ABBIAMO VISITATO CAPORETTO, LE DOLOMITI, IL MONTE PIANA, IL MONTE GRAPPA E MOLTO ALTRO, MA ABBIAMO ATTUATO UNA SELEZIONE PERCHÉ LE COSE DA VEDERE SONO VERAMENTE TANTE
JH: Io mi sono occupato della parte storica e abbiamo dovuto fare moltissimi compromessi. Sono richiesti ogni giorno ed è una serie non-stop di continui aggiustamenti di questo genere. Il nostro fondamento è la corretta rappresentazione dei materiali storici. Potresti per esempio creare un gioco ambientato sui picchi delle montagne italiane, ma non sarebbe rappresentativo, perché la maggior parte dei combattimenti avvennero sul fronte carsico. Fare un gioco sulle cime delle Dolomiti non renderebbe giustizia al materiale storico. Abbiamo deciso di prendere diverse aree del fronte e dare ai giocatori una visione abbastanza integrale del fronte.
TGM: Come avete ricostruito le mappe?
JH: Abbiamo preso delle immagini satellitari e abbiamo basato le mappe su di esse. Dobbiamo solitamente ridurre le dimensioni della mappa per motivi di gameplay e di renderizzazione; risulterebbero altrimenti veramente troppo grandi. Di prassi prendiamo le immagini geografiche e ci disegnamo le trincee sopra. Il fronte dolomitico è stato più facile da riprodurre, perchè le trincee sono ancora visibili essendo state scavate nella roccia. Il Carso è stato più faticoso da riprodurre, perché ora è coperto da una foresta che allora non era presente. Ci siamo dovuti basare sulle foto dell’epoca, ma che essendo in bianco e nero abbiamo fatto fatica a decifrare.
TGM: Per quanto riguarda le armi invece?
JH: Le armi le abbiamo riprodotte in collaborazione con C&Rsenal, che ci ha aiutato con la riproduzione, il funzionamento e il suono delle armi. Collochiamo con precisione ogni singola vite dei modelli, che sono sempre storicamente molto accurati.
TGM: Puoi dirci il nome di qualche mappa?
JH: Nei mesi a venire soddisferemo sicuramente questa richiesta e andremo sempre più nel dettaglio. Dal trailer avrete individuato il Ponte di Salcano, nei pressi di Monte Sabotino, uno degli epicentri delle prime 6 battaglie dell’Isonzo. Avremo molte mappe dell’area dell’Isonzo combinate tra loro e ci sarà una nuova modalità in cui si giocherà in mappe multiple e vincerà chi avrà il sopravvento sulla maggior parte di esse.
TGM: Nel trailer abbiamo visto anche nuove meccaniche di gioco; sono effettivi dettagli del gameplay o “coreografie” per il video?
JH: Abbiamo aggiunto alcune nuove funzionalità, una delle quali è tagliare il filo spinato. Gli italiani ebbero veramente molti problemi con il filo spinato e abbiamo voluto rappresentare anche questa problematica. Il filo si potrà sia tagliare che riparare e questa funzionalità aprirà le porte a nuovi modi di gioco. Quindi no, il trailer non è affatto finto; persino la Corazza Farina sarà utilizzabile in gioco. (ndr: speriamo sia più efficace che in Uomini Contro!)
TGM: Chi dovremmo considerare come nemico in questa guerra?
JH: Restiamo totalmente neutrali e abbiamo provato a esserlo il più possibile evitando di enfatizzare una nazione più di un’altra. Vogliamo riprodurre la guerra dal punto di vista di un osservatore. Differentemente da altre produzioni (anche Battlefield 1 ha dipinto gli austriaci e i germanici come nemici) vogliamo confermare e ribadire la nostra neutralità e il nostro statuto di osservatori e fedeli riproduttori.
TGM: Grazie mille, gran bella intervista.
JH: Grazie a voi, contento che la chiacchierata ti sia piaciuta!
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