Asustor propone il Nimbustor 2 AS5402T di seconda generazione, un NAS dal prezzo accessibile pensato per i gamer, ma che non dimentica le funzioni per l’uso aziendale.

Coi suoi 11×16,5×22,5 cm, il Nimbustor 2 AS5402T ha dimensioni molto compatte e può essere messo ovunque.
Con la crescente ramificazione delle reti domestiche che, anche involontariamente, finiscono per collegare tra loro computer, portatili, telefoni cellulari, tablet e una o più smart TV, prima o poi arriva l’esigenza di condividere dei dati fra di loro, in modo che siano immediatamente disponibili a tutti i componenti della famiglia.
In termini pratici, arriva la necessità di un disco di rete, o per meglio dire di un NAS (network attached storage), che possa occuparsi di svolgere esattamente questo lavoro. La presenza di questi dispositivi negli uffici ormai è assodata da tempo, ma quali caratteristiche dovrebbe avere un NAS per entrare di diritto in una casa? Secondo Asustor la formula magica è un connubio tra velocità, flessibilità e facilità d’uso, anche se chiaramente questa ‘facilità’ sarà tale soltanto per chi già mastica i più basilari concetti del lavoro di sistemista. Cercherò, in questa recensione, di concentrarmi sulle parti che maggiormente riguardano il pubblico dei giocatori.
SEI ALLOGGIAMENTI IN TUTTO
L’Asustor AS5402T è in sostanza un mini-computer basato su processore quad-core Celeron N5105, capace di arrivare fino a 2,9 GHz, con 4 giga di RAM e sei alloggiamenti per i drive: 4 connettori M.2 e 2 connettori SATA per dischi da 3,5 o 2,5 pollici. Quando arriva dal negozio, a meno che non ci siano offerte particolari, sarà del tutto privo di dischi e dovrete fornirli autonomamente.
L’Asustor AS5402T è in sostanza un mini-computer a cui si possono collegare fino a sei drive
Per montare i drive M2 occorre aprire completamente il case, mentre per i drive SATA è sufficiente estrarre gli appositi cassettini (una volta rimosso il pannello frontale) e avvitarli correttamente sulle guide. La possibilità di usare anche dischi da 2,5” senza ricorrere a adattatori di terze parti è una comodità che non tutti i NAS offrono, e non va sottovalutata in quanto consente di usare anche drive SSD al posto dei comuni hard disk, molto più facili da reperire in questo formato, piuttosto che nel più ingombrante form factor da 3,5”.
Possiamo dunque sviluppare il nostro NAS in funzione della velocità di accesso ai dati, piuttosto che alla capienza, a seconda dei drive che vi inseriremo. Chiaramente, maggiori saranno le aspettative in termini di rapidità e spazio disponibile, e maggiori saranno i costi che andremo a sostenere, visto che è consigliabile popolare un NAS con coppie di dischi identici, per poi configurarli in opportuni cluster RAID.
PORTE ETHERNET 2,5 GBPS
L’aspetto più innovativo della serie 54xx di Asustor consiste nell’impiego di porte I/O ad alta velocità. Sul retro del dispositivo troviamo due porte LAN da 2,5 Gbps che si possono anche accoppiare (bonding), in modo che la loro velocità possa sommarsi in 5 Gbps.
Possiamo sviluppare il nostro NAS in funzione della velocità di accesso ai dati, piuttosto che alla capienza, in base ai drive utilizzati
Chiaramente, perché questa configurazione sia possibile, è necessario che anche gli altri dispositivi sulla rete la supportino, a partire dallo switch che abbiamo in casa nostra. Improbabile, visti i costi e le tecnologie coinvolte, ma sicuramente più plausibile in caso di impiego aziendale. Le porte si configurano automaticamente in base a ciò che trovano dall’alto lato del cavo: visto che la mia LAN domestica è ancora saldamente a 1 Gbps, ho collegato l’AS5402T a due dispositivi diversi, il router (1 Gbps) e uno specifico PC dotato di porta a 2,5 Gbps. L’obiettivo, insomma, era usare proprio quest’ultimo per testare le performance del NAS.
Onde evitare possibili problemi, ho preferito usare due classi di indirizzi IP totalmente diverse per le due connessioni, facendo sì che tutti i membri della mia rete locale possano accedere al disco con la rete a 1 Gbps e solo quello specifico PC potesse lavorare a 2,5.
I DRIVE UTILIZZATI
Vista la temporaneità della prova, abbiamo usato due drive SSD Serial-ATA nei cassetti e due drive M.2. Le conessioni SATA-III arrivano al massimo a 550 MB/s di throughput, mentre il processore Celeron N5105 supporta solo la versione 3 del protocollo PCI Express. Quindi possiamo attenderci una velocità massima di 3,5 GB/s dai drive M.2. Una velocità perfino eccessiva, visto che i dati devono comunque viaggiare via rete e, anche nella migliore delle ipotesi in caso di bonding a 5 Gbps, potremmo arrivare a un massimo teorico di 625 MB/s. Il produttore, in ogni caso, dichiara che l’AS5402T può raggiungere fino a 576 MB/s in lettura e 566 MB/s in scrittura, e questo è del tutto compatibile con quanto ottenuto nei nostri test, lanciando Crystal Diskmark 8 su due LUN tagliate rispettivamente sulla coppia di dischi M.2 e sulla coppia di dischi SATA:

La velocità dei drive M.2 usati nella prova è correttamente limitata da quella della trasmissione dei dati (2,5 Gbps)

L’uso di due drive SSD in luogo dei tradizionali hard disk permette di raggiungere velocità analoghe a quelle dei drive M.2
Velocità prossime ai 288 MB/s in lettura e 214 MB/s in scrittura sono esattamente quello che ci dovremmo aspettare con una singola connessione di rete a 2,5 Gbps. Le unità U e V citate nel benchmark erano montate come se fossero dischi interni del PC di prova, per mezzo del protocollo iSCSI.
COME SE FOSSERO DISCHI INTERNI
Possiamo creare unità virtuali iSCSI da montare come se fossero dischi interni, e perfino installarci i giochi
iSCSI, per chi non lo sapesse, serve a montare uno spazio creato su uno storage di rete proprio come se fosse un disco locale, per mezzo di un identificatore e un indirizzo che vanno comunicati al sistema operativo. Il sito web di Asustor mette bene in rilievo questa possibilità, sottolineando come sia effettivamente possibile installare i giochi anche su un disco iSCSI, tralasciando però di considerare che la maggior parte degli utenti domestici non ha mai lanciato l’Iniziatore iSCSI di Windows in vita sua, se non per sbaglio. Velocità inferiore a un M.2 a parte, non ci sembra una buona idea: sarebbe come installare qualcosa su un disco USB pretendendo che sia un disco interno. A chi fosse avvezzo alla tecnologia, però, farà piacere sapere che la gestione delle LUN è semplicissima sull’interfaccia web dell’apparato, e che è possibile crearle anche in thin provisioning.
USB3.2, APP E POSSIBILI ESPANSIONI
Le altre porte presenti sull’apparato sono USB 3.2 da 10 Gbps. Una bella comodità, perché permettono di collegare un disco esterno sufficientemente veloce e capiente per sostenere i backup dei dati contenuti nei dischi interni. L’AS5402T comprende un software di backup interno con cui è possibile programmarli. O magari una stampante, perché no, visto che l’Asustor può fare anche da server di stampa. Non che sia particolarmente utile in un’epoca in cui anche le stampanti più economiche dispongono di funzionalità di rete, ma per chi ha un vecchio modello può tornare comodo. Il vero selling point di questo sistema – possibile capienza e connettività a parte – consiste nella grande quantità di app che è possibile scaricare dallo store di Asustor e installarvi sopra, come se fosse un vero computer.
C’è di tutto, da web a SQL server, per arrivare a software di condivisione multimediale e perfino di virtualizzazione (VirtualBox) e container, tanto il processore centrale non dovrebbe avere grosse difficoltà a gestire tutto quanto. Il problema, quando si installano troppe app, è che occupano memoria RAM e rischiano di rallentare le operazioni.
Quindi, anche se l’idea ci stuzzica, sconsiglieremmo di sfruttare la parte computazionale del NAS per fare da server privato, un po’ per questioni di sicurezza, un po’ perché è sempre meglio avere macchine dedicate a svolgere le funzioni più complesse. E soltanto quelle. Però, se avete bisogno di esporre su Internet i vostri file, o cercate un “server in a box” per scopi amatoriali, con l’AS5402T potete farlo.
CONCLUSIONI
Versatilità, velocità e potenza di sicuro non mancano a questo NAS. Anche l’interfaccia utente è piuttosto facile da usare – a patto che, ribadiamo, sappiate quello che state facendo con le dovute competenze in campo networking e storage – e il software che lo accompagna dovrebbe rendere il tutto ancora più immediato. Le sue caratteristiche sono in linea con ciò che un utente prosumer (e non solo un gamer con qualche velleità più seriosa) vorrebbe ritrovarsi a casa propria, quando ne ha bisogno. Il prezzo, inoltre, è allettante: difficile trovare tutto questo altrove a soli 430 euro. Quindi il punto è questo: se vi serve un NAS e vi basta un posto dove copiare i dati, sicuramente troverete apparati più economici (e più lenti) più o meno ovunque, ma se ne volete uno che sia anche “fico” e possa fare davvero di tutto, allora questa è la soluzione col miglior rapporto prezzo/feature/prestazioni che ci sia capitato ultimamente tra le mani.
Voto 9.2