La mia next-gen su Series X – Speciale

CON GEARS 5, INSOMMA, L’IMPRESSIONE È CHE NON SI SIA MAI VISTO PRIMA NULLA DI SIMILE SU CONSOLE, IN TERMINI DI QUALITÀ VISIVA

Molto più facile, invece, accorgersi che la distanza visuale è aumentata sostanzialmente, con le parti più lontane dell’ambientazione ora ricche di dettagli laddove su Xbox One risultano molto più grezze e spoglie. Più sottile e difficilmente percettibile invece è il lavoro fatto sull’ombreggiatura, che tuttavia conferisce all’immagine complessiva un maggior realismo regalando volume ad ogni oggetto in scena: ciò significa che anche un singolo detrito al suolo, se investito da una fonte di luce, proietta la sua pur piccola ombra. Non una rivoluzione copernicana, certo, ma è un tassello che se sommato a tutti gli altri dimostra cosa ci si debba aspettare in futuro dai titoli first party su Series X.

FORZA HORIZON 4: LUCI (E OMBRE)

Il discorso per quanto riguarda Forza Horizon 4 è invece più complesso, perché meno lineare, ma bisogna scendere nel tecnico per arrivare al punto. Anche in questo caso, però, il miglioramento è globale: risoluzione schizzata a 4K, framerate fissato sui 60 FPS e tempi di caricamento quasi annullati. FH4 dal punto di vista estetico era già una meraviglia sulla precedente generazione di hardware targata Xbox, ma su Series X è davvero senza pari.

next gen series x

Il titolo di Playground guadagna in termini di risoluzione e framerate, ma ha qualche problema con le luci in notturna.

Nel caso specifico però, la transizione dai quality setting che erano disponibili su Xbox One X non è stata totale e qualche piccolo dettaglio si è perso nel passaggio: il più evidente di tutti riguarda le ombre generate dai fari in notturna, che spariscono durante le gare, oltre a una minore presenza di dettagli nelle aree poco illuminate. Non è nulla di fastidioso, né di facilmente percettibile, ma è un segnale del fatto che la maggior potenza di Series X non si traduce automaticamente in performance migliori al 100%.

SEA OF THIEVES, GEARS TACTICS & THE TOURYST

Per quanto riguarda gli altri titoli del pacchetto iniziale, c’è un po’ meno da dire, ma comunque tanto da ammirare. Nel complesso tutti i titoli godono di un miglioramento visuale che si esprime anche attraverso un boost prestazionale.

A SORPRESA PERÒ È THE TOURYST A MOSTRARE I MIGLIORAMENTI PIÙ SENSIBILI, E INATTESI

Gears Tactics sfoggia un dettaglio dei modelli nelle sequenze cinematiche realizzate col motore in game che quasi commuove, oltre all’ormai scontato balzo 4K-60 FPS. Discorso identico per Sea of Thieves, che col suo look cartoon trae enorme giovamento dalla maggiore fluidità a video, in particolare per quanto riguarda i flutti, già per altro i migliori mai visti in un videogioco anche nella versione standard. A sorpresa però è The Touryst a mostrare i miglioramenti più sensibili, e inattesi.

Prima di scendere nel tecnico, è già il colpo d’occhio a restituire la sensazione di un gioco quasi nuovo, con linee drittissime, prive di alcuna scaletta, e colori intensi e profondi: quel cielo blu che spicca sulla sabbia granellosa e biancastra rimette in pace il mondo. Il piccolo indie di Shin’en, agevolato da uno stile minimale e low poly, manda a video differenti segnali a seconda delle tecnologie supportate dal televisore su cui viene visualizzato, ma in situazioni ottimali può raggiungere una risoluzione di 6K, mantenendosi comunque sempre sui 60FPS, oppure schizzare a 120FPS inscalfibili a fronte di una risoluzione di “soli” 4K.

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