Se pensate “chi ha tempo non aspetti tempo”, non avete mai vissuto per 400 giorni in un regno sotterraneo.
Sviluppatore / Publisher: Studio Seufz / Application Systems Heidelberg Prezzo: 14,99€ Localizzazione: Completa (o quasi, vedi rece) Multiplayer: Assente PEGI: N.D. Disponibile su: PC
Per recuperare le energie perdute, un re va in letargo e incarica il suo più fedele assistente di badare al regno per i 400 giorni successivi. Come trascorrere un anno abbondante in veste di sovrano? Potrebbe essere il ritorno in pompa magna della serie di Leisure Suit Larry, sennonché il nostro eroe non è Larry Laffer ma semplicemente “un’Ombra”. Così viene chiamato il protagonista di The Longing, cupo incrocio tra un adventure e un idle game.
A peggiorare la situazione, il reame è composto perlopiù da vuoti e freddi cunicoli abitati solo dall’Ombra. Una volta avviato il gioco, parte il timer e avremo a disposizione 400 giorni reali – sì, più di un anno terrestre – per goderci la nostra assoluta solitudine, perché a Palazzo non c’è nulla da fare se non aspettare. E aspettare. E aspettare.
LIVIN’ LA VIDA LOCA
L’Ombra non si perde d’animo e programma una serie di adrenaliniche attività: sedersi a fissare il nulla, leggere noiosissimi libri, disegnare orribili scarabocchi e strimpellare con uno strumento malconcio. A questo punto, trattandosi di un idle game, si potrebbe semplicemente uscire dal gioco e rientrare dopo 400 giorni per assistere al risveglio del re, che magari uno ha già una vita infame di suo senza bisogno di unirsi alle scialbe iniziative dell’Ombra. Sarebbe però un peccato non fare prima un giro per le nostre proprietà, e così mentre ci trasciniamo mestamente per umide e ripide scalinate, inizia a prendere forma la trama del gioco.
CON CALMA
Il lento incedere dell’Ombra è il leitmotiv di The Longing. Ogni azione richiede tempo. Molto tempo. Spesso, moltissimo tempo. Un minuto abbondante per attraversare un cunicolo. Ore per decifrare una mappa o aprire una porta. Un mese per permettere a una goccia di allagare una depressione – del terreno, non quella che ci coglierà giocando – permettendoci di attraversarla.
Convinto di aver trascurato qualcosa nella configurazione, clicco compulsivamente su ogni icona alla ricerca di un menù che mi permetta di impostare la velocità di gioco. Niente. Ogni minuto nel regno equivale a un minuto reale, non si scappa. Forse con un doppio click, o un triplo click, o una combo speciale che preveda imprecazioni, violenti colpi alla tastiera e lancio di soprammobili, l’Ombra potrebbe camminare con un po’ più di brio. No. Spostarsi da un luogo all’altro della mappa diventa quindi una missione da pianificare con attenzione.
L’Ombra è il protagonista di The Longing, cupo incrocio tra un adventure e un idle game
LEGGI CHE TI PASSA
Il tempo accelera nel miserabile anfratto che l’Ombra chiama “casa”, a patto che sia decorato e abbellito – si fa per dire – con quel poco che si trova sparso nelle caverne. L’Ombra ama la narrativa, e possiede molti libri che possono essere letti davvero (unico testo a non essere tradotto), regalandoci un minuto a pagina.
Continua nella prossima pagina…
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