Windjammers 2 – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Quando la passione fa miracoli: Windjammers torna dagli anni Novanta grazie alla volontà dei fan, pronto a erudire una nuova generazione alle follie del frisbee in salsa picchiaduro.

Sviluppatore / Publisher: Dotemu / Dotemu Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo Online PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store), PS4, Xbox One, Nintendo Switch Data di Lancio: 20 gennaio

Sarebbe dovuto uscire nel 2020 Windjammers 2, ma perdonerete i Dotemu per il ritardo, visto quello che è accaduto nel frattempo. Ora però è tempo di guarire il mondo anche con l’energia che un simile arcade porta in dote dai fluorescenti anni Novanta; era la primavera del 1994, per la precisione, quando Data East pubblicò quel bizzarro incrocio tra Pong e Street Fighter. Un gioco semplice, diretto e genuino, dove due atleti vestiti in maniera tanto colorata quanto imbarazzante si fronteggiano ognuno nella propria metà campo, lanciando un disco all’indirizzo di zone che fruttano un bottino che va da tre a cinque punti, con l’obiettivo di raggiungerne quindici e vincere la partita al meglio di tre set.

Tutto qui per iniziare, davvero: chiunque poteva inserire un gettone e divertirsi con Windjammers, possibilmente sfidando un amico in carne e ossa. La pratica e la perseveranza avrebbero fatto il resto, tra tiri fuori di testa accompagnati da bizzarri campionamenti vocali. E tecnica, tanta tecnica, ché Windjammers avrebbe fatto la fortuna di Data East se quelli non fossero stati gli anni in cui non incassavi nulla se non sfornavi un serio contendente al trono di Street Fighter 2, un obiettivo brutalmente fuori portata per un’azienda che si accingeva all’impresa con disastri quali Avengers in Galactic Storm e Tattoo Assassins.

WINDJAMMERS 2 VOLA SULLE ALI DELLA PASSIONE

Poi avviene l’inaspettato, con Windjammers che diventa un bonus fuori programma giocatissimo nei vari tornei a base di picchiaduro, tanto da vivere una nuova giovinezza grazie all’emulazione e al gioco online fornito da servizi come Kaillera. Tutto bello, ma la nostra storia non finisce qui, perché Windjammers vanta in Francia una comunità di giocatori agguerritissima, unita dal desiderio di diffondere un gioco tanto divertente e facile da approcciare. Tra questi fanatici figurano i ragazzi di Dotemu, maestri nel dipingere lo spirito dei capolavori del passato usando come tavolozza le piattaforme odierne: riusciti a scovare i detentori dei diritti del gioco in seguito alla bancarotta di Data East come novelli Poirot, scrissero una conversione accurata – ricordiamo che, prima di allora, Windjammers non aveva mai lasciato la ludoteca del Neo Geo – con una modalità multigiocatore online molto performante, contribuendo in maniera decisiva al rilancio del titolo.

Windjammers 2 Recensione

Due nuovi volti si fronteggiano sotto lo sguardo di un certo Corridore Atomico…

SIAMO DI FRONTE A UN SEGUITO FILOLOGICAMENTE CORRETTO: I FAN DELL’ORIGINALE SI TROVERANNO A CASA

Il capitolo che trattiamo in queste pagine non è che il passo successivo in un percorso dettato dalla passione e dalla consapevolezza del codice originale, tanto che Windjammers 2 è un seguito filologicamente corretto. Se eravate fan dell’originale vi troverete a casa, ma se per qualche motivo non lo avete mai degnato di un singolo gettone non avrete problemi a tuffarvi nelle sue atmosfere anni Novanta tra sole, mare e energumeni in Spandex che si lanciano frisbee urlando come pazzi. Metto le mani avanti, ben conscio che si tratta di gusti personalissimi: non sono un gran fan del nuovo character design, ma non ho assolutamente nulla da ridire riguardo le animazioni vellutate, rapide e naturali di Windjammers 2. Contribuiscono enormemente a sottolineare il serratissimo ritmo che contraddistingue il gioco, assieme alle potenti tracce audio e alle immancabili voci che annunciano le mosse più spettacolari, conferendogli una fluidità e un carattere da arcade di razza che non sfigurerebbe in una moderna sala giochi.

CAMBIO DI RITMO, FEDELE NELLA FORMA

Gli atleti sono dieci, con il roster originale ampliato da quattro nuovi figuri provenienti da Brasile, Canada, Cina e dall’obbligatoria Francia, ognuno differente per forza e velocità, in modo da offrire archetipi adatti a ogni stile di gioco. Le meccaniche sono rimaste sostanzialmente immutate, e questo è un gran bene: il disco viaggia tra una metà campo e l’altra rimbalzando a velocità folle, e intercettarlo con precisione permette di farlo volteggiare verso l’alto per qualche secondo, il tempo necessario per caricare un potentissimo attacco speciale. Ci sono però un paio di novità piuttosto interessanti in grado di aggiungere un intrigante livello di complessità. Iniziamo con la presenza di un terzo tasto usato per saltare e intercettare il disco a mezz’aria: afferratelo e potrete schiantarlo violentemente nell’area altrui, sorprendendo l’avversario e guadagnando un paio di punti puliti per la ricezione mancata. È un’opzione che spezza il classico ritmo a base di scambi con un assalto fulmineo, e si integra nell’economia del gioco perfettamente.

L’introduzione della modalità arcade è un omaggio a una leggenda del Neo Geo. Dai, indovinate, la risposta vale dieci Picarati.

Un’altra grossa idea è la barra dell’energia, che si riempie piuttosto in fretta durante l’azione: si tratta di un benvenuto strumento di recupero che concede l’uso istantaneo di un tiro speciale una volta piena e, se attivata durante la difesa, blocca un qualunque lancio avversario (persino quelli rapidissimi in seguito ai salti di cui parlavamo poco fa) in una ristretta area e apre la strada a un fulmineo contrattacco.

WINDJAMMERS 2 è UN SEGUITO AUTENTICO E SINCERO, CHE DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA LA DEDIZIONE DI DOTEMU

Assieme a un sistema di controllo più chiaro e responsivo per quel che riguarda i tiri, non ultimi quelli a effetto e le counter con cui rispedire al mittente persino un attacco speciale, il quadro complessivo è cristallino: Windjammers 2 è un seguito autentico e sincero, e il fatto che sia uscito con qualche lustro di ritardo non fa che rafforzare la dedizione di Dotemu. Un paio di parole per quel che riguarda il gioco online, che comprende partite classificate e rapide, assieme alla possibilità di invitare amici per giocare senza pensare troppo alle classifiche. Nelle sfide effettuate l’esperienza si è confermata godibile e priva di incertezze anche grazie al fenomenale rollback netcode, mentre il cross-play tra le diverse piattaforme dovrebbe garantire un futuro ricco di sfidanti. Una buona prospettiva, considerando che l’esperienza per i giocatori solitari è purtroppo limitata ai match singoli contro la CPU assieme alla sola modalità arcade, dove affrontare cinque avversari prima di assistere al finale, scegliendo tra tre livelli di difficoltà.

In Breve: Windjammers 2 è il trionfo della giocabilità e della dedizione di Dotemu: lo spirito arcade del passato rivive in un seguito filologicamente ineccepibile e dalla grande personalità. Un ottimo risultato, che poteva essere ulteriormente migliorato con una maggiore enfasi rivolta all’aspetto single player.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7, 16 GB RAM, Nvidia Geforce GTX 1070, SSD
Com’è, Come Gira: Velocità e fluidità sono la spina dorsale di Windjammers 2, un gioco che non chiede chissà che al vostro PC, tanto che le opzioni grafiche a disposizione si limitano alla sola visualizzazione in finestra! Nel gioco online il rollback la fa da padrone, con ottimi risultati.

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Pro

  • Un seguito legittimo sotto tutti gli aspetti / Le nuove tecniche espandono l'esperienza originale senza appesantirla / Rollback, e il gioco online è una garanzia.

Contro

  • Poca ciccia per i giocatori solitari / Potrebbe apparire “essenziale” al pubblico moderno.
8.5

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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