Trovare la soluzione di un enigma richiede al massimo un paio di secondi, ma metterla in atto rappresenta la vera impresa del gioco
POCHI SANNO A COSA SERVE E NON LO DICONO
A nulla serve la modalità cooperativa: giocare in compagnia di altri tre aspiranti chirurghi genera solo tanta confusione. Non intendo quel sano casino goliardico, ma proprio un caos deleterio all’esperienza complessiva. Senza considerare che comunque i server sono pressoché vuoti e trovare giocatori nelle partite rapide con matchmaking è un’impresa mica da ridere. Ne consegue che bisogna ritrovarsi a giocare con un gruppo di amici affiatati per sfruttare al meglio le (poche) potenzialità di Surgeon Simulator 2.

Uno dei tanti enigmi proposti dal gioco: bisogna semplicemente camminare seguendo il percorso evidenziato.
Ottima, invece, la presenza di un potentissimo editor di livelli che permette agli utenti più creativi di cimentarsi nella creazione di nuove stanze ed enigmi aggiuntivi, che possono poi essere condivisi con la community; mentre risulta soltanto discreta la modalità campagna, che può contare su una trama scritta da Rhianna Pratchett a dire il vero piuttosto scontata. Questa ricorda fin troppo da vicino, per stile narrativo e toni del racconto, quelle dei due Portal targati Valve, apparendo abbastanza derivativa e poco ispirata. Chiude il cerchio la presenza di sfide giornaliere da completare per guadagnare esperienza e sbloccare oggetti estetici con i quali personalizzare il proprio avatar, attraverso un Battle Pass stagionale simile a quello presente nella stragrande maggioranza dei titoli free-to-play disponibili al giorno d’oggi sul mercato. Un tentativo a mio avviso vano di catturare l’attenzione dei giocatori e mantenere una “player base” costante sui server, i quali sin da ora – ripeto – sono già quasi vuoti.
In breve: Bossa Studios ha purtroppo perso di vista cosa ha reso celebre il primo Surgeon Simulator, trasformando questo seguito diretto in un puzzle game che mal si adatta non solo al sistema di controllo volutamente impreciso, ma anche al tono generale dell’esperienza. Non è tutto da buttare, comunque: in particolare, l’editor dei livelli risulta essere uno strumento eccezionale ed estremamente profondo. Peccato che tutto il resto rasenti la mediocrità e che i server siano già quasi vuoti, a pochi giorni dal lancio.
Configurazione utilizzata: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, come gira: Surgeon Simulator 2 è un titolo leggero che non ha problemi a girare al massimo livello di dettaglio sulla configurazione utilizzata. Si segnalano solo alcuni crash che potrebbero verificarsi durante il caricamento dei livelli.
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