Nulla può prepararci al nemico più letale, ovvero i peggiori tempi di caricamento dell’attuale generazione di console

Avrei voglia di esplorare questa grotta, ma considerati i tempi di caricamento mi assicurerò di avere qualche giorno di ferie.
Se il ritmo della narrazione è di per sé incostante, dover attendere pause ataviche per entrare in una nuova zona è la degna ciliegina sulla torta; fortunatamente un sistema di teletrasporto piuttosto capillare permette di spostarsi rapidamente, anche perché risparmiare tempo è cosa buona e giusta in vista delle attività secondarie assolutamente dozzinali, dai bivacchi per cucinare ricette foriere di buff alle più classiche fetch quest.
CI SARÀ QUALCOSA DI BUONO…
Volendo lottare a tutti i costi per trovare qualcosa di buono, va detto che il combattimento in tempo reale dona dinamismo e spettacolarità tra combinazioni e mosse speciali, mentre la possibilità di alternare il personaggio controllato nel bel mezzo dell’azione permette di sbizzarrirsi con set di abilità differenti.

Un party completo conta fino a tre partecipanti; quasi uno spreco, considerata la carenza di nemici durante gli spostamenti.
La dotazione di skill (separata in tre distinti rami dedicati rispettivamente ad attacco, difesa e potenziamenti) è sufficientemente interessante ma sulle prime anche macchinosa; non è certamente un problema e, anzi, con il dovuto studio ottenere build diverse a seconda della situazione risulta invero appagante, ma ci sono altre magagne in agguato, a partire da un sistema di aggancio del bersaglio che costringe ad aguzzare la vista per capire quale nemico è vittima delle nostre attenzioni.

Tra piroette e attacchi speciali il combattimento è spettacolare, ma diverse magagne gli impediscono di decollare.
Allo stesso tempo, alcuni avversari mostrano parti danneggiabili che garantiscono vantaggi temporanei qualora venissero fatte a pezzi, ma il ritmo della lotta sembra spesso durare ben più del dovuto – in particolar modo contro i boss – a causa dei colpi normali, coreografici quanto vuoi tra scie e piroette, incapaci però di danneggiare seriamente l’avversario. Come ciliegina sulla torta arriva a complicare il tutto dei momenti in cui l’input lag si fa prepotente, ma credo che oramai il panorama sia abbastanza chiaro.
In Breve: I fan più giovani di Sword Art Online probabilmente riusciranno a distillare un po’ di divertimento da Sword Art Online: Alicization Lycoris, ma nulla salverà il gioco dalla mediocrità in cui sguazza. Un prodotto che per certi versi sembra ancora in beta, venduto a prezzo pieno. A poco serve la possibilità di giocare online assieme ad altri disperati, visto che l’opzione spunterà dopo decine di ore di gioco, quando la voglia di impersonare Kirito e compagni sarà svanita da un bel pezzo.
Piattaforma di Prova: PlayStation 4 Pro
Com’è, Come Gira: Maluccio, ecco come gira: un frame rate incostante si sposa con quel pizzico di input lag a cui non si può dire di no.
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