Questo pezzo, come qualunque altro, nasce dalla necessità di raccontare una storia, ma non nel modo che si pensa, com’è stato fatto con Supergiant Games. Che Minecraft sia un videogioco che ha fatto la storia del medium al pari di Tetris mi sembra un’ovvietà quanto lo è dire che Alan Wake, perso nel Luogo Buio, ormai sia completamente irrecuperabile. Nonostante gli sforzi di Saga Anderson, e un impegno mica da ridere per farlo sbucare fuori da quel vortice costante che poi si è rivelata una spirale, alla fine lo scrittore può solo contare sul suo istinto.
Quella dannata spirale, che può assumere forme di ogni genere in base alla passione smodata per qualcosa di sacrilego ma assoluto come un videogioco, è un po’ cos’è accaduto a me quando, per la prima volta, ho avviato Minecraft, perdendomi in orizzonti che, a loro volta, creavano ulteriori meraviglie. Se al tempo era impossibile non perdersi, a distanza di così tanto tempo dal 2010, mi rendo conto quanto quei pixel siano entrati nelle case altrui senza insinuandosi adagio, facendo del bene, tanto bene e mostrano, peraltro, quanto l’arte videoludica possa esprimersi al suo meglio mostrando il meglio proveniente da altri media.
Se al tempo era impossibile non perdersi, a distanza di così tanto tempo dal 2010, mi rendo conto quanto quei pixel siano entrati nelle case altrui senza insinuandosi adagio
Il ricordo di Minecraft arriva da lontano, dal 2010 fino a oggi, estendendosi ogni tanto quando cerco, e questo grazie al PC nuovo, di forzare al massimo le mod generate dalla community. Monolith ha creato qualcosa di incredibile e inedito, scegliendo qualcosa che, nel panorama, è riuscito a pochi: la semplicità. È la stessa semplicità di cui siamo follemente innamorati quando a dettagliare una sfumatura è un’erbaccia da eradicare. Minecraft è ben più di un survival, di un modo di vivere e di essere libero, di immaginare e vedere sullo schermo le città, i castelli e le ambientazioni tanto amate. Minecraft faceva i crossover con altri videogiochi ben prima che Fortnite comprendesse che era il momento giusto di chiedere a Deadpool di dire in una Battaglia Reale: “Donde esta la biblioteca?”
LA GRANDE BIBLIOTECA DI UNCENSORED LIBRARY
Il mio sogno proibito è quello di vedere una replica della grande biblioteca di Alessandria, la più imponente struttura del mondo antico che conservava il sapere di edotti achei e non solo. Eretta in onore del grande condottiero Alessandro Magno, la fonte del sapere era conservato al suo interno. A farmi venire in mente quanto sarebbe bella una struttura simile all’interno dell’opera di Monolith è stata l’organizzazione non-governativa Reporter senza Frontiere, impegnata a difendere la libertà di stampa, la stessa che l’Italia sta calpestando da qualche tempo a questa parte, con le nomine Rai e una presa di forza da parte del Governo Meloni, un vero e proprio regime dell’emittente televisiva italiana contro tutti coloro che non sono d’accordo con la nuova politica dell’azienda o si azzardano, come il cantante Ghali, a chiamare genocidio quello che è, per l’appunto, un genocidio.
Il mio sogno proibito è quello di vedere una replica della grande biblioteca di Alessandria, la più imponente struttura del mondo antico che conservava il sapere di edotti achei e non solo
La programmazione della Uncensored Library ha coinvolto decine di artisti ed esperti di architettura in tutto il mondo. L’intenzione era creare uno spazio libero e comune per chiunque, con un sontuoso obiettivo: parlare con obiettività, amore e passione di giornalismo, facendo leva sulla trasparenza. Una trasparenza che va combattuta anche nel settore videoludico: le ultime notizie su Marvel Rivals hanno mostrato una parte brutta dell’industria. Quella che trovo ancora più deprecabile è la stessa usata con determinati videogiochi, quando viene chiesto di fare il tifo, ignorando i difetti o minimizzandoli.
La programmazione della Uncensored Library ha coinvolto decine di artisti ed esperti di architettura in tutto il mondo
NOTRE DAME DE… MINECRAFT
Nel cuore di ogni parigino, come di qualsiasi francese, Notre Dame de Paris rappresenta ben più di un punto di un ritrovo cristiano. È l’essenza stessa della capitale parigina, ed è soprattutto un luogo simbolico grazie ai libri di Victor Hugo. Ora, immaginate di essere nel 2011: Minecraft è stato pubblicato da un anno e mezzo, fuori c’è Skyrim pronto a farvi perdere la voglia di vita sociale e Dark Souls primeggia dappertutto. Siete felici, ma non lo sapete.
Ebbene, ricordo come fosse ieri quando visitai Notre Dame all’interno di Minecraft. Dal vivo è sempre stata una meraviglia, e questo lo ha confermato anche Assassin’s Creed Unity, che ha mostrato come mai era stato fatto gli interni della cattedrale da un punto di vista unico nel suo genere. Andarci ora, a distanza di cinque anni dal rogo avvenuto che ha danneggiato la sagrestia, inclusi alcuni dei tesori dei principali re di Francia. Ecco, qualcuno penso sia solamente un simbolo cattolico e cristiano, ma rappresenta in tutto e per tutto l’animo francese: lo si evince dalla storia e, soprattutto, dalla letteratura.
Ce lo ha detto proprio Victor Hugo, che dettagliando le meraviglie attraverso i suoi scritti, ha fatto intendere come Quasimodo e Frollo fossero in realtà tanto simili
Ora, sia chiaro, ho un pochino vaneggiato. Notre Dame è sempre stata la testimone silente di queste storie che, seppure fittizie, parlavano in modo incredibile degli ultimi. La fascinazione, dunque, più che ecclesiastica o cristiana, deriva unicamente da cosa avrebbe da raccontare. Chissà che avrebbero da dire quei pixel, in Minecraft.
ARDACRAFT: COME GIOCARE CON LA TERRA DI MEZZO
Come accennavo prima, seguo molte pagine Instagram dedicate a Minecraft perché, spesso, adoro andare a visitare i server in cui vengono create e ideate certe meraviglie. Con Ardacraft l’ho fatto spesso, perché, come ben sapete, sono un grandissimo fan dei libri di Tolkien. Questo creatore, di cui ignoro il nome, ha ricreato l’intera Terra di Mezzo da cima a fondo. È anche presente Valinor, l’antica e meravigliosa terra degli Elfi che, lo ammetto, è una delle mie ambientazioni preferite dell’intera saga dello scrittore inglese. Oltre alla presenza di edificazioni uniche come il Fosso di Helm, Minas Tirith e la già citata Imladris, è stato data un’attenzione particolare alla creazione di ogni bioma.
Ora, immaginate Erebor, il regno sotto la Montagna Solitaria dominato da Smaug, il terribile drago sputafuoco attirato dal tesoro dei nani, maledetto e corruttivo, che ha condotto re Thrain alla follia. Scendere quegli scalini e vedere cos’è stato sviluppato è stato qualcosa di fantastico, poiché mi ha ricordato i videogiochi dedicati a Il Signore degli Anelli e alle altrettante opere che hanno contraddistinto per molto tempo gran parte della mia infanzia.
Preservare e proteggere il bello è il sacro ruolo di Minecraft