ANCHE LE ESPANSIONI GIOCAVANO UN RUOLO IMPORTANTE NELL’INTEGRARE STORIA E LORE DEL GIOCO: DRAGONBORN, ADDIRITTURA, RIPRENDEVA ELEMENTI DI MORROWIND
Hearthfire regalava agli amanti del feng shui una scusa per
arredare la propria abitazione, non da banalizzare visto l’enorme successo parallelo di giochi come The Sims, mentre l’ultimo,
Dragonborn, puntava ad approfondire ulteriormente i poteri del sangue di drago, introducendo anche piacevoli
elementi della lore presi direttamente da Morrowind. Insomma, ne abbiamo davvero viste di cotte e di crude all’interno di Skyrim e, obiettivamente, ancora oggi risulta difficile poter spendere qualche cattiva parola in merito al gioco.

L’accoglienza del titolo fu incredibile, tant’è che oltre a una sequela di votazioni positive ottenute dalla stampa specializzata, il gioco riuscì a vendere tantissimo in pochissimo tempo, ottenendo anche qualche piccolo record, oltre che duecento riconoscimenti come Gioco dell’Anno: basti ricordarsi che a soli due giorni dall’uscita, il gioco vendette la bellezza di 3,4 milioni di copie nei negozi, segnando addirittura un primato di utenze connesse su Steam il giorno dell’uscita sulla piattaforma digitale di Valve.
L’EREDITÀ DI ELDER SCROLLS
L’intera serie di Elder Scrolls, ma se vogliamo soprattutto Skyrim, hanno influenzato positivamente il panorama videoludico di settore, impostando degli ottimi punti di vista e di ispirazione che avrebbero consentito, fino ai giorni nostri, ad altre software house di produrre videogiochi di tutto rispetto. Basti pensare al recente The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma anche a tanti altri titoli che attingono avidamente da molte meccaniche di gioco di Skyrim, ognuna ragionata per rendere fondamentale la libertà di immedesimazione del giocatore.

SKYRIM è INVECCHIATO BENISSIMO, IN BUONA PARTE ANCHE GRAZIE AL PREZIOSO CONTRIBUTO DELLA COMMUNITY DI MODDER
Skyrim è invecchiato benissimo, complice anche la community che
attivamente sforna mod in grado di rendere la grafica appetibile e fenomenale anche sulle piattaforme più potenti. È un gioco senza età, un prodotto che chiunque non abbia giocato deve recuperare assolutamente, perché un’avventura del genere, a prescindere dai gusti soggettivi, è un’avventura che va vissuta dall’inizio alla fine, una piccola perla incastonata nel panorama di offerte sul generis regalateci da Bethesda, insieme a
Fallout che è bene non dimenticare mai. Ovviamente
non si tratta di un prodotto perfetto, anzi. Forse oggi lo vedremo con occhi un po’ diversi da dieci anni fa, ma resta il fatto che questo prodotto rimane
un monolite dei giochi di ruolo, un prodotto che ha fatto scuola e che probabilmente verrà ancora giocato per qualche anno. D’altronde, quando ci si trova davanti a un prodotto del genere, difficilmente si riesce a dire di no.
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