ NO

Le schede GeForce RTX 4070 Ti, in generale, rappresentano un buon investimento per chi intende giocare in modo ottimale con uno schermo di grandi dimensioni, sia esso un ultrawide da 3440×1440 pixel o un normale 16:9 dalla risoluzione 4K, restando sotto la soglia dei 1000 euro. La GeForce RTX 4070 Ti Gaming-X Trio, in particolare, offre un piccolo incremento della velocità di boost della GPU, oltre a una discreta finestrella per l’overclock, in cambio di un dissipatore dalle dimensioni esagerate, ma dall’efficienza incontestabile. Insomma, la sconsiglieremmo solo a chi non ha un case abbastanza spazioso per accoglierla.

La GeForce RTX 4070 Ti, in generale, è un buon investimento per chi intende giocare in modo ottimale su uno schermo di grandi dimensioni restando sotto la soglia del mille euro

Riguardo alla concorrenza, la GPU di Nvidia si rivela più veloce della Radeon RX 7900 XT (830 euro circa) attivando il ray tracing, mentre nel rendering tradizionale le parti si invertono. Se facciamo una media dei framerate che abbiamo ottenuto nelle diverse situazioni, tuttavia, le due schede grosso modo si equivalgono, rendendo la scelta una questione di simpatia, di affidabilità percepita (c’è chi in passato si è trovato meglio in un campo, piuttosto che nell’altro) e di software che si intende impiegare al di là del gioco (pensiamo soprattutto alle applicazioni scientifiche e di intelligenza artificiale, il nuovo utilizzo emergente per le schede video), perché altrimenti per il resto offrono entrambe tecnologie interessanti, DLSS e FSR2 in primis.

Voto: 9.4

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