ASUS ROG STRIX XG27UCS – Recensione

ASUS diceQuasi basta!” ai monitor da gaming 4K super-costosi e presenta l’XG27UCS, uno schermo IPS dotato di tutti i comfort a poco meno di 500 euro.

Cosa sarebbe il gaming su PC, se non si potesse ambire ogni volta a qualcosa di meglio? Da una parte, questo potrebbe significare non accontentarsi mai, ma dall’altra i produttori di hardware ci offrono una rosa di possibilità e una libertà di scelta che non ha davvero eguali in nessun altro sistema da gioco.

Così, se possiamo permetterci una scheda video di fascia medio alta, non avrebbe davvero alcun senso abbinarla a uno schermo di vecchia concezione, magari un Full HD fermo agli antidiluviani 60 Hz che si usavano sui pannelli di dieci anni fa. Ma non ha più molto senso farlo neanche se si compra una scheda video di fascia media, dato che è sempre possibile usare le risoluzioni più elevate attivando l’FSR o qualche altra diavoleria analoga.

oggi, per fortuna, le cose sembrano cambiare per il meglio: il mercato offre diverse soluzioni 4K con frequenze di aggiornamento molto elevate

Inoltre, ammettiamolo: ci viene male agli occhi solo sentendole pronunciare, le parole “sessanta Hertz”! Quindi, che si fa? Si compra un monitor migliore, budget permettendo. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un progressivo calo dei prezzi dei monitor 2K (quelli da 2560×1440 pixel per intenderci) e a un corrispondente aumento delle loro prestazioni, in termini di fedeltà cromatica, frequenze di aggiornamento, tecnologie supportate e via dicendo, ma i monitor 4K di un certo pregio sono rimasti sempre “inaccessibili” tant’è che spesso, a parità di prezzo, ci siamo trovati a consigliare la qualità generale a discapito della risoluzione. Ma oggi, per fortuna, le cose sembrano cambiare per il meglio: il mercato offre diverse soluzioni 4K con frequenze di aggiornamento molto elevate a prezzi compresi tra i 350 e i 500 euro, e ASUS ha voluto scendere nell’arena con un pezzo da novanta.

XG27UCS, FINO A 160HZ IN 4K

Il monitor XG27UCS ha molte armi dalla sua: un tempo di risposta gray-to-gray di un millisecondo, una brillantezza fino a 400 nits, il supporto a entrambe le tecnologie VRR FreeSync e G-Sync, la tecnologia ELMB Sync, una profondità di colore da 10 bit per componente, le modalità HDR10 e DisplayHDR 400 e, naturalmente, un pannello IPS da 27” di diagonale da 3840×2160 pixel che, volendo, si può ruotare anche in verticale in modalità pivot. Lo spessore massimo del pannello è 6,1 centimetri, e il montaggio a incastro della base richiede di girare soltanto una vite, operazione resa molto facile dalla testa a farfalla.

Una volta posizionato sulla scrivania, il monitor è decisamente elegante, con un aspetto aggressivo e una cornice ridotta ai minimi termini, che si allarga un po’ soltanto sul lato inferiore. I comandi manuali si trovano sul lato posteriore e si raggiungono facilmente con la mano destra: servono principalmente a muoversi nel menu OSD che compare sullo schermo e da cui è possibile accedere a tutti i parametri, tuttavia ASUS permette di impostare il display direttamente dal computer, grazie a un programma chiamato DisplayWidget Center, disponibile però soltanto per Windows. La base è piuttosto ampia e presenta un’evidente scanalatura: è pensata per fare da sostegno a uno smartphone e, se supporta la tecnologia, ricaricarlo senza fili.

Il piantone centrale include il classico foro attraverso il quale fare ‘sparire’ i cavi dietro allo schermo e nella parte inferiore del display troviamo tre porte di ingresso per il segnale: HDMI, DisplayPort e USB3/DP, mentre un po’ a parte c’è anche un ingresso per le cuffie o per un paio di casse preamplificate. Il motivo è che lo schermo non dispone di altoparlanti propri, per cui per sentire l’audio sarà necessario ricorrere ad altro. Se lo spazio sulla vostra scrivania è poco, tenetelo presente. Infine, l’ultimo particolare notevole del prodotto è un aggancio a vite per supporti fotografici sulla parte superiore del piantone, utile per montare macchine fotografiche, webcam o telecamere dotate di un supporto adatto.

BRILLANTE E DEFINITO

Le prime due qualità che si notano dello schermo, appena acceso, sono nitidezza e brillantezza. L’immagine è perfetta, i colori ben definiti, tutto si presenta estremamente bene sul display, senza difetti o tentennamenti. Una volta portata la frequenza dello schermo a 160 Hz e attivata la tecnologia di refresh variabile supportata dalla scheda video (sia essa AMD FSR o Nvidia G-Sync), tutto si presenta e si muove alla perfezione sotto i nostri occhi. È vero, se andiamo a guardare il contrasto effettivo dello schermo scopriamo che è inferiore al 1000:1 specificato sui dati tecnici, ma questo non sposta di un centimetro l’ottima qualità visiva percepita durante il gioco e il lavoro.

Il display supporta anche l’HDR (e lo fa piuttosto bene) e, se decidiamo di rinunciarci, possiamo attivare anche la tecnologia ELMB che, su questo monitor, si può usare anche insieme a FreeSync e G-Sync. Il suo scopo è ridurre ulteriormente il motion blur spegnendo la retroilluminazione di concerto con la velocità di refresh dello schermo, così da “ingannare” i nostri occhi e ridurre l’impressione delle immagini sulla retina. L’ELMB “tradizionale” lavora su frequenze fisse, mentre il nuovo ELMB Sync di ASUS permette di sincronizzarne i tempi con quelli usati anche dalla scheda video. Non male, eh? Peccato che scurisca un po’ l’immagine. Per il resto, non mancano tutte quelle piccole/grandi trovate pensate per i gamer come il mirino (un punto fisso al centro dello schermo) o il contatore di FPS, nonché tutta una serie di preset che dovrebbero garantire una visione migliore di specifici contenuti.

OTTIMO PER IL GIOCO

Abbiamo provato questo schermo in lungo e in largo, con i giochi più disparati, dai più moderni a quelli in emulazione, e naturalmente anche con diversi programmi di produttività, da LibreOffice a Photoshop e InDesign, e l’XG27UCS si è sempre comportato in modo esemplare. In teoria dovrebbe costare intorno ai 499 euro, ma cercandolo su Trovaprezzi lo abbiamo già trovato a costi decisamente inferiori. Ma prendete l’informazione con le pinze, visto che siamo in pieno Black Friday e alcuni negozianti potrebbero applicare prezzi d’occasione senza che la cosa sia evidenziata dai ‘collettori’: un monitor del genere a 350 euro fa indubbiamente gola.

Voto 9.1

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