Tales of Arise – Recensione

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LA STORIA VIVE DI QUELL’EPICA RIBELLE CHE NON MANCA MAI DI FAR RISUONARE LE CORDE DEI NOSTRI CUORI, E CHE È BEN RAPPRESENTATA DA TALES OF ARISE

Per certi versi, si respira quella stessa epica ribelle di Final Fantasy XII dove al protagonista Vaan che accendeva la scintilla si alternavano tanti e diversi personaggi di entrambe le fazioni e ognuno aveva qualcosa da dire su quella battaglia. Lo stesso capita a Tales of Arise, dove per ogni Lord caduto per mano nostra si ha la costante sensazione che il grande colpo di scena sia proprio dietro l’angolo, capace di ribaltare la situazione e offrirci notevoli punti di vista, ragionare sul vissuto, capire le azioni di tutti, assimilarle e farle proprie, per infondere poi la tenacia decisa dalla missione, in battaglie assolutamente entusiasmanti.

RENA COLPISCE ANCORA

Proprio le fasi di combattimento sono il fiore all’occhiello della produzione, un punto fermo su cui poi tessere le lodi su tutto il resto del gioco. Sul lato prettamente estetico, avendo a mente capitoli come Tales of Berseria o Tales of Zestiria, il salto qualitativo è impressionante.

SI CONFERMA OTTIMO L’ATMOSPHERIC SHADER, MOTORE GRAFICO CHE REGALA MERAVIGLIE SU SCHERMO

Avevo già elargito le giuste lodi al nuovo motore grafico Atmospheric Shader, ma le precedenti prove si sono svolte sempre su macchine con accesso in streaming, dunque concretamente la curiosità era di vedere il titolo a pieno regime sui nostri hardware. Ai dubbi si fa spazio subito la certezza, con un motore grafico che regala meraviglie su schermo, in particolare tutti gli effetti particellari che esplodono ad ogni fendente e ogni arte esplosa dalle armi di Alpehn e compagnia. Che sia un attacco elementale o un semplice affondo, ognuno di questi è un tripudio di effetti che non appesantiscono la dinamicità dello scontro, offrendo uno spettacolo pirotecnico che invita a ripetere nuovamente quel glorioso attacco speciale.

Tales of Arise Recensione

Gli effetti su schermo durante i combattimenti sono magnifici e regalano un’esperienza unica.

In combattimento si è mantenuto lo stile delle arti – e relativi punti – di Tales of Berseria, ma il tutto è stato chiaramente ottimizzato. Al netto dell’attacco base, gli attacchi speciali delle arti sono le azioni offensive più efficaci contro ogni tipo di nemico, anche in base alle debolezze elementali e non solo. Utilizzandole sempre più, otterremo maggiore padronanza e sbloccheremo nuove arti correlate, oppure alcuni attacchi speciali con la spada fiammeggiante di Alphen. Un’arma devastante, talmente forte da recare danni allo stesso Alphen, e se lui non è in grado di percepire il dolore, i suoi punti vita caleranno comunque ad ogni utilizzo. Apprendendo arti maggiori ed entrando in sintonia con i membri del party potremo richiamare anche gli attacchi boost, che altro non sono che delle particolari combo da infliggere al nemico quando è totalmente disorientato.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Un salto qualitativo impressionante / Ottima sceneggiatura e personaggi / I combattimenti sono esaltanti.

Contro

  • Quest secondarie imbarazzanti / Qualche dislivello nella sfida con i boss.
8.6

Più che buono

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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