Antica Libreria TGM #2

SE E.T. È IL PIÙ FAMOSO, O FORSE SAREBBE MEGLIO DIRE FAMIGERATO, DEI GIOCHI USCITI SU 2600, LA CONSOLE ATARI SI È CONTRADDISTINTA ANCHE E SOPRATTUTTO PER PARECCHI CAPOLAVORI

Trattandosi di un visual compendium, ovvero di un coffee table book in cui le immagini la fanno da padrone, sono i giochi il cuore pulsante del volume. Per motivi affettivi sono legatissimo a Jungle Hunt e Battlezone, i primi due titoli ad entrare in casa insieme al 2600 regalato dallo zio, per la gioia di un me quasi infante e dei miei genitori, che allora avevano grosso modo l’età che ho io adesso e non disdegnavano affatto qualche partita ogni tanto.

Atari 2600 7800 a visual compendium

Caso vuole che i due giochi siano appaiati nel volume e, questa è una sorpresa, siano stati opera dello stesso programmatore, Micheal Feinstein. Grazie ai numerosi contributi di giornalisti e addetti ai lavori dell’epoca che accompagnano gli screenshot a doppia pagina di tutti i giochi pubblicati (e non solo) su 2600, sono numerosi gli aneddoti sorprendenti che emergono qua e là.

IL VALORE AGGIUNTO DEI VISUAL COMPENDIUM DI BITMAP BOOKS RISIEDE NELLE PAROLE DEI PROTAGONISTI DELL’EPOCA

In effetti all’epoca l’idea non mi sfiorava, ma creare la visualizzazione a 360° del campo di battaglia di Battlezone su un Atari 2600 non deve essere stata un’impresa da nulla, come testimoniano le parole di Feinstein.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Oltre all’accurata documentazione fotografica dei giochi prodotti per Atari 2600 e 7800, una selezione delle copertine più significative fotografate da pezzi prestati da collezionisti, vari approfondimenti dedicati alla storia della console e delle principale software house che ci hanno lavorato sopra, il valore aggiunto dei visual compendium di Bitmap Books è risiede spesso nelle parole dei protagonisti dell’epoca.

Antica Libreria TGM

Alle immagini a doppia pagina si alternano interviste a personaggi oggi più o meno celebri, senza il cui contributo il materiale su cui si basa il libro non esisterebbe. Tra le tanti interessanti (Carol Shaw, prima programmatrice di giochi donna, o Ed Fries, considerato il padre di Xbox la cui carriera è iniziata su VCS) spicca la chiacchierata con Howard Warshaw, l’autore di E.T., il gioco che ha rischiato di porre fine a tutto. Rispetto alla tristezza e alla delusione che emergevano nelle sue parole in Atari: Game Over, qui appare un’altra persona. Felice di ciò che ha potuto fare, Warshaw ricorda con piacere di essere stato il primo game designer a ottenere il suo nome sulla cover di un gioco e ricorda E.T. come una sfida a sé stesso: ottenere la massima qualità con sole cinque settimane di lavoro a disposizione.

Un’altra sorpresa, che si aggiunge alla carrellata di prototipi e di titoli homebrew, prodotti casalinghi mai ufficialmente licenziati che eppure hanno goduto di una certa circolazione. Insomma, Atari 2600/7800: a visual compendium è un libro che può stupire chiunque, sia chi si ricorda del joystick a un tasto, sia cie scopre ora il progenitore della sua Playstation.

 

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