Corsair Scimitar Elite Wireless – Recensione

Chi trova un amico trova un… mouse, o almeno questo è capitato a me con lo Scimitar Elite Wireless di Corsair: un po’ mouse, un po’ tastierino aggiuntivo.

Chi gioca purtroppo lo sa: mouse e tastiera, a volte, non sono particolarmente comodi da usare, soprattutto se la funzione che ci serve è molto lontana dai tasti W A S D e tocca mollare la presa per schiacciare un altro tasto o, peggio, una combinazione di due.

Del resto, neanche Windows e le sue applicazioni da scrivania ci vanno leggeri, con scorciatoie che spesso richiedono la combinazione di due o tre pulsanti agli antipodi della tastiera per funzionare. Per aggirare il problema, diverse aziende propongono controller un po’ bizzarri che estendono le tipiche funzioni del mouse o di un joypad con diversi pulsanti aggiuntivi e lo Scimitar di Corsair, in qualche modo, rientra nella categoria.

CABLATO E SENZA FILI: ECCO CORSAIR SCIMITAR ELITE WIRELESS

 La nuova versione dello Scimitar è, come suggerisce anche il nome, senza fili: al suo interno c’è una batteria che si può ricaricare – secondo le tradizioni di Corsair – anche durante l’uso della periferica: basta impostare la modalità cablata con un apposito selettore sul lato inferiore e collegare il mouse al computer. La ricarica dura circa 90 minuti e garantisce un’autonomia che può spingersi fino a 150 ore, ma che dipende chiaramente dall’intensità di utilizzo. Quanto alle possibilità di collegamento wireless, possiamo optare per il ricetrasmettitore proprietario a bottoncino (che si collega a una porta USB ed è quasi invisibile) oppure per la modalità Bluetooth, a cui possiamo ricorrere con qualche limitazione sui dispositivi in cui latitano altre porte di comunicazione.

È comunque nella modalità proprietaria Slipstream Wireless che possiamo sfruttare la periferica nel migliore dei modi, traendo vantaggio dal sensore da 26.000 dpi e dalla velocità di polling che arriva a 2000 Hz, il doppio rispetto ai 1000 Hz normalmente considerati ottimali per questo valore.

L’aspetto più notevole di questo mouse è il mini-tastierino laterale posizionato sul suo lato sinistro e, quindi, facilmente pilotabile con il pollice della mano destra

Va da sé che, come abbiamo detto e ripetuto più volte in passato, le risoluzioni sempre più elevate dei sensori in realtà non servono a gran che, ma se non altro dovrebbero aumentare la precisione con cui il mouse può rilevare i movimenti più rapidi della nostra mano. In questo caso, Corsair dichiara che lo Scimitar Elite Wireless sia in grado di captare correttamente accelerazioni fino a 50G, ma riuscire a verificarlo purtroppo va oltre le mie facoltà umane.

ADATTABILE E MULTIFUNZIONE

L’aspetto più notevole di questo mouse è il mini-tastierino laterale posizionato sul suo lato sinistro e, quindi, facilmente pilotabile con il pollice della mano destra. I mancini che ancora si ostinano a voler usare il mouse con la mano sinistra, purtroppo, lascino perdere: per loro, servirebbe una versione appositamente studiata della periferica, con tutte le forme ribaltate. Il tastierino può essere spostato in avanti o indietro con un cacciavite a brugola fornito in dotazione: il meccanismo di sblocco è accessibile attraverso una fessura posizionata accanto alla lente del sensore (è piuttosto difficile confondere le due feritoie, ma… per evitare danni fate attenzione!)

.La ricarica dura circa 90 minuti e garantisce un’autonomia che può spingersi fino a 150 ore, ma che dipende chiaramente dall’intensità di utilizzo

La possibilità di scegliere la posizione esatta del tastierino rispetto al polpastrello del dito pollice è decisamente benvenuta, dato che bastano pochi millimetri a rendere la prima o l’ultima colonna di pulsanti scomodamente accessibile. Personalizzando la periferica, invece, il problema non si pone proprio. Vista la posizione, i classici pulsanti “avanti” e “indietro” sono stati sacrificati, ma nulla ci impedisce di assegnare le medesime funzioni a due pulsanti del tastierino (ed è esattamente ciò che abbiamo fatto prima di scrivere questa recensione).

A ciascun pulsante possiamo assegnare di tutto: un singolo pulsante della tastiera o una combinazione di più tasti, un selettore della lingua, una funzione tipica del mouse (come i suddetti pulsanti avanti e indietro, lo scorrimento laterale, ma anche la modalità cecchino), la composizione di un testo, il lancio di un’applicazione oppure una specifica macro. Tutto questo, insieme all’effetto di illuminazione del logo di Corsair sul dorso, per mezzo del solito software iCue. L’uso del programma potrà apparire un po’ ostico ai principianti, perché tocca comprendere la logica delle assegnazioni e dei profili, ma bastano poche ore di applicazione per imparare. Corsair permette di memorizzare fino a tre profili diversi direttamente sulla periferica, permettendoci di usarli anche su altri computer diversi dal nostro.

ALCUNE PICCOLE ASPERITÀ

 Per qualche motivo, quando proviamo le periferiche incappiamo sempre in qualche piccola perplessità. Dicevamo poco fa che è possibile assegnare ai tasti anche le combinazioni di pulsanti: ci è venuto spontaneo realizzare un profilo anche per l’impiego “lavorativo” e, se per le classiche funzioni copia, taglia, incolla (ctrl+C, +X e +V) non ci sono stati problemi, quando abbiamo cercato di assegnare a un pulsante la combinazione Alt+Stamp (che memorizza nella clipboard il contenuto della sola finestra corrente) si è verificato un problema: l’opzione “Battuta tasto” non recepisce la pressione di questi due pulsanti insieme, forse a causa delle ultime novità di Windows 11 in merito a Stamp, per cui siamo dovuti ricorrere a un simpatico work-around: registrare una macro con la successione dei tasti Alt e Stamp, per poi spostare gli eventi in modo da simularne la pressione contemporanea. Il registratore di macro, infatti, è abbastanza furbo da registrare l’inizio e la fine della pressione di un tasto come eventi diversi, per cui non è stato difficile simulare questa combinazione. Strano, considerando che anche situazioni ipoteticamente più impegnative come la pressione di Win+Tab (per aprire la selezione delle finestre) vengono gestite correttamente.

IN CONCLUSIONE

Secondo la nostra bilancia, lo Scimitar Elite Wireless pesa esattamente 113 grammi. Non rientra di diritto nella categoria dei super-leggeri, ma sono solo 10 grammi in più dell’acclamato G502X di Logitech, un risultato notevole per un mouse senza fili. Rispetto ad altri modelli, come il caro buon vecchio Nightsword sempre di Corsair, il succitato G502X o anche il Rog Harp Ace di ASUS, è invece più corto di oltre un centimetro, il che lo rende un po’ più bombato e più gradito a chi ha mani di dimensioni contenute.

Secondo la nostra bilancia, lo Scimitar Elite Wireless pesa esattamente 113 grammi. Non rientra di diritto nella categoria dei super-leggeri, ma comunque un risultato notevole per un mouse senza fili

Chi non rientra nella categoria, invece, probabilmente dovrà abituarsi a non appoggiare tutto il palmo della mano sul dorso della periferica, banalmente perché non potrà farlo. Non è un problema dato che ci si abitua facilmente, ma chi è solito afferrare il proprio mouse con fermezza e sentirne il dorso per tutta l’area del suo palmo, invece, farà un po’ più fatica. Detto questo, noi ci siamo trovati davvero molto bene e non esitiamo a consigliarlo, soprattutto a chi potrà trarre molto vantaggio dalla comodità del tastierino laterale.

Voto: 8.2

Articolo precedente
Volition Saints Row

Se Volition ha chiuso la colpa non è di Saints Row – L'Opinione

Articolo successivo
Terminator Dark Fate Defiance

Terminator: Dark Fate Defiance – Provato

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata