Ehi SEGA, ma non sto giocando a Yakuza? Chi ha messo dei combattimenti a turni all’interno del mio brutale picchiaduro metropolitano?
Sviluppatore / Publisher: Ryu Ga Gotoku Studio / SEGA Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X; PlayStation 5 a marzo 2021
Il cambiamento non mi spaventa, ma ammetto che la dose di novità portate dal settimo capitolo dell’amata serie Ryu Ga Gotoku avrebbe il potere di scuotere l’anima del più ardente fanatico della saga. Già l’assenza del carismatico Kazuma Kiryu è un colpo mica da ridere, una defezione destinata a creare un’aspettativa enorme nei riguardi del nuovo protagonista Ichiban Kasuga, costretto a riempire un vuoto apparentemente incolmabile.
Evviva dunque la sincerità: allo stato attuale non sono in grado di stabilire se il passaggio di consegne è avvenuto sotto nel migliore dei modi a causa della build fornita per questa anteprima, vergata tramite l’uso di un salvataggio avanzato che ci ha mostrato Ichiban e i suoi tre amici nel bel mezzo dell’azione, durante il quinto capitolo di una vicenda ancora tutta da vivere e valutare.
ICHIBAN NON è KIRYU, MA LA COSA NON è UN MALE
PUGNI, DADI… ALLA FINE SONO LA STESSA COSA!
Come probabilmente saprete, il sistema di combattimento in tempo reale che ha accompagnato finora i pestaggi di Kiryu e compagni è stato anch’esso mandato in pensione a favore di uno a turni, trasformando a tutti gli effetti il nuovo Yakuza in un gioco di ruolo fatto e finito.

Basta una bottiglia di pessimo alcol, un accendino ed ecco declinato il respiro di fuoco in un contesto urbano!
La cosa mi piace non poco, perché una forte dose di inventiva e umorismo donano carattere e unicità ai tiri di dado virtuali: un esempio è il senzatetto Nanba, capace di fiaccare la resistenza nemica con un rutto mefitico o richiamare stormi di affamati piccioni spargendo briciole di pane sopra il malcapitato di turno. Il party (il termine non è casuale, giacché Ichiban è un ragazzino nell’anima e ama gli ideali appresi giocando Dragon Quest) è un elemento fondamentale non solo per la diversità di approcci offerta, ma anche per scandire la cadenza dell’azione, considerato che i turni si susseguono furiosamente e, con quattro elementi nel gruppo, è facile concatenare attacchi e tecniche fuori di testa per terminare rapidamente gli scontri tra nemici che mordono la polvere e qualche genuina risata.
Continua nella prossima pagina…
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