Ora come ora il consiglio è prediligere i giochi singleplayer rispetto ai multiplayer competitivi, perché l’input lag non convince
Xbox Cloud Gaming è una gran bella notizia per ogni appassionato di gaming e di tecnologia, sebbene ci sia ancora del lavoro da fare per raggiungere delle performance che siano qualcosa più che accettabili su PC e soprattutto su mobile. Se in questo senso il modello è la qualità/fluidità di Stadia, Phil Spencer ha un asso nella manica che potrebbe fare la differenza rispetto a ciò che sono in grado di offrire i vari competitor e mi riferisco all’Xbox Game Pass. Restando sul paragone di prima, ciò che manca come l’ossigeno al servizio cloud di Google è proprio questo: un’ampia libreria piena di giochi degni di questo nome. Al contrario, Xbox Cloud Gaming può contare sull’irresistibile appeal di un catalogo vasto, variegato e dinamico che, oggi più che mai con lo sbarco sui pianeti PC e iOS dopo quello Android, acquista un’importanza infinitamente maggiore se osservato da una “prospettiva cloud”.
Le liete novelle non finiscono qua per chi vorrà sposare questo strano modo di videogiocare che, a ben vedere, prende le distanze dalla tradizione per abbracciare la visione: questo autunno il servizio cloud di Microsoft sarà disponibile anche su Smart TV e, in futuro, mostrerà i muscoli ovunque grazie a IP del calibro di Halo Infinite, Forza Horizon 5 e Psychonauts 2 disponibili in cloud fin dal day one. Non so voi, ma a me sembra quasi di sentire Phil Spencer dire “e questo è solo l’inizio, arrr!”.
SOGNO IN STREAMING DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
Senza dubbio ne vedremo delle belle e il futuro chissà cosa ci riserverà. Continuando a volgere lo sguardo verso l’orizzonte, intanto, qualcosa di diverso si muove nell’ombra: è la silhouette di un gigante menzionato solo di striscio durante lo speciale che avete letto (e gradito, mi auguro).
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