The Precinct – Recensione

PC PS5 Xbox Series X

Una città corrotta fino al midollo. Una recluta del dipartimento di polizia con una pesante eredità sulle spalle. Un doloroso omicidio che cerca ancora un colpevole. The Precinct omaggia le serie poliziesche degli anni 80/90 e ci chiede di fare il nostro dovere… per servire e proteggere!

Sviluppatore / Publisher: Fallen Tree Games / Kwalee-Microids Prezzo: 39,99 Euro Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games), Xbox Series X/S, PS5 Data di Uscita: 13 Maggio 2025

Dura la vita del poliziotto, specialmente se matricola appena uscita dall’accademia, specialmente se ti assegnano ad un distretto di colleghi ormai disillusi e spesso anche corrotti. Lo è ancora di più se il tuo vecchio ha lavorato 30 anni in quel distretto ed è considerato una specie Dio con pistola e distintivo, roba che per farti una carriera devi sputare sangue e farti il c**o due volte più degli altri.

Indovinate un po’? Sarete proprio voi quel poliziotto, all’anagrafe Nick Cordell Jr., e inizierete dal gradino più basso della scala gerarchica, con l’obbligo di non rimanere nascosto dietro l’ombra del vostro illustre genitore. Come se non bastasse di fronte a voi avete una delle città (fittizie) più corrotte del paese, Averno City.

UN TRISTE PASSATO

The Precinct è un gioco open-world ma per aprirsi totalmente ci mette un po’. La prima ora abbondante è un lungo tutorial sul campo che vi insegnerà i rudimenti del mestiere: come guidare una macchina senza uccidere metà popolazione, come far pesare nel modo giusto un parcheggio errato, quando e come arrestare qualcuno in base al reato commesso e persino come guidare un elicottero a supporto dei colleghi. La quantità di cose da fare durante ogni “shift”, o turno di lavoro se preferite, non sono poche e una volta presa confidenza con tutte le meccaniche verrete assegnati ad una pattuglia in specifiche zone della città. Almeno inizialmente dovrete attenervi agli ordini ricevuti ma cosa fare e come farlo sarete voi a deciderlo.

Tra un turno e l’altro potete dedicarvi ad attivita accessorie come i time trial a bordo dell’auto di pattuglia, con tanto di tempo limite, valutazione e bonus.

Per ogni azione portata a termine vi verrà assegnata una valutazione che dipende da quanto e come vi siete attenuti alle procedure: non dimenticate mai di leggere i diritti all’arrestato, non usate la violenza se non strettamente necessario, frugate sempre le tasche del sospettato per cercare materiali sospetti e nel caso ci scappi il morto ricordatevi di metterlo in un bel sacco di plastica nera. Il punteggio accumulato andrà ad aumentare il vostro livello di esperienza sbloccando progressivamente nuove armi letali e non, dispositivi per bloccare auto in fuga, accessori e nuove zone di pattuglia. La mappa che dovrete coprire non è paragonabile con quelle degli ultimi GTA, ma non è neanche piccolissima e soprattutto è un dedalo di viuzze e vicoli dove spesso si nascondono spacciatori, vandali e che vengono usati da auto in fuga per far perdere le proprie tracce. A tal proposito abbiamo apprezzato la randomizzazione degli inseguimenti, che sono sempre piuttosto incerti e discretamente impegnativi.

The Precinct è un gioco open-world ma per aprirsi totalmente ci mette un po’. La prima ora abbondante è un lungo tutorial che vi insegnerà i rudimenti del mestiere

Guidare esageratamente veloce non vi porterà grossi vantaggi perché i bastardi sanno destreggiarsi anche nei vicoli stretti e possono far perdere le loro tracce. Molto importante a tal proposito è imparare la mappatura della città e farsi furbi, perché non sempre stare sulla coda del nemico è la scelta migliore. La struttura del gioco è interessante sebbene ancora non equilibrata: ad ogni turno potrete decidere voi cosa fare e come muovervi ma per arrivare ai boss delle gang che tengono in ostaggio la città dovrete accumulare prove arrestando gli scagnozzi che infestano le strade, il problema è che la loro apparizione è fin troppo casuale e in un paio di occasioni abbiamo dovuto aspettare un paio di turni prima di mandare avanti le indagini. Anche le fasi di arresto dei sospetti, inizialmente piacevoli e galvanizzanti, alla lunga diventano ripetitive e si tende ad effettuarle in automatico per procedere velocemente verso la missione successiva.

LE MILLE LUCI DELLA CITTÀ

Piuttosto che limitarsi a fare una specie di “GTA al contrario”, i ragazzi di Fallen Tree Games hanno deciso di realizzare un accorato omaggio a film e serie poliziesche degli anni 80/90. Se avete più di 30/35 anni coglierete svariate strizzatine d’occhio a Miami Vice, Hill Street, T.J. Hooker, Arma Letale e via dicendo e addiritura abbiamo una trama che fa da sfondo ad un altrimenti tedioso susseguirsi di missioni abbastanza varie ma che per forza di cose alla lunga tendono alla ripetitività.

Durante gli accertamenti dovrete cercare oggetti pericolosi nelle tasche dei sospettati e chiedere info alla centrale sui loro documenti.

Tra un inseguimento in derapata e un briefing post-missione apprenderete che il papà/sceriffo di Nick non è morto per cause naturali bensì per un omicidio che è ancora alla ricerca di un colpevole. A quanto pare i responsabili del tragico evento sono ancora in città, ben nascosti dietro un fitto sottobosco di crimini di secondo piano che sottendono a ben altro. La caratterizzazione degli NPC è azzeccata e in linea con il mood generale. Sulla vostra strada troverete alcuni stereotipi del genere: il poliziotto indolente che si sente troppo vecchio per queste str***ate, il “soffia” che garantisce informazioni importanti mentre smercia hot-dog, il capo severo che sa però riconoscere un lavoro ben fatto. Manca solo il protettore vestito di pelliccia e un collega dalla battuta pronta e potremmo tranquillamente essere dentro un episodio di Starsky & Hutch o Baretta.

Se avete più di 30/35 anni coglierete svariate strizzatine d’occhio a robetta come Miami Vice, Hill Street, T.J. Hooker, Arma Letale, etc.

 Quando vi sarete stancati di combattere la malavita potrete dedicarvi anche ad un pugno di attività e missioni secondarie, ma non aspettatevi chissà cosa: Averno City è il teatro ideale per gare e salti sulle auto di pattuglia e nei suoi anfratti più reconditi potrebbero anche nascondersi preziosi pezzi di refurtiva da recuperare. A livello tecnico The Precinct fa il suo dovere ma presta il fianco a qualche critica. La visuale “alla Diablo” è funzionale per il genere ma ogni tanto inciampa in qualche cambio di inquadratura non previsto, piccoli rallentamenti e occasionali glitch che fanno sparire cose o ne pop-uppano altre dove non dovrebbero. Peccati veniali che però insieme a dei caricamenti non propriamente fulminei strapazzano un po’ l’immersione di quei giocatori (come il sottoscritto) che fin da piccoli sognavano di fare i poliziotti tra le luci al neon di Miami.

In Breve: Un action poliziesco che strizza l’occhio a Miami Vice, Hill Street e altre storiche serie poliziesche degli anni 80. La struttura di gioco è interessante, gli inseguimenti intensi e impegnativi e le attività da svolgere piuttosto varie, ma alla lunga la ripetitività si fa sentire e qualche intoppo tecnico spezza la magia. Tecnicamente siamo vicini alla sufficienza, ma serve qualche correttivo per rimettere a posto la non perfetta fluidità e qualche glitch di troppo.

Piattaforma Di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: The Precinct è il classico gioco che riesce a fornire un buon impatto estetico pur non essendo mostruoso sotto il profilo tecnico. L’esperienza di gioco è quasi sempre piacevole e senza scossoni ma non sono mancati occasionali problemi: “incastri”, piccoli glitch, rallentamenti durante gli inseguimenti e qualche difetto nelle collisioni durante le sparatorie. Una prima patch pre-lancio ha sistemato un po’ le cose ma c’è ancora del lavoro da fare.

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Pro

  • Visivamente ha un bell'impatto... / Colonna sonora nostalgica di stampo noir / Tante attività ma la struttura di gioco è un po' sbilanciata.

Contro

  • ... ma con qualche glitch/bug di troppo / Alcune attività diventano presto ripetitive / Niente sottotitoli in italiano
7

Buono

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