Dynac Rebel 1 TB e Witchcraft DDR5 XMP6000 – Recensione

Da Dynac quello che serve in fatto di memoria: RAM e drive a stato solido. Vediamo le sue proposte Rebel 1 TB e Witchcraft DDR5 XMP6000.

Dynacard è un’azienda nata nel 1994 e nota principalmente per la produzione di memorie flash di vario tipo. Da qualche tempo ha deciso di rivolgersi anche al mercato dei gamer con due nuove linee di prodotti decisamente affini alla sua storia: drive SSD M.2 e memorie DDR5. Nel farlo, ha contratto il suo nome in Dynac e intende muoversi sul mercato in modo aggressivo, presentando una line up forse non all’ultimo grido, ma capace di rivelarsi – almeno nei nostri test – solida e affidabile.

LE MEMORIE DYNAC DDR5 XMP6000

Prive di led e di qualsiasi altro sistema di illuminazione, ma comunque rivestite da un solido dissipatore, le DDR5 di Dynac si presentano sotto forma di due moduli U-DIMM a 6000 Hz dai timing abbastanza rilassati (40/40/40/76), ma dotate di diversi profili XMP ed Expo tali da renderle pienamente compatibili con una vasta gamma di CPU di Intel e AMD. Funzionano normalmente a 1,3 Volt ma, abbassando la tensione a 1,2V, le si possono configurare anche come DDR5-5600, ottenendo in cambio timing più aggressivi. Come abbiamo più volte ribadito, non siamo grandissimi fan delle procedure di overclock perché spesso inducono a errori e instabilità, condizione questa a nostro avviso poco pratica se l’obiettivo è principalmente giocare.

LE PRESTAZIONI DELLE MEMORIE DYNAC NON CI HANNO FATTO RIMPIANGERE QUELLE DEI BRAND PIÙ FAMOSI

Preferiamo da sempre consigliare soluzioni che giovino alla stabilità del sistema e possiamo tranquillamente affermare che queste memorie, al di là dello scarso blasone, non ci hanno fatto minimamente rimpiangere quelle dei brand più famosi. Anzi, il sistema di prova si è sempre comportato come una roccia. Quanto alle prestazioni, non ci possiamo di certo lamentare: pienamente in linea con la maggior parte dei moduli testati e addirittura fuori scala secondo il test di User Benchmark (che lo ha giudicato “outstanding”, per quanto possa effettivamente valere) con un brillante 166% che si commenta da sé. In ogni caso, chi volesse conoscere gli altri timing può osservare la tabella estratta da Hwinfo e CPU-Z:

L’unico appunto che ci sentiamo di fare a queste memorie riguarda il prezzo di 139 euro, leggermente superiore rispetto a quello di moduli analoghi prodotti da brand più noti e universalmente considerati affidabili. Quando si cerca di piazzare un prodotto in un mercato già affollato, presentarsi a prezzi più alti può essere controproducente; alla prova dei fatti, tuttavia, i moduli XMP-6000 di Dynac si sono comportati egregiamente e per tanto non abbiamo remore a consigliarveli.

IL DRIVE SSD DYNAC REBEL 1TB M.2

Anche se oramai si stanno diffondendo le schede madri dotate di connettori PCI Express 5.0, la quarta versione del protocollo ha preso il posto della terza nel mercato mainstream, lasciando a quest’ultima il compito di offrire le soluzioni a basso prezzo. In altre parole: i drive SSD M.2 PCI Express 4.0 sono quelli da comprare, perché vantano prestazioni elevate a costi ormai accessibili con relativa tranquillità. Anche alle offerte di questi drive, tuttavia, bisogna guardare con un po’ di attenzione: non tutti i drive “viaggiano” alla medesima velocità ed è facile pagare un sovrapprezzo per un modello che non si spinge fino ai limiti offerti dal bus, ma si ferma, tipicamente, a 3,5 GB/s in scrittura e 5 GB/s in lettura.

NEI NOSTRI TEST, LA LINEA REBEL DI DYNAC SI È PIAZZATA TRA LE MIGLIORI DELLA CATEGORIA

I modelli migliori leggono i dati a circa 7 GB/s e li scrivono a 5, sfruttando memorie e controller più rapidi. È proprio il caso della linea Rebel di Dynac, che nei nostri test si è piazzato tra i più veloci della categoria grazie a una velocità di lettura pari – secondo Crystal Disk Mark 8 – a 7,4 GB/s e una di scrittura di 6,2 GB/s, almeno fino a che parliamo di scrittura sequenziale. Anche i dati delle operazioni randomiche, tuttavia, sono molto interessanti e se cambiamo benchmark, per esempio usando Atto!, la musica non cambia, con il drive che raggiunge la sua velocità di picco a partire dai file grandi 64K. In compenso, Atto! registra velocità di throughput leggermente più basse, ma comunque estremamente simili a quelle dichiarate dal produttore.

L’aspetto più interessante della faccenda è che il modello da 1 TB del Rebel costa intorno ai 95 euro, prezzo a cui è ancora facile trovare modelli decisamente meno prestanti. Quanto agli “altri dati” (perché la velocità non è tutto), aggiungiamo che il dispositivo ha un MTBF (cioè una vita operativa stimata) di 1.500.000 ore, che può operare tra gli 0° e i 70° C ma che può anche mantenere i dati inalterati in un intervallo di temperature molto più ampio, tra i -40° e gli 85° C. I tagli disponibili al momento sono tre, da 512 GB, 1 TB e 2 TB, tutti accomunati dalla stessa velocità di lettura da 7 GB/s. Quella di scrittura, invece, cambia in base al modello e si riduce a 3,9 GB/s per quello più piccolo, mentre sale a 6,4 GB/s per quello più capiente. La velocità di scrittura dichiarata per il modello da 1 TB, lo ricordiamo, è 6 GB/s.

Voto: 9

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